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Banca della terra: Ricambio generazionale per l’agricoltura secondo Legacoop

balle di fieno

Ricambio generazionale per l’agricoltura

Gli agricoltori toscani sono anziani. Occorre che i giovani li sostituiscano. La proposta si chiama “Banca della Terra” e l’ha presentata la Legacoop Toscana

La Legacoop Toscana ha presentato una proposta alla Regione sul ricambio generazionale nel settore agricolo, che è stata vista con favore dall’assessore regionale all’agricoltura, Gianni Salvadori.
L’idea, che verrà sostenuta dalla Regione con il massimo dell’impegno, è scaturita dalla difficile situazione in cui inizia a versare un settore importante per la regione come quello agricolo, che rappresenta da solo quasi il 12% del PIL della Toscana.
Infatti, l’età media degli agricoltori toscani supera ormai i 60 anni in quanto da tempo i giovani non sono attratti dalle attività agricole tanto è vero che ben 70 mila ettari di terreno agricolo sono rimasti incolti a causa degli abbandoni degli imprenditori del settore.
Uno dei problemi maggiori, ricorda l’assessore è che “in Toscana il costo della terra è molto elevato e anche questo è un altro elemento da tenere in considerazione se si vuol favorire il ricambio generazionale”.
Per fare un esempio, l’olio toscano è tra i più rinomati del mondo eppure moltissimi sono stati gli olivicoltori che quest’anno hanno smesso di raccogliere le olive perché il prezzo non era remunerativo. La Toscana sta rischiando pertanto di perdere un grosso patrimonio e per evitarlo occorre ricominciare a “fare impresa” in agricoltura.

La Banca della Terra” prevede pertanto che si creino cooperative di giovani periti agrari e agrotecnici laureati che creino filiere nell’ambito della produzione e legacoop agroalimentare banca della terracommercializzazione di olio, vino, cereali nonché per i comparti della zootecnia e del florovivaismo. Tali cooperative potranno utilizzare i terreni messi a disposizione degli enti pubblici locali. Per quanto riguarda i terreni abbandonati, essi si daranno direttamente a chi costituirà una cooperativa per l’occasione. Si potranno anche affittare o prendere in usufrutto i terreni.
D’altronde si rischia che, se non si pone un freno al sistematico abbandono dei terreni agricoli, nel giro di 15 anni – secondo gli studi della Legacoop – un quarto dei terreni attualmente coltivati in Toscana verranno ceduti alle erbacce.
L’assessore all’agricoltura ha ricordato che la Regione ha stanziato, grazie al progetto “Giovani sì”, 30 milioni di euro per i giovani agricoltori allo scopo di stimolare i ragazzi a scegliere questa professione imprenditoriale.
Dopotutto alcuni giovani sono interessati a queste attività, se è vero che le Università di agraria cominciano a registrare un maggior numero di iscrizioni; pertanto è bene che una volta terminata l’Università, abbiano la possibilità di esprimere immediatamente le proprie capacità lavorative e imprenditoriali. Per questo l’assessore mette in campo anche la possibilità di utilizzare i terreni del demanio regionale per le cooperative di giovani che vogliano creare una filiera agricola allo scopo di avere anche uno sbocco commerciale per i propri prodotti.
La Legacoop Toscana è un’articolazione regionale della Lega Nazionale Cooperative e Mutue ed è un ente di rappresentanza, assistenza e tutela delle imprese cooperative del territorio.
Costituita agli inizi del 1974, essa ha competenza giuridica e può vigilare sulle cooperative ad essa aderenti. Inoltre, gestisce i rapporti con le istituzioni pubbliche locali e regionale e con le altre associazioni di categoria nonché con la società civile in generale.
Ha una presenza capillare in tuta la Toscana grazie alla presenza, in ogni provincia, dei propri comitati territoriali.
La lega coop non si occupa esclusivamente delle cooperative agricole, poiché i suoi iscritti sono presenti in settori che vanno dalla distribuzione commerciale alle costruzioni, ai servizi. Generalmente, la divisione è tra cooperative agricole, cooperative di abitazione, di consumatori, di dettaglianti, di produzione e lavoro, di servizi e turismo e anche della pesca.
La sezione della Legacoop che ha presentato il progetto è la Legacoop agroalimentare: Associazione nazionale cooperative agroalimentari per lo sviluppo rurale.

 

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