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Dove aprire un’attività imprenditoriale nel campo artigianale

artigianato per i giovani

L’artigianato: un lavoro per i giovani

Le inchieste della Confartigianato hanno permesso di selezionare le migliori regioni italiane dove i giovani possono aprire un’attività imprenditoriale nel campo artigianale

Le Regioni più accoglienti, dove i giovani possono con facilità aprire un’attività in proprio nel campo dell’artigianato, sono il Trento, la Lombardia e l’Emilia Romagna. La Regione dove invece i giovani imprenditori trovano maggiori difficoltà è la Sicilia.
Questi sono i risultati delle ricerche condotte dall’Ufficio studi di Confartigianato presentati all’Assemblea Nazionale dei Giovani Imprenditori di Confartigianato. Il divario tra il Nord e il Sud Italia è purtroppo ancora oggi, in pieno XXI secolo, una realtà, un’amara realtà

Mentre infatti la Lombardia, l’Emilia Romagna, il Veneto, l’Umbria e la Provincia Autonoma di Trento riescono a favorire i lavoro e l’imprenditorialità giovanile, la Sicilia in primis, ma seguita a breve distanza dalla Campania, dalla Calabria, dalla Sardegna e dal Molise, non riescono a creare un ambiente favorevole all’esercizio di un’attività lavorativa e/o imprenditoriale per i giovani.
Il Nord Ovest è in assoluto il miglior “luogo” dove esercitare serenamente il proprio mestiere, ed è seguito dal Nord Est, dal Centro e infine dal Sud e dalla Isole.
L’ufficio studi della Confindustria ha analizzato la realtà sociale lavorativa dal punto di vista dell’imprenditorialità, del mercato del lavoro giovanile, guardando anche al contesto socio-demografico, al livello d’istruzione, alle politiche attuate per i giovani e per le imprese.
In ambito imprenditoriale le regioni “virtuose” sono la Liguria, la Valle d’Aosta e la Toscana. Le peggiori tre sono il Molise,la Provincia Autonoma di Bolzano (unica eccezione nordica) e la Sicilia.
Per quanto riguarda il mercato del lavoro giovanile ai primi posti abbiamo il Veneto, il ribaltamento della Provincia Autonoma di Bolzano e le Marche. Agli ultimi invece troviamo la Calabria, la Basilicata e la Sardegna.

Per quanto riguarda la formazione dei giovani, sono Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna e Lombardia a detenere il primato positivo; mentre per quello negativo abbiamo tre regioni del Sud: Sicilia, Calabria e Campania.
I giovani che hanno deciso di mettersi in proprio sono quasi 650 mila in Italia. Hanno sotto i 40 anni e guidano delle piccole imprese. Essi salgono al ritmo medio del 5% l’anno. Nel 2010 la scelta di aprire un’attività imprenditoriale è stata conseguenza logica della crisi per oltre 32 mila giovani che, così facendo, si sono autoimpiegati.
L’Italia è al primo posto in Europa per numero di imprenditori e lavoratori autonomi di età compresa tra i 15 e i 39 anni. Sul totale degli occupati della stessa età, gli imprenditori rappresentano quasi il 20%, ovvero il doppio della media europea.
Il maggior numero di giovani artigiani si trova in Lombardia, con i suoi 120 mila imprenditori, al secondo posto c’è il Veneto e al terzo l’Emilia Romagna, entrambe con oltre 60 mila imprenditori under 40.
Il ramo che preferiscono i giovani imprenditori artigiani è quello delle costruzioni (43,2%) seguito dalle attività manifatturiere (22,1%).
Il resto degli artigiani sceglie di aprire un’impresa nel campo dei servizi, del commercio, della riparazione di autoveicoli e motocicli e, in ultimo, nel trasporto e magazzinaggio.
Nel corso del 2010 è stato il ramo delle costruzioni  ad avere il maggior aumento di giovani imprenditori.

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