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Certificazione competenze informatiche

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Certificazione competenze informatiche

Un’intesa fra la Regione Toscana e l’AICA (Associazione italiana per l’Informatica e il Calcolo Automatico) permetterà che le abilità informatiche vengano riconosciute ufficialmente allo scopo di utilizzare il credito in percorsi formativi o a fini lavorativi

Saranno spendibili sul mercato del lavoro d’ora in avanti le competenze acquisite in ambito informatico e tecnologico. A renderlo possibile sono le garanzie della Regione Toscana e dell’AICA, ente senza fini di lucro garante per l’Italia del programma europeo per il rilascio delle certificazioni informatiche.
L’intesa è stata sottoscritta gli scorsi giorni dall’assessore regionale alle attività produttive, lavoro e formazione Gianfranco Simoncini e dal direttore dell’Aica Giulio Occhini.

“Consapevole dell’importanza di una conoscenza nel campo dell’informatica” ha dichiarato l’assessore Simoncini, “la Regione ha individuato in questi standard il modello più adeguato per certificare tali conoscenze e ha deciso di adottarlo, raccordando questi standard con quelli definiti in ambito regionale, nel contesto del nuovo sistema delle competenze e qualifiche professionali”.
Gli standard cui si riferiva l’assessore sono quelli Ecdl core e Ecdl advanced (European Computer Driving Licence rispettivamente di base e avanzato), che comportano il rilascio della qualifica di addetto informatico, e gli standard E-Citizen ed Eucip (European Certification for Informatics Professionals), certificazioni che costituiscono credito formativo da riconoscere per percorsi di formazione inerenti il settore tecnologico informatico.

Secondo l’assessore Simoncini “l’intesa rappresenta anche un ulteriore passo nel quadro dell’impegno della Regione per la diffusione di conoscenze di tipo informatico e matematico e più in generale per lo sviluppo di una cultura scientifica. È questo un settore nel quale il nostro Paese, ma anche la Toscana, mostrano ancora grosse carenze, soprattutto nello snodo del trasferimento tecnologico alle imprese. È per questo che affrontare il problema del riconoscimento formale delle conoscenze acquisite diventa cruciale per rispondere in maniera adeguata alle esigenze formative dei cittadini e alle necessità di innovazione del sistema produttivo toscano”.

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