Imprenditoria femminile

Imprenditoria femminile e giovanile. La Toscana amplia i benefici della L.21 e la rinnova

Imprenditoria femminile e giovanile. La Toscana amplia i benefici della Legge 21 e la rinnova

 

La vecchia legge regionale nr. 21/2008 “Promozione dell’imprenditoria giovanile, femminile e dei lavoratori già destinatari di ammortizzatori sociali” verrà modificata grazie a un nuovo regolamento attuativo che diverrà operativo da ottobre. La nuova legge avrà un occhio di riguardo per le donne che avranno incentivi per aprire un’impresa a qualsiasi età

Saranno di più le attività per le quali sarà possibile richiedere il finanziamento; sarà innalzata l’età dei soggetti beneficiari: le imprese giovanili saranno quelle aperte da persone fino a 40 anni di età (non più fino ai 35 anni di età). Nessun limite di età invece per le donne che aprono un’impresa; infatti verranno compresi nei beneficiari degli incentivi anche i soggetti svantaggiati, ovvero le donne e i lavoratori in cassa integrazione o in mobilità (neanche per questi ultimi ci saranno limiti di età per ottenere gli incentivi alla creazione d’impresa).

I contributi non saranno più in conto capitale ma nuove tipologie cumulabili: abbattimento degli interessi sui finanziamenti e sui leasing; prestazione di garanzie su finanziamenti e su operazioni di leasing al fine di moltiplicare la quantità dei finanziamenti concessi.

Riguardo ai fondi a disposizione per questa legge, oltre a quelli già previsti per quest’anno, sono stati impegnati dalla Regione 5 milioni l’anno per i prossimi 2 anni che potranno anche essere integrati da nuove risorse.

Il regolamento attuativo della legge regionale è stato approvato dalla giunta regionale nell’ultima seduta prima della pausa estiva e alla riapertura dei lavori la nuova legge verrà immediatamente esaminata dal consiglio, che si è impegnato a discuterla nella prima settimana di settembre e a chiudere rapidamente l’iter per renderla operativa entro ottobre.

Il regolamento, che verrà presto reso pubblico, stabilisce le modalità operative per ottenere le agevolazioni in base ai principi elencati già dalla vecchia Legge 21 che alleghiamo in fondo all’articolo per opportuna conoscenza. Come ha spiegato l’assessore alle attività produttive, lavoro e formazione Gianfranco Simoncini, “La precedente legge puntava soltanto sulle imprese ad alto contenuto innovativo ma alla luce della crisi si è deciso di aprire anche ad altre tipologie di imprese. Resta comunque la possibilità, già prevista nella vecchia legge, di partecipazione al capitale di rischio delle imprese ad alto contenuto innovativo”.

Il regolamento entra nel merito anche della realizzazione degli investimenti e del raccordo con le banche. Inoltre, chiarisce con quali parametri si dovrà stabilire il potenziale economico dell’investimento e definire le imprese in espansione.

Alla conclusione dei lavori della giunta, l’assessore Simoncini ha dichiarato che “il lavoro dei giovani e delle donne è una priorità. La nostra economia ha bisogno delle risorse creative e del dinamismo propri delle giovani generazioni e delle donne. Ma le difficoltà per questi soggetti nel costruire un’impresa, non mancano. Per questo abbiamo deciso di mettere mano a una nuova legge.  E, sempre alla luce delle conseguenze della crisi, è stato deciso di  estendere i benefici della legge  ai lavoratori in cassa integrazione o in mobilità”.

 

pdf vecchia-legge-n.21.pdf

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