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Olimpiadi internazionali delle scienze della terra

 

Olimpiadi Internazionali delle Scienze della Terra

Le “IESO – International Earth Science Olympiad” coinvolgono gli studenti delle scuole superiori di 25 nazioni di ogni continente e quest’anno si svolgeranno in Italia dal 5 al 14 settembre, a Modena in Emilia Romagna. Con una delle prove, la “ITFI –International team field investigation” tra il 10 e l’11 settembre in Valle d’Aosta

Si tratta di una competizione per studenti delle scuole secondarie superiori di tutto il mondo e prevede il superamento di test elaborati da una commissione di esperti internazionali su vari argomenti relativi alle scienze della terra: idrologia, geologia, glaciologia, mineralogia, astronomia geofisica, oceanografia, meteo-clima. Ci saranno prove scritte con domande che possono quindi spaziare dall’Astronomia all’Atmosfera, dall’Idrosfera alla Geosfera, ma anche applicazioni pratiche, per le quali si dovranno usare strumentazioni altamente sofisticate per imparare a conoscere le quali è stato previsto un corso preventivo per tutti i partecipanti, che si è tenuto il mese di luglio nell’università di Camerino.

Le domande non saranno sulla semplice conoscenza della teoria o degli argomenti in generale, ma serviranno a mettere alla prova le capacità dei partecipanti sull’applicazione in contesti originali di interi processi problematici. Ciò servirà a esercitare i giovani in previsione di un loro futuro lavoro in questo campo, basato su una formazione scientifica completa e non solo teorica.
L’argomento prescelto per il 2011 è “Il Rinascimento delle Scienze della Terra” inteso sia come periodo storico che come rinascita e rinnovamento scientifico,sociale e artistico.
I primi classificati riceveranno delle medaglie (medaglie d’oro per un numero pari al 10% del totale dei partecipanti, d’argento per il 20% dei partecipanti e di bronzo per il 30%) ma soprattutto potranno fregiarsi del premio ricevuto inserendolo nel proprio curriculum e i loro nomi verranno resi noti a livello internazionale in modo che le varie università e le imprese del settore possano eventualmente mettersi in contatto con gli studenti più promettenti per offrire loro opportunità di vario tipo, anche a livello lavorativo.

Inoltre, i migliori studenti italiani di questo settore potranno avere contatti diretti con docenti e ricercatori internazionali, utilizzare laboratori sofisticati, svolgere attività varie sul campo, come quella di cercare fossili, visitare grotte o effettuare osservazioni astronomiche con strumentazione adeguata. E poiché il tema di quest’anno è il Rinascimento (scelto appositamente per l’Italia, che ne è stata la culla) sono stati coinvolti anche gruppi di studiosi di arte e archeologia e sono stati messi a disposizione i siti storici e artistici della Toscana affinché gli studenti possano esaminarne le decorazioni, i monumenti, ma anche i minerali dei siti geologici e le pietre usate per le costruzioni del passato. Insomma sono state coinvolte le università e gli studiosi di varie regioni italiane (che sono stati messi in contatto con quelli delle altre nazioni partecipanti che verranno in qualità di accompagnatori degli studenti ma che approfitteranno di questo evento per instaurare rapporti proficui per il futuro).

Le IESO sono state fondate nel 2007 dall’IGEO (International Geoscience Education); si svolgeranno quest’anno per la prima volta in Europa, dopo essersi tenute in Indonesia, in Corea, a Taiwan e nelle Filippine. E dell’Europa è stata scelta l’Italia, grazie al sostegno del nostro Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. Il prossimo anno si terranno in Argentina (erano previste in Giappone, ma dopo il recente disastro – ahinoi proprio geologico – la loro sede è stata spostata).

Come si vede dalla scheda allegata, firmata dalla Ministra Gelmini, il luogo prescelto per le Olimpiadi è Modena. Apertura e chiusura si terranno al Forum Monzani rispettivamente il 5 e il 14 settembre.
Gli studenti partecipanti provengono dagli USA, dalla Spagna, dal Giappone, dall’India, dal Nepal, dalla Russia, dal Sudafrica, dalla Francia, dall’Honduras, dall’Australia, tanto per citare alcune delle nazioni che hanno inviato i propri migliori studenti. Tra questi, ne sono stati selezionati 100 per partecipare alle Olimpiadi, che saranno accompagnati da 50 docenti e 50 studiosi e scienziati osservatori.

Tra le prove previste, teorica e pratica, quella pratica in particolare viene svolta da un gruppo di studenti provenienti da ogni nazione partecipante e rappresenta tra l’altro l’unica prova di questo genere al mondo (ovvero le IESO sono le uniche olimpiadi internazionali che includono un team internazionale che compete). La prova in questione è la ITFI – International Team Field Investigation, e si terrà in Valle d’Aosta. E’ squisitamente sperimentale e prevede la soluzione di casi applicativi. Essa pertanto si terrà in varie località a seconda dell’argomento da vagliare: ad esempio le squadre competono per il primato in astronomia opereranno nell’osservatorio astronomico di  Saint-Barthèlemy.

Le altre prove pratiche dei team internazionali si terranno dunque a seconda dell’argomento della competizione a Courmayeur, La Thuile, Cogne, Saint-Marcel, Nus, Saint-Vincent, Lillianes e Fontainemore, “le cui amministrazioni comunali, così come quelle di Aosta e di Pollein, hanno contribuito alla realizzazione dell’iniziativa e all’accoglienza dei gruppi partecipanti”.

Le prove teoriche invece si terranno a Modena e saranno personalizzate.
Per organizzare tutte le prove sono stati coinvolti molti enti scientifici, a partire naturalmente dall’UNIMORE (Università di Modena e Reggio Emilia) fino al Sistema regionale valdostano delle aree protette e naturalmente all’Osservatorio astronomico della Valle d’Aosta, all’Ordine dei Geologi e all’Università di Camerino.

All.

pdf Lettera-incaricoxModena-ScienzeTerra.pdf

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