Imprenditoria femminile

“Valore Donne Impresa”: lavoro e imprenditoria al femminile nel settore artigiano

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“Valore Donne Impresa”: lavoro e imprenditoria al femminile nel settore artigiano

La convention annuale di Confartigianato Donne Impresa: un’occasione per presentare idee, attività, imprese grandi e piccole tutte al femminile

Sono stati due giorni intensi, ideati per presentare ricerche, progetti, libri, opportunità di finanziamento, realtà imprenditoriali con un unico denominatore comune: essere pensati e gestiti al femminile. Si è svolta recentemente a Roma la convention annuale di Confartigianato dedicata alle imprendritrici italiane del settore, che ha puntato tutto sul “Valore DI (Donna Impresa)”: un valore fatto di creatività e di coraggio, di determinazione e di talento, di capacità e di tenacia, in grado di dare freschezza e slancio nuovi all’economia italiana.

 

Il contributo femminile alla crescita economica del paese: le donne italiane e il loro ruolo nell’imprenditoria artigiana

La sfida per tutti, uomini e donne, è la crescita: su questo tema si sono confrontati i deputati dei diversi schieramenti, Paola De Micheli (PD, componente della Commissione Bilancio), Gianluca Galletti (UdC, vicepresidente del gruppo parlamentare) e Beatrice Lorenzin (Componente I Commissione Affari Costituzionali), in dialogo con Cesare Fumagalli, Segretario Generale Confartigianato Imprese, per analizzare le politiche del “Fare Impresa” e il contributo della Federazione degli Artigiani. La tavola rotonda si è tenuta dopo la presentazione di Giorgio Guerrini ed Edgarda Fiorini, Presidenti di Confartigianato Imprese e di Donna Impresa Confartigianato, e a margine dell’intervento introduttivo di Enrico Quintavalle, Responsabile dell’Ufficio Studi Confartigianato Imprese, che ha aperto la Convention sottolineando il ruolo positivo delle donne italiane nel settore imprenditoriale artigiano, nel quale sono sempre più numerose le imprenditrici e le responsabili di azienda: si tratta ormai di quasi 370.000 signore, attive soprattutto nel Nord della penisola, di cui ben 180.000 sono titolari dell’attività in cui operano.

logo donne impresaLe opportunità di finanziamento per le donne imprenditrici: Key Woman Artigiancassa

Nel corso della Convention sono stati presentati i prodotti bancari di Artigiancassa pensati proprio per le donne imprenditrici: è la linea Key Woman, che prevede la sospensione totale delle rate o della quota capitale, pacchetti con riduzione delle spese di gestione e di finanziamento, linee di credito rapide e agevolate. Sono previsti anche prestiti speciali, come quello per Malattia Grave, che finanzia l’azienda in caso di assenza della titolare o di una socia per malattia sua o di un congiunto (marito o figli), o per Gestione Gravidanza, pensato per sostenere l’impresa durante il periodo di assenza per maternità della titolare o di una socia, e per finanziare le spese connesse alla riorganizzazione dell’azienda in quel frangente. Per le mamme imprenditrici che vogliono conciliare l’attività con il tempo libero e gli impegni familiari esiste anche la possibilità di uno specifico Prestito Maternità, attivabile dal parto fino ai 9 anni di vita del bambino. Infine, il prestito “Imprenditoria Femminile” valorizza le idee d’impresa delle donne e finanzia l’acquisto di impianti e attrezzature per l’avvio, l’acquisizione o il rinnovamento di attività artigianali.

Imprese da favola: viaggio nel paese delle donne che si inventano il lavoro

E’ questo il titolo dell’ultimo libro di Angela Padrone, giornalista del Messaggero esperta in tema di mercato del lavoro giovanile e femminile: il saggio, appena pubblicato per i tipi di Marsilio e presentato nel corso della Convention, indaga le caratteristiche dell’imprenditoria femminile artigiana in Italia, sottolineando come questa si districhi con naturalezza e creatività tra esigenze familiari e desiderio di azienda, e sappia produrre beni, servizi, idee, posti di lavoro, al servizio della crescita e del paese. Il libro presenta numerosi casi di donne che ce l’hanno fatta, non soltanto nei settori che sono ritenuti a loro più congeniali (abbigliamento, pasticceria e ristorazione, articoli per la casa e da regalo), ma anche nei contesti più disparati e considerati tradizionalmente maschili: è il caso di Maria, che ha un’impresa di calcestruzzi nella provincia di Enna, di cui nel libro si descrivono le difficoltà ma soprattutto la grande determinazione della titolare. Non diversa la storia di Daniela, che ha fondato e dirige una ditta di impianti idraulici e di riscaldamento a Schio, in provincia di Vicenza, per la quale i giornali hanno coniato la definizione di “idraulico in tacchi a spillo”, o quella di Gail, una svedese che a Polverigi, in provincia di Ancona, ha trovato l’amore e le competenze giuste per fondare un’impresa di incisioni e incollaggio; e poi ancora Violeta, romena di nascita che vive a Maranello, e produce oli, grassi, lubrificanti, tutta roba per gli uomini e per i motori. E poi ci sono la tipografia di Flavia, il forno di Iolanda, l’azienda enologica di Chiara, l’atelier di Lorena: storie da tutta Italia, romantiche e piene di determinazione, come le donne che le hanno scritte e trasformate in realtà.

Tra memoria e futuro: le donne italiane in Europa e il loro contributo nei diversi settori

La seconda giornata della Convention ha visto la presenza di rappresentanti della politica e dell’imprenditoria europea al femminile: sono infatti intervenute Roberta Angelilli, Vice Presidente del Parlamento Europeo, e Gunilla Almgren, Acting President di UEAPME (Unione Europea della Piccola e Media Impresa e dell’Artigianato), per partecipare alla rievocazione del ruolo delle donne nell’Unità di Italia, figure importanti e significative della nostra storia attive in settori diversi, dalla cultura all’economia, fino alla politica. “Un filo rosa lungo 150 anni” che ha condotto idealmente alla premiazione di Cristina Comencini, scrittrice e regista, cui è stato assegnato “Il Sole d’Argento”. Ha chiuso la giornata una tavola rotonda su “Valore DI: sussidiarietà e welfare”, che ha visto confrontarsi docenti universitari, esponenti del terzo settore, imprenditori e rappresentanti delle istituzioni su un tema caldo e complesso, quello del sostegno alla conciliazione lavoro-impresa-famiglia.

Laura Carmen Paladino

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