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Nata l’Oasi WWF Bosco dell’Arrone grazie all’impegno di imprese e lavoratori etici

Foto F.Cianchi - wwf bosco dell'arrone

Nata l’Oasi WWF Bosco dell’Arrone grazie all’impegno di imprese e lavoratori etici

Sarà aperta al pubblico e protetta da ogni minaccia ambientale la nuova Oasi inaugurata da Fulco Pratesi. Uno spazio naturale, libero e puro, lungo le spiagge del litorale laziale che è stato salvato grazie al contributo di migliaia di italiani che comprendono il valore delle ricchezze naturali e biologiche

Si tratta di ben 40 ettari di antiche foreste e dune sabbiose che sono state salvate dal processo di cementificazione selvaggia in atto lungo il litorale romane. La nuova Oasi Bosco dell’Arrone si trova sul lungomare di Maccarese-Fregene (Fiumicino) di proprietà della società agricola Maccarese S.p.A. che l’ha messa a disposizione. Hanno partecipato al progetto anche artisti come Luca Argentero e Uto Ughi, impegnati per la salvaguardia dell’ambiente.

 

Il bosco dell’Arrone entra così a far parte delle oltre cento Oasi WWF italiane e diviene un baluardo sicuro contro la speculazione edilizia e contro gli incendi e il degrado dai quali il litorale laziale è pesantemente minacciato.

Questa area naturale sarà aperta a tutti i cittadini e ai turisti ed entrerà a far parte della rete ecologica composta da 350 ettari di natura protetta vicino Roma.

Durante l’inaugurazione della nuova Oasi, il Presidente onorario del WWF Italia ha dichiarato che “con il Bosco dell’Arrone viene messo per sempre al sicuro uno degli ultimi lembi delle preziose foreste umide che fino a un secolo fa coprivano la costa tirrenica e che oggi è incastonato come una gemma vitale nel cemento selvaggio del litorale romano. Una grande vittoria di squadra, resa possibile grazie alla partecipazione convinta e generosa di migliaia di italiani, al supporto della Maccarese S.p.A. che da anni collabora con noi nella tutela delle Oasi del litorale, ma anche di partner, artisti, volontari, esperti e amici, che hanno sostenuto la campagna e che, ognuno nel suo ruolo, ci hanno aiutato a realizzare questo sogno”.

Il direttore delle Oasi WWF del litorale, Francesco Marcone, ha aggiunto: “Il Bosco dell’Arrone, storicamente conosciuto e amato da tutti gli abitanti del litorale, è un bellissimo simbolo di alleanza tra l’uomo e la natura e per la sua posizione privilegiata, in riva al mare lungo una delle spiagge più frequentate dai romani, offre una preziosa opportunità ‘culturale’ per far conoscere a sempre più persone l’importanza e la meraviglia di una natura protetta. Da oggi il WWF garantirà al bosco una tutela costante e quotidiana, a beneficio di tutti”.

Il Bosco fa parte della Riserva Naturale Statale Litorale Romano e testimonia ancora un paesaggio originario di alto valore naturalistica ormai quasi scomparso a causa della cementificazione e dei parcheggi estivi per le automobili di migliaia di bagnanti che affollano questi lidi. Esso è situato tra le ultime anse del fiume e la spiaggia ed è un misto di bosco umido e macchia mediterranea nel quale vivono, tra orchidee selvagge e piante rare come il ranuncolo favagello e il frassino meridionale,  istrici, donnole, cince e pettirossi, barbagianni, puzzole, falchi di palude, nibbi e tanti uccelli migratori che vi nidificano.

Per riqualificare il bosco e farlo divenire un’Oasi WWF, è stata ripulita l’area dai rifiuti ingombranti, si sono sistemate le recinzioni per tutelare l’accesso all’area, si sono aperti sentieri nelle parti del bosco ancora inesplorate e lungo il fiume, si sono creati percorsi di visita con tanto di pannelli informativi per il pubblico. Durante le domeniche di gennaio, al personale dell’Oasi si sono aggiunti decine di volontari di ogni età per ripulire i confini dell’area e dare il tocco finale prima dell’inaugurazione avvenuta il 16 febbraio.

E il lavoro ancora non è terminato. Con l’aiuto di esperti e volontari infatti, il WWF si occuperà della gestione dell’area impegnandosi a vigilare affinché i “soliti ignoti” non taglino la vegetazione o vi abbandonino rifiuti. Allo stesso modo verrà sorvegliata l’area per prevenire gli incendi.
Oltre a questa attività di controllo, il WWF censirà le specie che abitano questo territorio e avvierà monitoraggi scientifici per conoscere meglio questo ambiente e comprendere quali strategie di tutela applicare. Per facilitare la diffusione degli animali all’interno dell’oasi – anche con nuovi arrivi – predisporrà cassette nido e mangiatoie per uccelli, ripari per pipistrelli (utilissimi all’uomo), nidi per insetti.
Al pubblico il WWF garantirà una fruizione costante e partecipata grazie a iniziative speciali, laboratori, progetti per le scuole, spazi all’aperto per gli anziani, ecc..

Il Bosco dell’Arrone è stato salvato grazie al successo ottenuto dalla campagna “Una nuova oasi per te” – avviata nel 2011, anno internazionale delle foreste – alla quale hanno partecipato attivamente artisti, media giornalisti, volontari di tutta Italia impegnati eticamente. Tra questi, l’attore Luca Argentero ha prestato il volto della campagna con il video tridimensionale di Roberto Laurenzi, mentre il violinista Uto Ughi ha dedicato all’Oasi un concerto-incontro all’Auditorium di Roma.

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