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Mestiere donna. Immagini del dopoguerra nelle foto dell’archivio “Avanti!”

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Mestiere donna. Immagini del dopoguerra nelle foto dell’archivio “Avanti!”

Il lungo percorso verso l’emancipazione femminile, passando per la conquista della parità salariale, l’abolizione del delitto d’onore e la riforma del diritto di famiglia.

“Quando abbiamo cominciato a selezionare documenti fotografici di soggetti femminili in grado di documentare fedelmente la realtà lavorativa delle donne italiane alla metà del secolo scorso” scrive nella prefazione del Catalogo Bianca La Rocca, curatrice della mostra insieme a Eugenia Querci della Fondazione Nevol Querci “dall’archivio a nostra disposizione sono emerse poco a poco immagini contraddittorie e, apparentemente, molto distanti da noi.

 

 

Testimonianze vive di un Paese agricolo ed arcaico, spesso dimenticato, ma che, per tutto il Secondo Dopoguerra, ha continuato a convivere parallelo ad un’altra Italia, quella che sia avviava faticosamente alla ricostruzione ed al primo boom economico. Un periodo cruciale della nostra storia, ricco di avvenimenti sociali e politici, da cui non è possibile prescindere se si vuole comprendere la nostra contemporaneità”.

mestiere donna - piantatrici di patate - primi anni cinquanta mestiere donna - venditrice ambulante udine - anni sessanta

Sono 37 i pannelli, con foto inedite, esposti alla casa della Memoria e della Storia e vi resteranno fino al 12 aprile per testimoniare un periodo di circa vent’anni, dal 1950 al 1970, in cui si è svolto il lungo percorso verso l’emancipazione femminile, passando per la conquista della parità salariale, l’abolizione del delitto d’onore e la riforma del diritto di famiglia.

L’immagine della donna italiana di queste foto non è quella della casalinga felice tra i fornelli o della diva fatale, così come ci è stata rimandata da un’iconografia dura a scomparire, ma è un’Italia vera, ancora povera, che dalle campagne si sposta nelle città. La storia di milioni di donne contadine, operaie, commesse o segretarie, la cui vita individuale s’intreccia con la storia sociale e politica italiana.

La Fondazione Nevol Querci – Archivio Storico e Iconografico del Socialismo (ASIS), da sempre impegnata nella promozione della ricerca storica e culturale e nell’organizzazione di occasioni di incontro e riflessione con il mondo istituzionale, politico, economico-produttivo, sociale, artistico e dell’informazione, nasce inizialmente come Centro Studi nel 2000. Divenuta Fondazione nel 2004, con la sua Biblioteca ed Emeroteca è parte integrante del Sistema Bibliotecario Nazionale (SBN) e del Polo delle Biblioteche Pubbliche Statali di Roma con catalogo online OPAC.

mestiere donna - impiegate 1960 mestiere donna - farmacista 1965

La mostra fotografica Mestiere donna, inaugurata il giorno della Festa della Donna dalla Fondazione Nevol Querci, con l’organizzazione di Maurizio Bartolucci e l’allestimento di Maria Alessandra Giuri, affronta quindi uno dei punti più qualificati della storia del pensiero socialista e progressista italiano. Ripercorre al femminile, in un itinerario veramente suggestivo, il secondo dopoguerra, una fase cruciale della storia italiana, quando la donna, pur ancora soggetta alla durezza della fatica manuale e contadina, muoveva i primi passi verso una diversa affermazione nella scala sociale, politica ed economica del Paese.

L’iniziativa, promossa da Roma Capitale – Assessorato alle Politiche culturali e Centro Storico, dipartimento Cultura – Servizio Programmazione e Gestione Spazi culturali in collaborazione con Zètema Progetto Cultura, invita a riflettere sul ruolo delle donne nello sviluppo economico e sociale del Paese, un dibattito aperto da alcuni decenni.

Livia Serlupi Crescenzi

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