Corsi privati

Allegromosso: al via in Emilia-Romagna il Festival Europeo delle Scuole di Musica

allegro-mosso logo

Allegromosso: al via in Emilia-Romagna il Festival Europeo delle Scuole di Musica

La prestigiosa tre giorni dell’European Youth Music Festival, dedicata ai giovani musicisti, si svolgerà per la prima volta in Italia

Si daranno appuntamento nelle città e nei piccoli borghi storici e marinari della costa e dell’entroterra emiliano e romagnolo i 6.000 giovani talenti che parteciperanno al Festival Internazionale delle Scuole di Musica. L’evento, giunto quest’anno alla sua undicesima edizione, si svolgerà nelle province di Rimini, Forlì-Cesena, Ravenna e Ferrara, in una cornice ideale, fatta di arte, cultura e bellezze paesaggistiche.

I giovani musicisti, di età compresa tra i 12 e i 25 anni, provengono da 25 Paesi europei: Austria, Belgio, Repubblica Ceca, Danimarca, Estonia, Isole Far Oer, Finlandia, Francia, Germania, Gran Bretagna, Ungheria, Italia, Lettonia, Liechtenstein, Lussemburgo, Olanda, Norvegia, Polonia, Portogallo, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia, Svizzera e Turchia. Si esibiranno, tra il 17 e il 19 maggio, in 414 concerti pensati apposta per loro, spaziando dalla musica classica a quella contemporanea.

 

Musica per tutti i gusti e per tutte le età

I giovani musicisti calcheranno i 35 palchi dislocati in piazze, chiese, teatri e palazzi storici delle 29 diverse località dell’Emilia Romagna che partecipano all’iniziativa: Comacchio, Codigoro e Mesola in provincia di Ferrara; Ravenna, Cervia, Lugo, Bagnacavallo, Riolo Terme e Faenza in provincia di Ravenna; Forlì, Cesena, Cesenatico, Forlimpopoli, Longiano, Castrocaro Terme, Bertinoro e San Mauro Pascoli in provincia di Forlì-Cesena e Rimini, Bellaria-Igea Marina, Riccione, Misano Adriatico, San Giovanni in Marignano, Santarcangelo di Romagna, Verucchio, San Leo in provincia di Rimini. I concerti di apertura si terranno a Busseto, Modena, Nonantola e Santa Sofia.
Alla manifestazione prenderanno parte numerosi solisti e 207 gruppi musicali, ai quali è dedicata tra l’altro la serata del 18 maggio, con la premiazione dei migliori complessi a livello europeo: si alterneranno sul palco orchestre di musica sinfonica e gruppi jazz, cori e ensembles di musica da camera, bande e gruppi pop, rock, traditional e folk. Saranno presenti dunque tutti i generi musicali e tutte le epoche, accontentati i gusti di tutti, dai più giovani a più anziani, nella convinzione che anche la musica può contribuire ad unire le generazioni e l’Europa.
Il festival sarà un’occasione importante, tra l’altro, per promuovere il nostro territorio, accogliente e ricco di storia, adatto a sviluppare diverse forme di turismo, anche e soprattutto di tipo culturale.

Lavorare con la musica: quando l’arte diventa business

Precederà la manifestazione, tra il 15 e il 17 maggio, la Assemblea Generale dell’EMU (European Musicschool Union – Unione Europea delle Scuole di Musica), sul tema “Goals for the Development of Music Education. The Seoul Agenda and Bonn Declaration”. Per l’occasione si raduneranno a Riccione 70 rappresentanti delle Associazioni Nazionali di Musica dei 26 paesi europei, membri dell’UE, affiliati ad EMU. L’organizzazione, non governativa e non profit, è promotrice della manifestazione insieme ad A.I.d.S.M. (Associazione Italiana delle Scuole di Musica) e ad Assonanza (Associazione delle Scuole di Musica dell’Emilia Romagna), e rappresenta oltre 4 milioni di studenti europei, tutti giovani e promettenti musicisti, e 150.000 docenti di musica, per un fatturato di un miliardo e mezzo di euro all’anno.
L’Associazione, Consigliere in seno al Consiglio Europeo, fa parte dell’European Music Council (EMC) e dell’International Music Council (IMC). Fondati con il contributo dell’UNESCO, i due Consigli promuovono la cultura musicale, sottolineando il ruolo significativo che essa gioca nello sviluppo politico e sociale dell’Europa e del mondo. In particolare sostengono le Associazioni Nazionali delle Scuole di Musica che, grazie a questo, sono riconosciute come organizzazioni di interesse pubblico e ricevono finanziamenti statali. Un business importante, che investe sulla creatività e sull’arte, sostenendo significativamente la formazione delle giovani generazioni.

Valori, educazione e creatività: le idee della musica

Dalla regione il cui capoluogo, Bologna, è stato dichiarato dall’UNESCO “prima città della musica creativa in Italia”, l’EMU lancia un messaggio forte alle giovani generazioni e agli educatori, e lo fa attraverso il motto socratico, che apre il manifesto dell’associazione: “Così l’educazione per mezzo della musica è più eccellente, come il ritmo e l’armonia possono raggiungere il centro dell’anima più profondamente”. 
Il documento, dal titolo Music makes people, è firmato da personaggi del calibro di Claudio Abbado, Vladimir Ashkenazy, Luciano Berio, Pierre Boulez, Dietrich Fischer-Dieskau, Zubin Mehta, Esa-Pekka Salonen, e sottolinea come la musica rappresenti un linguaggio comune della cultura europea, capace di superare le differenze e di educare al rispetto della diversità, in quanto immediatamente comprensibile da ogni persona, al di là della propria provenienza culturale, e in grado di toccare corde profonde dell’animo e della sensibilità delle persone.
Sulla scorta di questa convinzione, il manifesto richiede attenzione e sostegno alle scuole di musica, oltre all’aumento dei fondi pubblici in loro favore.
La musica rappresenta, non va dimenticato, uno degli strumenti più adatti alla formazione integrale, e può contribuire allo sviluppo di una identità culturale. A questo aspetto dell’educazione della persona, nel 1989, l’UNESCO ha concesso lo status di vero e proprio diritto umano, e nel 1999 la Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti del fanciullo ha ripetuto l’invito a rispettare e a promuovere il diritto del bambino di partecipare pienamente alla vita culturale e artistica, e a incoraggiare la fornitura di adeguate opportunità per l’attività creativa.
Ci piace pensare che si riparta dai più piccoli, e dal loro amore per la musica, per rifondare l’Europa: e ci piace che sia l’Italia ad ospitare questo revival di idee e di creatività.

Laura Carmen Paladino

Allegati

pdf pieghevole_Allegromosso_2012.pdf

Potrebbe interessarti