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Sostegno alla piccola editoria

Sostegno all'editoria - Donne in libreria

Sostegno alla piccola editoria. Il modello piemontese esportato in tutta Italia

Un’idea nata in occasione del Salone Internazionale del Libro di Torino per il prossimo 2013, presentata a Roma dalle Camere di Commercio del Piemonte, da Unioncamere nazionale e dalla Regione Piemonte, è stata accolta con grande interesse dalla Commissione Cultura della Conferenza delle Regioni a Roma

Il Salone del libro di Torino, si sa, è una grande occasione per gli editori, soprattutto per i più piccoli, di presentare le proprie opere e il proprio operato al grande pubblico internazionale. Quest’anno gli editori piemontesi hanno avuto un contributo di 1.000 euro ciascuno per potervi partecipare. Dal prossimo anno tale contributo potrebbe essere esteso a tutti gli editori italiani.

L’iniziativa di quest’anno ha preso il via con l’accordo siglato dall’Assessorato alla Cultura della Regione Piemonte nell’ambito della Legge Reginoale n.18/2008 (“Interventi a sostegno dell’editoria piemontese e dell’informazione locale”) a seguito del quale le Camere di commercio del Piemonte hanno messo disposizione 1.000 euro per ciascun editore piemontese avente i requisiti richiesti che ha partecipato all’edizione 2012 del Salone, per un totale di 40mila euro.

Un’idea facilmente esportabile poiché Regioni e Camere di commercio locali sono abituate a lavorare insieme visto il loro comune obiettivo di sostenere le imprese e promuovere lo sviluppo dei territori anche attraverso la cultura e la conoscenza. Per questa ragione Ferruccio Dardanello, presidente di Unioncamere Piemonte e Unioncamere Nazionale, ha lanciato in questi giorni la proposta di adottare l’accordo piemontese anche nelle altre regioni italiane per sostenere i piccoli editori e permettere loro di partecipare al prossimo Salone Internazionale del Libro che si terrà dal 16 al 20 maggio 2013.

Oltre ad essere la base imprescindibile di ogni attività sociale, il settore dell’imprenditoria culturale rappresenta il 5% del PIL nazionale (68 miliardi di euro) con le sue 900mila imprese. Esso impegna il 6% degli occupati italiani, ovvero più del settore della meccanica e di quello dei trasporti.
Si occupano di editoria 14.539 imprese culturali (dati del Registro Imprese delle Camere di Commercio italiane relativi a fine 2011) di cui il 40% è un’impresa individuale, dunque una microimpresa.
Le Regioni con il numero maggiore di editori sono la Lombardia, il Lazio, l’Emilia Romagna e la Campania. Il Piemonte, con le sue 864 imprese, si trova al quinto posto di questa classifica.

Fila alla biglietteria del salone del libro

Come dichiara Michele Coppola, assessore alla cultura, patrimonio linguistico e politiche giovanili della Regione Piemonte, “a un mese dalla conclusione della XXV edizione del Salone Internazionale del Libro, mi sembra un segnale di attenzione importante poter già dedicarci operativamente e a livello nazionale al Salone del 2013. Iniziamo a lavorare per dare un contributo concreto ai piccoli editori – parte preziosa e irrinunciabile della nostra editoria – affinché nessuna regione debba privarsi della loro partecipazione al Salone Internazionale del Libro, la principale manifestazione del settore. Ringrazio tutti i colleghi che hanno accolto con entusiasmo la nostra proposta e che vorranno ‘replicare’ il modello della Regione Piemonte, contribuendo così ad arricchire ulteriormente la prossima edizione del Salone Internazionale del Libro”.

Lo stesso presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello, risponde “con grandissimo piacere ho accolto l’invito dell’Assessore Coppola a raccontare la nostra esperienza nel campo della piccola editoria piemontese, nata in seno all’amicizia e alla collaborazione che ci legano alla Regione Piemonte in molti altri ambiti di attività. Un’iniziativa che abbiamo sposato con piacere per un unico motivo: perché la nostra mission è aiutare le imprese, promuovere il loro sviluppo, soprattutto nelle fasi iniziali della loro vita. Stare a fianco alle aziende, permettere loro di crescere cercando di resistere al vento della crisi che come sappiamo, tocca in prima battuta settori così fondamentali come la cultura e la conoscenza. È fondamentale permettere a tutti gli editori, anche di piccole dimensioni, di poter essere realmente conosciuti dal pubblico fuori e dentro il Salone del Libro, momento irrinunciabile per l’intero mondo dell’editoria italiana che la città di Torino ha l’orgoglio di ospitare da anni”.

Pienamente d’accordo il Coordinatore della Commissione Cultura delle Regioni, Mario Caligiuri, che afferma: “la lettura è alla base dello sviluppo della Cultura. Appunto per questo è importante che anche le piccole case editrici di tutte le regioni italiane possano partecipare al Salone del Libro di Torino, che rappresenta una vetrina di livello internazionale. Costituire un tavolo tecnico nazionale tra Commissione Cultura della Conferenza delle Regioni e Unioncamere per definire rapidamente degli ambiti di collaborazione per promuovere la cultura come motore dello sviluppo economico e democratico. Inoltre, è fondamentale la collaborazione tra istituzioni pubbliche e imprese private per valorizzare questo settore strategico per la crescita del Paese”.

 

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