Normative

Lavoro nuovo in sanità con il “decreto Balduzzi”

Balduzzi e Monti su decreto sanita

Sicurezza alimentare e dipendenze

Non solo il lavoro dei medici viene preso in considerazione dal nuovo decreto, ma anche quello di chi è coinvolto seppur indirettamente in operazioni che possono danneggiare la salute dei cittadini. Per questo motivo anche chi si occupa di cibo deve considerare alcune differenti procedure.
Ad esempio, chi lavora nelle mense aziendali o scolastiche, e comunque nell’ambito della ristorazione collettiva, non può più somministrare latte crudo o crema cruda.
Anche chi vende generi alimentari deve agire diversamente, poiché il Decreto ha introdotto l’obbligo di avvisare i consumatori, “con appositi cartelli affissi nei punti vendita”, dei rischi connessi al consumo di latte crudo e pesce crudo.
I produttori di bibite a base di frutta, dal primo gennaio 2013, devono invece aumentare il contenuto di succo naturale di frutta e portarlo dall’attuale 12 al 20%.
I tabaccai rischieranno di pagare multe da 500 fino a 2mila euro se non chiederanno ai giovani che acquistano sigarette o altri dispositivi da fumo, di mostrare un documento di identità che dimostri la loro maggiore età. Infatti, prima era vietata la vendita di tabacco ai minori di anni 16, ora a quelli di anni 18. Inoltre, ai tabaccai recidivi, verrà sospesa per tre mesi la licenza.
Gli imprenditori che apriranno una sala gioco, d’ora in poi dovranno verificare che la loro attività sorga ad almeno 200 metri di distanza da scuole, università, ospedali e chiese (o altri luoghi di culto). Norme che servono per combattere la ludopatia. Allo stesso scopo verrà limitata la pubblicità di giochi con vincite in denaro e dovranno essere esplicitate ben chiaramente le reali possibilità e probabilità di vincita.

Farmacisti

I farmacisti devono sapere che con questo Decreto sono state varate misure che li coinvolgono. Vengono introdotti dei farmaci innovativi rimborsabili dal SSN che sostituiscono farmaci ormai considerati obsoleti. Di conseguenza, viene disposto l’aggiornamento del Prontuario farmaceutico nazionale.
Contemporaneamente, viene avviata la sperimentazione da parte delle Regioni di nuovi metodi di confezionamento dei farmaci allo scopo di eliminare gli sprechi di prodotto e i meccanismi impropri di prescrizione.
Le regole sulle autorizzazioni di farmaci omeopatici vengono semplificate.

Edilizia ospedaliera

Anche gli imprenditori edili possono essere interessati dalla riforma sanitaria, in quanto nel testo vengono introdotte misure che regolano i rapporti tra pubblico e privato in materia di edilizia sanitaria ampliandoli.
Anche la normativa antincendio viene rinnovata e una parte di risorse statali per l’adeguamento strutturale e tecnologico dei presidi sanitari viene destinata proprio ad essa. Inoltre la stessa normativa viene semplificata per certe strutture sanitarie.

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Nuove regole anche per il riconoscimento e/o la conferma degli istituti di ricovero e di cura che abbiano carattere scientifico.

C’è chi dice no

Su questo decreto, i primi commenti risalgono a prima che venisse discusso dal Consiglio dei Ministri. Ad esempio la Cisl ha diramato a fine agosto il seguente comunicato: “ci troviamo di fronte all’ennesimo piano di intervento sulla sanità che non coglie affatto i veri problemi che riguardano i lavoratori, i cittadini ed i pensionati e che incombono sull’intero settore. Tutto ciò viene proposto in totale assenza di confronto con il sindacato confederale, i lavoratori della sanità e l’utenza, su cui sta pesando l’aggravio dei costi e la disorganizzazione crescente. Un settore sovraccarico di lavoro per  tutto il personale medico e paramedico con il blocco del turn-over, la mancata definizione per gli accorpamenti dei reparti e degli ospedali e l’assenza di indicazioni su quel buco nero legato all’acquisto di beni e servizi su cui gravano i veri costi improbi della sanità”.

Subito dopo la sua approvazione invece sono stati i rappresentanti delle Regioni a far sentire la propria voce. Riportiamo di seguito un articolo apparso su Regioni.it:

Il Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia (intervenendo alla puntata del 6 settembre di Radio Uno Radio Anch’io sui contenuti del decreto sanita’ approvato il 5 settembre dal Governo) ha sottolineato che “il Veneto ha già l’organizzazione per attivare le medicine di gruppo e garantire cosi’ l’assistenza sul territorio h24 e 7 giorni su 7. Abbiamo dato il via all’operazione in agosto. Ci sono 21 Piani aziendali specifici e finanziamenti regionali per quasi 7 milioni di euro per la prima fase di avvio da realizzare entro il 31 dicembre e andremo a regime entro il 2013.

Min Balduzzi SanitaSul decreto Balduzzi siamo già avanti”.  “Abbiamo fatto un grosso investimento perché a regime si parla di 21 milioni di euro all’anno – ha aggiunto Zaia – con il quale valorizziamo le figure professionali, agevoliamo il cittadino che avra’ sempre un medico a disposizione”. Zaia ha anche affrontato la questione delle nomine dei direttori generali e dei primari. ”Già oggi – ha detto – i manager delle nostre Ullss vengono giudicati esclusivamente sui risultati ottenuti in base agli obiettivi che la Giunta ha loro dato con una specifica delibera. Per nominare i nuovi (quelli in carica scadranno a fine dicembre) ho incaricato una società di “cacciatori di teste” di fare una preselezione e sulla base dei risultati, che dovranno indicare meriti, esperienza e professionalità. La professionalità – ha aggiunto – e’ anche l’unico criterio con il quale nominare i primari nei raparti”.
Nel Lazio – spiega all’Adnkronos Salute il Presidente della regione, Renata Polverini,  “Stiamo lavorando su quelli che chiamiamo ‘ospedali di prossimità’ e che garantiranno un servizio h24 attraverso i medici di medicina generale”. L’idea è di avviare “esperimenti in almeno cinque municipi di Roma”. Polverini, in merito alla realizzazione dei consorzi dei medici di famiglia in funzione 24 ore su 24 prevista dal decreto Balduzzi sulla sanità.
“Abbiamo già un provvedimento che passerà alla prossima giunta – prosegue Polverini – di fatto siamo pronti. Abbiamo già individuato i locali ed e’ gia’ stato definito il percorso organizzativo, quindi – conclude – si tratta solo di attuare la delibera e procedere alla fase logistica”.
Caustico il commento (su twitter) sui provvedimenti del Governo sulla sanità, da parte del Presidente della Lombardia, Roberto Formigoni: “il ministro Balduzzi esulta. Invece non ci siamo. E i cittadini, purtroppo, se ne accorgeranno presto”.

Crediamo che i commenti non si fermeranno qui e i prossimi giorni sicuramente si parlerà ancora di questo Decreto, che vuol riformare un settore tanto delicato prendendo in considerazione come sempre i soliti tagli alle spese.

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