Imprenditoria femminile

Le donne imprenditrici: pilastri per la crescita

Imprenditoria Femminile

Le donne imprenditrici: pilastri per la crescita

Si è svolta a Bruxelles, nella prestigiosa sede del Parlamento Europeo, la prima mostra delle organizzazioni che promuovono l’imprenditoria femminile in Europa

Di scena tra il 19 e il 21 di febbraio, l’esibizione internazionale Women entrepreneurs: five pillars for growth è un evento unico nel suo genere, che ha radunato a Bruxelles le più importanti organizzazioni europee impegnate nella promozione dell’imprenditoria femminile.

L’obiettivo delle istituzioni dell’Unione che hanno voluto la realizzazione dell’iniziativa è quello di rimettere al centro dell’attenzione l’imprenditoria femminile, di promuoverla e di sostenerla, nella consapevolezza che la creatività delle donne e la loro capacità di costruire impresa rappresenti la vera leva per l’uscita dalla crisi e per la crescita economica.

L’imprenditoria femminile: una risorsa riconosciuta da tutti gli schieramenti

La mostra è stata realizzata attraverso la sinergia delle diverse parti politiche operanti nel Parlamento Europeo, con l’intervento e l’azione di due donne, entrambe elette nel 2004: l’una, Malgorzata Handzlik, del Partito Popolare Europeo (PPE), e l’altra, Lidia Geringer de Oedenberg, appartenente al Gruppo dell’Alleanza Progressista di Socialisti e Democratici al Parlamento Europeo (S&D).
Una risorsa che non ha colore politico, dunque, quella rappresentata dalle donne imprenditrici, oggi il 34.4 % nel vecchio continente, con una incidenza sulle start up di circa il 30%. Una risorsa, evidentemente, “ancora sostanzialmente inespressa, per la quale è urgente individuare incentivi sia a livello governativo che sociale, per promuovere la cultura imprenditoriale e rendere attraente l’attività di impresa”.

Cinque pilastri per la crescita

L’esposizione internazionale si fonda su cinque linee di intervento, altrettanti “pilastri per la crescita”, come recita il titolo della manifestazione: politiche governative, educazione, innovazione, networks e accesso al credito. In primo luogo politiche governative serie, dunque, finalizzate a realizzare effettivamente le pari opportunità tra uomini e donne; poi educazione all’impresa e reale possibilità di pensare in termini imprenditoriali, attraverso la conoscenza e l’esercizio di modalità innovative di intendere l’attività economica; abitudine a lavorare per reti, e a creare networks che consentano una maggiore visibilità delle donne imprenditrici, e identiche possibilità per uomini e donne di accedere ai finanziamenti. Sono questi gli obiettivi e le idee cardine che hanno guidato la realizzazione della mostra, che ha previsto numerose tavole rotonde e importanti momenti di discussione, e alla quale hanno partecipato anche rappresentanze italiane.

Il Network Europeo di Mentors for Women

Tra le varie reti di donne in mostra, merita particolare menzione il Network Mentors for Women, inaugurato a Varsavia nel 2011. Raccoglie diciassette paesi dell’Europa e mira a supportare, promuovere e incoraggiare l’imprenditoria femminile, rafforzando le iniziative già messe in atto dall’ENFEA, European Network of Female Entrepreneurship Ambassadors, nato nel 2009. Sostiene in particolare le start up femminili, e accompagna le donne imprenditrici soprattutto nella prima fase della loro vita lavorativa, con particolare attenzione, dunque, all’innovatività e all’attività giovanile.

mostra imprenditrici europee

Il punto di riferimento legislativo è per il Network una importante risoluzione del Parlamento Europeo, approvata nel 2011, che ha per oggetto proprio la promozione dell’imprenditoria femminile, nella consapevolezza che spesso le donne si trovano a dover fronteggiare vere e proprie barriere nel reperimento di informazioni e di sostegni economici e tecnologici, e nei fatti non godono delle stesse opportunità offerte agli uomini, soprattutto in materia di finanza e di impresa. La richiesta esplicita fatta alla Commissione attraverso il documento sopra citato è stata quella di proteggere l’immagine delle donne in tutte le forme di comunicazione mediatica, combattendo l’idea che l’universo femminile sia ontologicamente vulnerabile e comunque incapace o inadatto a ricoprire ruoli di leadership. Le donne rivendicano, insomma, il riconoscimento delle proprie capacità e della propria innegabile competenza, e la legislazione dell’Unione le supporta in questa giusta richiesta. A loro va riconosciuto il merito di essere sovente leaders competitive e di qualità nei contesti imprenditoriali.

Il network BE-WIN e la presenza italiana

Hanno preso parte all’esibizione anche le donne del network BE-WIN (Business Entrepreneurship Women In Network). La delegazione italiana del Network Europeo delle Ambasciatrici e Mentors dell’Imprenditoria Femminile è stata espressamente invitata a partecipare, e la ha rappresentata Maria Rosy Calleri, che così ha commentato l’iniziativa: “ritengo che questa sia un’ottima occasione per continuare ad estendere e consolidare la rete di imprenditrici che si adoperano per promuovere ed incentivare la cultura d’impresa tra le donne e i giovani nei loro rispettivi Paesi e per creare cooperazioni internazionali tra le associazioni che operano a livello Europeo con lo stesso obiettivo. Come Ambasciatrice del Lazio mi adopero perché il nostro BE-WIN Network riesca a proporre ed organizzare a breve un evento simile al Parlamento Italiano. Ritengo che riproporre in Italia il modello di mostra organizzata a Bruxelles possa contribuire a mettere al centro del discorso politico l’importanza della leva dell’imprenditoria femminile per la crescita economica del paese, come dettagliato nella risoluzione del Parlamento Europeo sulle piccole e medie imprese femminili del 2011. Ritengo che sia fondamentale mettere a sistema e in rete tutte le miriadi di associazioni e realtà che si occupano di promuovere ed incentivare la cultura d’impresa tra le donne in Italia. Altrettanto fondamentale è incentivare e promuovere tra le piccole e medie imprese femminili e le associazioni che le sostengono lo spirito e la capacità di sviluppare cooperazioni internazionali, soprattutto a livello europeo”.

Calleri ha presentato a Bruxelles il documentario Super Donne Invisibili, realizzato nel 2012 grazie al supporto del Comitato per l’Imprenditorialità Femminile della Camera di Commercio di Roma.

Laura Carmen Paladino

Allegati

word volantino per delegazione Mentor con ok SG.doc

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