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Corso sulla Blue e Greeneconomy

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Corso Blue e green economy

Concluso il primo corso sperimentale europeo sull’economia del mare. La Regione Liguria e l’Università di Genova hanno curato il corso di formazione marittima rivolto a giovani laureati che ha avuto inizio il 4 marzo ed è terminato il 12 marzo

A beneficiarne 30 giovani laureati, in parte neolaureati e in parti impiegati presso enti pubblici o privati che realizzano le autostrade del mare. Il loro aggiornamento professionale si è focalizzato sull’economia del mare e sulla green economy.

Il corso è stato realizzato in collaborazione con ben sette università di eccellenza europea nel campo dei trasporti e della logistica: Genova, Brema, Madrid, Goteborg, Atene, Napier (in Scozia) e Lisbona. Si è trattato del primo corso di formazione finanziato dal programma europeo delle autostrade del mare e proprio la prima giornata è stata appositamente dedicata ai progetti in corso di autostrade del mare, alle politiche dell’Unione Europea, alle richieste degli armatori e della cantieristica e allo sviluppo, al collegamento delle smart cities e dei porti intelligenti e ai cambiamenti climatici.

Sette giorni intensivi che si sono conclusi con le visite al porto di Genova e della Spezia per i frequentanti. Ma anche studenti selezionati dalle altre Università hanno potuto seguire indiretta alcuni passaggi in multi-videoconferenza. Il corso infatti si è svolto in Liguria per una ragione precisa: è questa la regione in cui è maggiore l’incidenza dell’economia del mare sul complesso del sistema produttivo. Infatti, dal IV rapporto sull’economia del mare della Federazione del sistema marittimo italiano del Censis, risalente alla fine del 2011, risulta in Liguria l’economia del mare fornisce un contributo occupazionale del 4,1% a fronte di una media nazionale dello 0,8%.
Su un totale di 428mila occupati liguri, sono 17.405 le persone che lavorano in uno dei settori legati al sistema produttivo marittimo.
Non solo: in Liguria si concentra il 10,3% del totale nazionale degli addetti alle attività marittime, una delle percentuali più elevate, con un’incidenza particolarmente alta per quel che riguarda la riparazione e manutenzione di navi e imbarcazioni (27,4%) e per il trasporto marittimo e le vie d’acqua (14%).

Durante la presentazione del corso, avvenuto alla presenza dell’assessore regionale alla formazione e al bilancio, Pippo Rossetti e di Luis Valente de Oliveira, coordinatore europeo delle autostrade del mare, quest’ultimo ha ribadito che le autostrade del mare “operano molto bene nei Paesi baltici per le caratteristiche del territorio, meno invece nel Mar  Mediterraneo, anche se ve ne sono alcune che funzionano ad esempio tra Barcellona e Civitavecchia o tra Barcellona e Genova o Valencia e Livorno. Per incrementarle, servirebbe promuovere anche a livello europeo euro-bonus per incentivare il trasporto via mare e favorire l’interconnessione tra tutti i soggetti del sistema per ridurre i costi della filiera”.

Dal canto suo, l’assessore Rossetti ha aggiunto: “abbiamo cercato, grazie al Fondo Sociale Europeo, di dare vita ad un processo di alta formazione sostenendo il distretto del mare della Spezia che riguarda tutta la Liguria e le interconnessioni con l’Università, in particolare Ingegneria navale, affinché sempre di più ricerca, formazione e sviluppo siano variabili dello stesso sistema”.

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