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Lavorare nel turismo? ecco FareTurismo

FareTurismo-Ugo Picarelli

Lavorare nel turismo? ecco FareTurismo

Tre giorni per parlare con esperti del settore di soluzioni e prospettive lavorative. Massiccia la presenza di giovani studenti e di associazioni di categoria

“FareTurismo” è il titolo della terza edizione della Kermesse che ha animato tre giornate, dal 20 al 22 marzo, con momenti di riflessioni sul turismo ed in particolar modo sulla formazione, sul lavoro e sulle politiche turistiche, presso il salone delle Fontane dell’Eur, a Roma.

L’apertura della manifestazione è stata affidata al suo direttore, Ugo Picarelli, il quale, nel presentarla, ha riportato i dati della precedente edizione: “lo scorso anno , ‘FareTurismo’ ha incassato una massiccia presenza di espositori del settore e di giovani leve degli istituti superiori, in totale cinquemila studenti. A loro, principalmente, è dedicato questo viaggio alla scoperta del Turismo nazionale ed estero. Per la prima volta a FareTurismo Italia è stato possibile svolgere colloqui di orientamento con i Centri per l’Impiego della Provincia di Roma, che hanno dedicato a studenti e laureati specifici seminari”.

I seminari cui Picarelli si è riferito sono:

  • ‘Curriculum e lettera’ (cosa è bene fare prima, durante e dopo la stesura di un curriculum vitae, cos’è una lettera di presentazione o motivazionale, per quale motivo è utile redigerla, a chi va inviata);
  • ‘A caccia di Lavoro – Strategie per l’occupabilità’ (individuando le nuove tecniche per la ricerca attiva del lavoro, quali strumenti usare, dove reperire informazioni, come progettare la propria strategia di ricerca);
  • ‘Processo di Selezione’ (quali sono le caratteristiche di un candidato che vengono prese in considerazione in un colloquio di selezione, quali le domande da fare e come arrivare preparato).

Dall’incontro inaugurale di FareTurismo è emerso un messaggio positivo: il turismo italiano, se pur con un leggero calo rispetto agli anni passati (secondo dati Istat si è registrata una contrazione del 5,7% dei viaggiatori rispetto al 2001) non è in crisi e può, con interventi correttivi mirati, giungere a livelli di eccellenza.

Intervista a Giorgio Guerrini, presidente di Rete Imprese Italia

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Dare un’offerta turistica degna di essere considerata tale non è un miraggio. Lo ha sottolineato nel suo intervento Giuseppe Roscioli, Presidente Confcommercio e Federalberghi Roma: “la professionalità si costruisce nel tempo” ha dichiarato “ed è necessaria per creare validi operatori turistici, in un contesto in cui la piramide del lavoro assume una logica rovesciata. La formazione – garantita dai cinquanta istituti tecnici e dalle università dislocate sul territorio – è un elemento che genera competenze e skills fondamentali. La dimestichezza linguistica rappresenta, accanto a un’apertura verso nuove culture e comportamenti, altra condizione di spicco. Oltre all’idioma inglese, universalmente riconosciuto, si affacciano nel panorama fin qui descritto anche le lingue mediorientali”.

Figure d’eccellenza nascono attraverso la mobilità internazionale, esperienze che conferiscono ai giovani italiani un bagaglio di conoscenze molto più ampio. Lo ha dichiarato durante l’incontro Renzo Iorio, Presidente Federturismo Confindustria.
Un concetto sembra troneggiare su tutti: la rivalutazione del comparto turistico, in ogni sua declinazione, è possibile solo se non ci si affida a logiche di improvvisazione: “purtroppo” afferma Ugo Picarelli, “i giovani dimostrano una certa riluttanza verso il turismo, diffidenza nata da formule contrattuali poco concrete attuate da alcune aziende. Ma accanto a logiche errate emergono anche prospettive incoraggianti: il turismo non è necessariamente sinonimo di grandi realtà confluenti esclusivamente nel lavoro dipendente; infatti, prospettive innovative si aprono grazie all’autoimprenditorialità.

Altri cambiamenti in atto si registrano, nell’anno corrente, con l’acquisto di pacchetti di viaggi o brevi soggiorni ad opera di turisti cinesi, nella misura del 57%, attraverso la rete. Lo ha dichiarato Marina Geri, direttore del Marketing Padiglione Expo Milano 2015.

Non mancano però le critiche, sintesi dell’intervento conclusivo di Ugo Picarelli: “nel nostro Paese emerge un paradosso tutto Made in Italy, quello dell’assenza di un Ministero del Turismo, lacuna arginata da politiche regionali o nazionali; ne è un esempio il piano strategico per il turismo, la cui paternità appartiene al Dipartimento per gli affari regionali presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri. Altra contraddizione? In Italia i dati offerti sul turismo mancano di una certa omogeneità, quindi è difficile delineare un quadro meticoloso sulla crescita o l’eventuale impoverimento del settore, contesto che merita di essere monitorato in ogni sua sfaccettatura, senza mai tralasciare, o considerare meno rilevanti per il tessuto economico nazionale, i piccoli alberghi a conduzione famigliare, capaci di agire seguendo logiche meno sofisticate ma non per questo meno significative di altre.

Paola Paolicelli

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