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Bandi per il terzo settore in Toscana

nonna, mamma e bambini per strada

Bandi per il terzo settore in Toscana

Al via il progetto regionale per il microcredito con l’approvazione della giunta toscana del regolamento “Interventi di sostegno finanziario per l’inclusione sociale e la lotta alla povertà”

Prevista in finanziaria, la misura è stata approvata per aiutare le famiglie in difficoltà a causa della crisi. Il bando prevede uno stanziamento iniziale di 5 milioni di euro ed è rivolto agli enti del terzo settore che presenteranno progetti di inclusione sociale.

Sarà una commissione a valutare il progetto presentato dagli enti del terzo settore, i quali potranno ricevere un finanziamento massimo di 150mila euro ciascuno. Essi dovranno indicare la forma di compartecipazione da parte dell’ente presentatore, forma che può consistere in un cofinanziamento ma anche semplicemente nella messa a disposizione di strutture o di personale.
Inoltre, i progetti dovranno indicare i centri di ascolto coinvolti e prevedere un’attività di tutoraggio e responsabilizzazione nei confronti di chi usufruisce del prestito. Gli enti dovranno anche dimostrare di avere esperienza o in attività analoghe o comunque in attività di rilievo sociale.
Gli operatori dei centri di ascolto dovranno seguire corsi di formazione e mantenere rapporti costanti con il personale dei servizi sociali territoriali.
Una volta stabilito quali famiglie potranno essere aiutate, essi potranno erogare il prestito – di massimo 3mila euro a richiedente – la cui restituzione dovrà avvenire entro 36 mesi, anche attraverso lo svolgimento di attività di utilità sociale.

L’assessore al welfare, Salvatore Allocca, ha precisato che i centri di ascolto “non dovranno limitarsi alla gestione dell’eventuale insoluto da parte di chi riceverà il prestito e non sarà in grado di restituirlo, ma avranno anche il compito di accompagnare e stare vicini a queste persone col compito di favorirne la responsabilizzazione rispetto all’utilizzo del denaro”.

L’iniziativa è stata varata a seguito di un incontro con i rappresentanti del terzo settore. Il Presidente della Regione, Enrico Rossi, ha dichiarato che tale incontro “fa ben sperare per la riuscita di un progetto che, è bene ricordarlo, non si rivolge a situazioni di generica povertà quanto piuttosto a quelle di emergenza economica che possono determinarsi in tante famiglie a causa della crisi. Ad esempio per acquistare libri scolastici oppure per far fronte una spesa straordinaria ed imprevista. Questo progetto non si limita ad un’erogazione economica, ma si traduce anche in vicinanza e assistenza alle persone ad uscire dalla condizione di difficoltà. Le aiuta a non sentirsi sole. Presto prevediamo di sottoscrivere un protocollo d’intesa con le principali associazioni del terzo settore, lasciandolo aperto anche a tutte le altre, e in una fase successiva con le associazioni di categoria per cercare di convogliare altre risorse in questa iniziativa”.

Il presidente ha anche aggiunto una notizia per le imprenditrici e gli imprenditori: “a differenza del governo anche in una situazione di difficoltà non abbiamo ridotto l’intervento nel sociale, aggiungendo fondi a quelli già previsti. Questo provvedimento rappresenta un primo passo, poi vogliamo progettare anche il microcredito per le imprese”.

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