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Industrial compact per lo sviluppo

Tajani

Industrial compact per lo sviluppo

l 23 maggio a Roma c’è stato un incontro tra il Ministro dello Sviluppo economico, Flavio Zanonato, e il Vicepresidente della Commissione europea, responsabile per l’Industria e l’imprenditoria, Antonio Tajani, per parlare industrial compact, da affiancare al fiscal compact

Riforme e investimenti mirati per rilanciare la competitività industriale. Si è discusso della strategia UE per reindustrializzare l’Europa e passare dall’attuale PIL del Manifatturiero, pari al 15,2%, a un PIL del 20% entro il 2020, concentrandosi su priorità limitate.

Accanto alle misure di consolidamento fiscale bisogna realizzare poche riforme mirate, a partire dall’aumento degli investimenti in innovazione e al miglioramento dell’accesso al credito e ai mercati, passando per una educazione vicino alle imprese.  Per rilanciare la competitività industriale, i Governi devono attuari politiche coerentemente con questo obiettivo. Fra tali politiche si annoverano quelle per il mercato interno, la standardizzazione, la concorrenza, il commercio, l’ambiente, l’energia, le materie prime, la ricerca o le infrastrutture.

al fine di contrastare efficacemente la delocalizzazione di strategici comparti industriali e i problemi correlati ai cambiamenti climatici, occorre però promuovere misure che abbattano gli alti costi dell’energia nell’Unione Europea.
 
Per quanto concerne le misure per favorire l’accesso al credito, la piena entrata a regime della direttiva sui ritardi di pagamento e l’estinzione di tutto lo stock dei debiti pregressi della Pubblica Amministrazione, è stato evidenziato come la restrizione e le disparità delle condizioni di accesso al credito nell’UE rappresentino “la più seria ipoteca per l’uscita dalla crisi”. Per questo, secondo Zanonato e Tajani, la Banca Europea per gli Investimenti deve essere chiamata a uno sforzo straordinario in sinergia con il bilancio UE per rafforzare gli strumenti di garanzia per credito e venture capital. Tajani ha illustrato l’iniziativa cui sta lavorando con i colleghi Commissari Rehn, Barnier, e Hahn.
Il Ministro Zanonato, da parte sua, ha illustrato al Vice Presidente Tajani le misure all’esame del Governo per rifinanziare il Fondo centrale di garanzia dello Stato e per fornire credito garantito a progetti innovativi, attivando una sinergia tra il Fondo per la crescita sostenibile del MISE, la BEI e la Cassa Depositi e Prestiti.
 
Si è parlato anche di lavoro, e si è pensato di cercare di affrontare la grave situazione di disoccupazione giovanile in Europa mettendo in cima all’agenda misure per l’assunzione di giovani, anche attraverso la detassazione del primo impiego e della formazione lavoro con utilizzo di fondi UE. Importante, inoltre, favorire l’imprenditoria giovanile con programmi scolastici, accesso al credito e misure per le start up.
 
Nel corso del colloquio, sono stati affrontati anche i principali nodi che frenano la competitività industriale, ovvero: l’alta pressione fiscale su imprese e lavoro, il costo dell’energia, un contesto non favorevole al business per eccesso di regole e burocrazia e tempi della giustizia, difficoltà di accesso al mercato UE e a quelli internazionali, investimenti limitati nell’innovazione industriale e un sistema formativo ancora troppo lontano dalle imprese.
Riguardo alla competitività, si ricorda che il 28 e 29 maggio, a Bruxelles, si terrà proprio il Consiglio di Competitività, a cui prenderà parte il ministro Zanonato.

Tajani ha poi illustrato le norme per rafforzare la sorveglianza dei prodotti sui mercati e la tutela dei consumatori approvati dalla Commissione e attualmente in discussione al Parlamento e Consiglio Ue, che prevedono l’inserimento dell’indicazione di origine (made in) al fine di rendere tracciabili i beni prodotti fuori e dentro l’UE.

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