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Toscana: si trova lavoro prima con la formazione del POR FSE

Giovani e Lavoro

Toscana: si trova lavoro prima con la formazione del POR FSE

Chi partecipa a corsi o altre attività formative ha più successo nella ricerca di un’occupazione. Lo evidenzia il risultato di una ricerca su chi ha seguito tali attività gratuite (finanziate grazie al Fondo Sociale Europeo 2007-2013)

Se nel 2010 a 6 mesi dalla formazione avevano trovato lavoro il 55,2% dei partecipanti ai corsi, entro 12 mesi lo aveva trovato il 60,9%. Chi partecipa alle attività formative del POR dunque trova prima lavoro.

L’indagine, curata dall’ATI Iris-Gouré, si è svolta a campione e vi hanno partecipato 18mila persone che hanno partecipato alle attività finanziate dal Fondo Sociale Europeo.
I formati trovano lavoro più spesso e prima degli altri in cerca di occupazione. Il 56% di chi ha fatto la formazione dichiara dopo sei mesi di essere occupato. Percentuale che sale al 61% dopo un anno. Fra i non formati la percentuale è rispettivamente del 48%, dopo 6 mesi e del 50% dopo un anno.
Dall’analisi che confronta i risultati di chi ha svolto la formazione con quelli di chi non l’ha fatta emerge una differenza di oltre 10 punti percentuali.
Se al corso si aggiunge uno stage presso l’impresa o un periodo di tirocinio, la ricerca di occupazione risulta ancora più efficace. A 12 mesi dalla conclusione, il 54,3% di coloro che hanno frequentato un corso hanno trovato lavoro, a fronte del 65,5% di chi ha fatto formazione e stage presso un’impresa o del 60,3% di chi ha fatto solo tirocinio.

“Sono risultati che ci confermano l’importanza dei fondi europei e in particolare del Fse” spiegano dalla Regione Toscana “che anche nei prossimi anni saranno le uniche risorse certe su cui potremo contare per riavviare lo sviluppo, rilanciare l’occupazione e far uscire il paese dalla crisi. Per questo da tempo ci stiamo muovendo, sia nei confronti della Commissione europea, sia nei confronti del governo nazionale, per arrivare preparati all’appuntamento con il nuovo periodo di programmazione 2014-2020”.

Il Programma operativo regionale 2007-2013, ha messo a disposizione 659 milioni di euro per sette anni. Al 31 marzo 2013, con un livello di spesa di 389 milioni di euro, si è già superato il target fissato dal ministero dello sviluppo economico per l’ottobre 2013.
Al 31 dicembre 2012 i destinatari avviati erano 198.095 di cui circa il 54% donne.
Il monitoraggio sullo stato di avanzamento del Programma operativo Fse 2007-2013 ha confermato le buone performances della Toscana, ai primi posti in Italia per capacità di spesa e anche per quanto riguarda la programmazione delle politiche per fronteggiare la crisi, per sostenere l’occupazione, la formazione e l’istruzione, l’infanzia, attuare iniziative a favore dei giovani, delle donne, dei soggetti deboli del mercato del lavoro.

Si conferma dunque l’importanza cruciale di queste risorse per le politiche della Regione per l’occupazione, la formazione, il sociale, ma non mancano preoccupazioni per il futuro: “ci sono forti ritardi a livello comunitario sia per quanto riguarda la precisa individuazione del quadro finanziario che sarà alla fine messo a disposizione degli stati membri, sia per quanto riguarda l’approvazione delle norme regolamentari. A livello nazionale il confronto tra governo centrale e Regioni è avviato ma permangono tuttora una serie di incognite relative alle risorse che il governo deciderà di riservarsi per la gestione centralizzata di programmi operativi nazionali, così come sulla dotazione statale che andrà a cofinanziare i POR regionali. Si rischia così di avere parte del 2014 scoperta e non poter dare continuità alle politiche a favore del sistema produttivo e per il lavoro, proprio nel momento più difficile della crisi. Per questo stiamo facendo pressioni, sia sul governo che sulla commissione Ue, per convincerli ad anticipare le risorse o comunque a riconoscere l’ammissibilità di interventi approvati nelle more delle definizioni a livello comunitario e nazionale per poter concretamente avviare la programmazione 2014-2020”.

Nel frattempo la Regione sta lavorando per farsi trovare pronta all’appuntamento del 2014, quando partirà il nuovo piano 2014-2020. Il confronto con le parti sociali e le istituzioni è già cominciato.

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