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Efficienza energetica: risparmi, incentivi, legislazione, progressi

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Efficienza energetica: risparmi, incentivi, legislazione, progressi

Al Ministero dello Sviluppo Economico è stato presentato il Rapporto sullo Stato di Attuazione della Certificazione Energetica degli Edifici. Oltre alla riduzione dei consumi, c’è stata anche una crescita economica, l’utilizzo di materiali avanzati e la creazione di nuovi posti di lavoro

L’efficienza energetica offre vantaggi alle imprese e ai cittadini, in termini di risparmio ma anche in termini indiretti, visto che il consumo energetico e la sostenibilità ambientale sono strettamente collegati.

Il Rapporto 2013 relativo alla situazione energetica in Italia, è stato realizzato dal CTI (Comitato Termotecnico Italiano Energia e Ambiente) e presentato il 12 dicembre al MISE. Esso riguarda gli obiettivi raggiunti a livello nazionale nel 2012 e le strategie che si stanno attuando nel 2013.

Durante la presentazione, tenuta dal Presidente del CTI Cesare Boffa, sono stati evidenziati “gli obiettivi raggiunti a livello nazionale  non solo in termini di riduzione strutturale dei consumi energetici ma anche di stimolo alla crescita economica, di spinta all’utilizzo di tecnologie e materiali avanzati, di creazione di nuove possibilità occupazionali per i specialisti del settore”.

La  promozione dell’efficienza energetica del patrimonio immobiliare nazionale passa attraverso il completamento e il miglioramento dello strumento normativo della certificazione energetica. In questo quadro la pubblicazione, nel corso del 2013,  della legge n. 90 che recepisce la Direttiva 31/2010 (EPBD) potenzia, insieme ad altre misure approvate dal governo, gli strumenti di sostegno fiscali alla promozione dell’efficienza energetica degli edifici.

casetta-energeticaPer l’efficientamento energetico esiste un apposito Fondo in ogni Programmazione Regionale (il POR-FESR) ed è a disposizione delle imprese. Vediamo qui alcune informazioni relative a quello del Lazio: POR FESR Lazio 2007-2013 – Fondo di promozione dell’efficienza energetica e della produzione di energia rinnovabile. In questo caso la Regione Lazio ha emanato un bando che mette a disposizione risorse pari a 50 milioni di euro, che rappresentano la quota agevolata a disposizione per l’erogazione di finanziamenti a tasso agevolato. Le richieste di finanziamento possono essere presentate da PMI in forma singola o aggregata (Consorzi o i Contratti di rete che prevedono programmi comuni in campo energetico).

L’Avviso promuove la progettazione e realizzazione dei seguenti interventi:

a. misure di risparmio energetico;
b. impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili;
c. impianti di cogenerazione ad alto rendimento.

Le spese ammissibili per le tipologie di intervento di cui al comma precedente sono le seguenti:

a. spese per investimenti materiali;
b. spese per servizi di consulenza, studi e progetti.

Sono inoltre ammissibili le spese generali, a condizione che siano basate sui costi effettivamente sostenuti per l’esecuzione del progetto, nella misura massima del 10% dell’importo finanziato.

L’agevolazione è concessa sotto forma di finanziamento a tasso agevolato. Il finanziamento rientra nella fattispecie di mutuo chirografario e può coprire fino al 100% delle spese ammissibili. La domanda di finanziamento dovrà riguardare una spesa non inferiore a 100.000 euro e non potrà essere superiore a 5.000.000 euro.

Il finanziamento si articola in due componenti di pari durata:

  • una componente a tasso agevolato, denominata Quota Agevolata, pari al 75% del finanziamento;
  • una componente a tasso ordinario, denominata Quota Ordinaria, pari al restante 25% del finanziamento.

Il bando – che alleghiamo all’articolo – è aperto fino al 30 giugno 2014, a meno che le risorse non si esauriscano prima.

Le domande devono essere presentate esclusivamente online alla pagina incentivi di Sviluppo Lazio. Alleghiamo all’articolo anche una scheda informativa con le domande frequenti al riguardo.

L’esempio del Lazio è solo uno tra i tanti in tutta Italia, poiché ogni impresa o cittadino può avvalersi dei finanziamenti pubblici per questo fine. Nel frattempo, il Ministero prosegue nell’impegno assunto, che è quello di continuare anche nei prossimi mesi la collaborazione con gli enti tecnici e scientifici del settore per armonizzare la legislazione nazionale e regionale e per rendere operative tutte le misure normative, puntando a dare più respiro al mercato della certificazione energetica.

Lo stesso Direttore Generale per l’Energia Nucleare, le Energie rinnovabili e l’Efficienza Energetica del MISE, Sara Romano, ha dichiarato che “il Rapporto 2013 costituisce un indispensabile strumento per migliorare l’informazione sul tema della certificazione energetica e per accrescere la consapevolezza dei vantaggi che offre ai cittadini e alle imprese del settore”.

L’efficienza energetica rappresenta infatti uno dei modi più efficaci dal punto di vista economico per rafforzare la sicurezza dell’approvvigionamento energetico e ridurre le emissioni di gas a effetto serra e di altri inquinanti. Sotto molti aspetti, può quindi essere considerata la maggiore risorsa energetica dell’Europa.

casette-anonime-e-una-energeticaBisogna sapere che circa il 40% del consumo finale di energia è assorbito da case, uffici pubblici e privati, negozi e altre categorie di edifici. Nelle abitazioni civili, due terzi della percentuale sono di fatto utilizzate per il riscaldamento degli ambienti. Il miglioramento dell’efficienza energetica comporta vantaggi per l’insieme dell’economia europea e ancor di più per lo sviluppo a livello locale. Si calcola che i benefici diretti dei risparmi energetici, qualora fosse raggiunto l’obiettivo della riduzione del 20% nel 2020, saranno pari a 220 miliardi di euro l’anno. Il potenziale di risparmio energetico non ancora sfruttato è perciò particolarmente ampio ed i benefici economici indiretti potrebbero essere elevati.  Questi dati, pubblicati sul sito del CTI, fanno capire per quale ragione esiste un impegno nazionale nonché europeo a sviluppare la legislazione su questo settore.

Per saperne di più su tutto ciò che riguarda l’efficienza energetica, alleghiamo anche una sintesi del Rapporto, molto istruttiva.

Il movimento europeo per l’efficienza energetica 

Il Patto dei Sindaci è il principale movimento europeo che vede coinvolte le autorità locali e regionali impegnate ad aumentare l’efficienza energetica e l’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili nei loro territori. Attraverso il loro impegno i firmatari (attualmente 5.408) del Patto intendono raggiungere e superare l’obiettivo europeo di riduzione del 20% delle emissioni di CO2 entro il 2020. La Commissione Europea ha lanciato il Patto dei Sindaci (il cui testo alleghiamo all’articolo) per avallare e sostenere gli sforzi compiuti dagli enti locali nell’attuazione delle politiche nel campo dell’energia sostenibile. I governi locali, infatti, svolgono un ruolo decisivo nella mitigazione degli effetti conseguenti al cambiamento climatico, soprattutto se si considera che l’80% dei consumi energetici e delle emissioni di CO2 è associato alle attività urbane.

patto-dei-sindaciPer le sue singolari caratteristiche – essendo l’unico movimento di questo genere a mobilizzare gli attori locali e regionali ai fini del perseguimento degli obiettivi europei – il Patto dei Sindaci è considerato dalle istituzioni europee come un eccezionale modello di governance multilivello.

Anche l’Italia è coinvolta in questo movimento, anzi: è il Paese con il maggior numero di firmatari del Patto, pari a 2.629. 

I passi legislativi

Riportiamo di seguito alcuni dati relativi al progresso legislativo compiuto negli anni (le informazioni sono tratte dalle pubblicazioni del CTI):

La legislazione comunitaria sull’efficienza energetica, concepita per migliorare considerevolmente l’efficienza  nei principali settori del consumo energetico, fornisce il quadro definendo obblighi giuridici in una serie di direttive e affidandone l’attuazione agli Stati membri. Le direttive di riferimento sono le 2002/91/CE (ufficialmente abrogata dal 1/02/2012) e la 2010/31/UE.

Il recepimento da parte di parecchi Stati membri è stato lento e l’attuazione, a livello nazionale, diseguale. Il Governo italiano è stato tra i primi paesi ad emanare una legge per il recepimento della Direttiva 2002/91/CE: il D.Lgs. 19/08/2005 n.192, entrato ufficialmente in vigore l’8 ottobre 2005, corretto l’anno successivo con il D.Lgs. 311/2006. Con questi provvedimenti è stata costituita una cornice normativa all’interno della quale le Regioni possono esplicitare le loro competenze, sviluppare specificità e cogliere opportunità proprie dei loro contesti (ciò anche grazie alla modifica del Titolo V della Costituzione che rende l’energia materia concorrente tra Stato e Regioni, rif. D.Lgs. 31/03/1998, n.112;  D.Lgs. 192/2005, art. 17). Una delle criticità dei decreti legislativi citati è stata la previsione di vari decreti attuativi a cui si aggiunge comunque la libera iniziativa delle Regioni.

commissione-europea-patto-dei-sindaciIl successivo D.Lgs. 30/05/2008, n.115, oltre a recepire la direttiva europea 2006/32/CE concernente l’efficienza degli usi finali dell’energia e i servizi energetici e recante abrogazione della direttiva 93/76/CEE del Consiglio, integra le disposizioni del D.Lgs. 192/2005 decretando che, nell’attesa dei suoi provvedimenti attuativi vadano applicate le disposizioni contenute nell’allegato III, arrecante disposizioni concernenti le metodologie di calcolo e i requisiti che devono possedere i soggetti abilitati alla certificazione energetica.

Nell’agosto 2008, con la L. 6/08/2008, n.133, nel percorso dell’applicazione della certificazione energetica si fa purtroppo un passo indietro; vengono infatti abrogati, a partire dal 22/08/2008, i commi 3 e 4 dell’art.6 del D.Lgs. 192/2005. Tali commi prevedevano l’obbligo di allegare l’attestato di certificazione energetica all’atto notarile in caso di compravendita o locazione di un immobile. Non decadeva in ogni caso l’obbligo della consegna, da parte del soggetto venditore, dell’attestato di certificazione energetica all’acquirente dell’immobile.

Nel 2009 viene pubblicato il D.P.R. n.59, che definisce i criteri generali, le metodologie di calcolo e i requisiti minimi per la prestazione energetica degli edifici e degli impianti termici per la climatizzazione invernale e per la preparazione dell’acqua calda per usi igienici sanitari, oltre le metodologie di calcolo e i requisiti minimi per la prestazione energetica degli impianti termici per la climatizzazione estiva e, limitatamente al terziario, per l’illuminazione artificiale degli edifici; vengono quindi indicate univocamente le procedure di calcolo nazionali.

globo-energeticoNello stesso anno viene in ultimo pubblicato il D.M. 26/06/2009 «Linee guida nazionali per la certificazione energetica degli edifici» (entrato ufficialmente in vigore il 25/07/2009). È questo il momento in cui la certificazione energetica vera, cioè quella eseguita da un soggetto indipendente come previsto dalla direttiva EPDB, viene resa obbligatoria su tutto il territorio nazionale.

Più avanti viene pubblicato il D.Lgs. 28/2011, attuativo della direttiva 2009/28/CE, che relativamente alla certificazione energetica modifica il D.Lgs. 192/005, introducendo all’art. 13 l’obbligo, a partire dal 1/01/2012, di riportare su tutti gli annunci commerciali di vendita l’indice di prestazione energetica contenuto nell’ACE. Dispone altresì che, nei contratti di compravendita o di locazione di edifici o di singole unità immobiliari, venga inserita una clausola con la quale l’acquirente o il conduttore da atto di aver ricevuto le informazioni e la documentazione inerente alla certificazione energetica degli edifici.

Il 13/12/2012, sulla Gazzetta ufficiale n. 290, viene pubblicato il Decreto 22 novembre 2012 il quale modifica il D.M. 26 giugno 2009; tra gli aggiornamenti più importanti vi è, all’art. 2 comma 4, l’abrogazione del paragrafo 9 dell’allegato A concernente l’autodichiarazione in classe G del proprietario dell’immobile (opzione contestata già  più volte dalla Commissione Europea con richiami e comunicati).

pdf Bando efficienza energetica Regione Lazio

pdf Scheda informativa bando efficienza energetica Regione Lazio

pdf Sintesi Rapporto 2013 sull’efficienza energetica

pdf Testo del Patto dei Sindaci

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