Eventi socio-culturali

Le Case della Memoria italiane

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Le Case della Memoria italiane

In Emilia Romagna, a Modena, a fine dicembre si è riunita, per discutere dei programmi futuri, l’Associazione Nazionale Case della Memoria Italiane, che comprende 39 case museo dove sono nati o hanno vissuto grandi personaggi della Storia italiana

È stato il MEF (Museo Casa Enzo Ferrari) ad ospitare l’incontro della rete nazionale, nata nel 2005, che promuove la figura di personaggi storici attraverso le loro case. Personaggi come Leonardo da Vinci, Giotto, Dante o Indro Montanelli tanto diversi tra loro quanto famosi e uniti oggi da questo fil rouge.

 

Molte le donne “titolari” di queste case Museo che ospitano anche eventi particolari, come quello che si è tenuto proprio subito dopo la riunione di Modena: il convegno “Venire al Mondo”, sul tema dell’importanza della nascita che ha inaugurato ufficialmente la mostra “Case della Memoria Italiane e Ungheresi, una risorsa condivisa per la Cultura” che mette in luce i personaggi italiani e ungheresi nell’anno dei rapporti culturali Italia – Ungheria. 

museo-mef-2Hanno partecipato alla discussione sui programmi futuri della Rete di case museali, i rappresentanti di dieci case della memoria, come Maja Argenziano del Museo Casa Ferrari a Modena, Ines Briganti e Franco Severi di Villa Silvia Carducci a Cesena, Angela Felice di Casa Pasolini a Casarsa della Delizia (Udine), Giulia Morelli di Casa Pietro Ghizzardi a Boretto (Reggio Emilia), Pier Paolo Bonacini, Segretario Deputazione Storia Patria Provincia di Modena (Casa Ludovico Muratori a Modena), Daniele Zavalloni di Casa Museo Ilario Fioravanti (Cesena), Paola Pescerelli di Casa Raffaelle Bendandi (Faenza), Lucia Migliorini di Casa Macchiavelli (Sant’Andrea in Percussina, San Casciano Val Di Pesa, Firenze), i consulenti dell’Associazione Francesca Allegri e Massimiliano Tosi.

L’Associazione Nazionale, nata nel 2005 in seguito a un censimento promosso dalla Regione Toscana, ha aumentato notevolmente i suoi iscritti ed è presente oggi in ben 8 regioni italiane, è membro della Conferenza Permanente delle Associazioni Museali Italiane di ICOM Italia ed ha l’intento di espandersi ulteriormente sul territorio italiano per aggregare e promuovere le case museo di questi grandi personaggi. 

“Si tratta di luoghi pieni di fascino e connessi alla storia di grandi personalità” ha dichiarato il Presidente dell’Associazione, Adriano Rigoli. “È un’occasione per approfondire la vita di autori che di solito studiamo solo sui libri. La visita di questi luoghi ci permette di collegare un’esperienza di apprendimento razionale a una di tipo emozionale, legata alla suggestione che il luogo suscita in noi stessi”. 

mostra-italia-ungheriaPer quanto concerne la mostra italo-ungherese, essa è arrivata a Modena dopo essere stata esposta a Palazzo Medici Riccardi a Firenze e al Museo Pietro Canonica a Roma. La si è potuta realizzare grazie a una collaborazione fra l’Associazione Nazionale Case della Memoria, il Museo Letterario Petőfi di Budapest e il Coordinamento delle Case Memoriali Letterarie Ungheresi. 

La mostra è curata congiuntamente da Adriano Rigoli, Presidente dell’Associazione Nazionale Case della Memoria, e da Csilla E. Csorba, direttrice Generale del Museo Petőfi di Budapest.

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