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Imprese in rete per uscire dalla crisi

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Imprese in rete per uscire dalla crisi

A Padova la prima “Fiera delle aggregazioni”. Esperienze e prospettive di uno modo di “lavorare insieme” che oggi coinvolge 6.594 aziende in tutta Italia…

 

 

 

 

 

Sono spesso avvantaggiate nei bandi pubblici, hanno diritto a sgravi fiscali e sono in grado di parlare ai mercati internazionali: sono le reti o aggregazioni d’impresa, strutture delle quali si è cominciato a parlare in Italia tra il 2008 e il 2009, quando sono state regolamentate a livello normativo. 

Quello della rete – a partire da un minimo di due aziende – è uno strumento interessante che offre alle piccole imprese, tipiche del tessuto produttivo italiano, un trampolino in più verso l’internazionalizzazione e, in definitiva, verso un possibile ampliamento del giro d’affari. 

Le aziende italiane se ne sono rese conto, se si pensa che in 12 mesi, in base a dati RetImpresa Confindustria, il numero delle aggregazioni è aumentato dell’82,3%, per un totale di 1.480 reti in tutto il Paese, con 6.594 imprese coinvolte, in gran parte riunite in aggregazioni che comprendono da 4 a 9 PMI (il 47%).

Numeri dei quali si è parlato nel corso della prima “Fiera delle aggregazioni d’impresa” organizzata a Padova e promossa da Confindustria Padova e UNINT, il consorzio per le integrazioni tra imprese di Confindustria Padova, Treviso e Belluno, con il patrocinio di RetImpresa Confindustria e i Dottori commercialisti ed esperti contabili delle Tre Venezie, con il sostegno dell’agenzia per il lavoro Umana. 

fiera-aggregazioni-impresaIl Veneto è la quinta regione italiana per numero di aggregazioni e ne conta oggi quasi 500, 496 per la precisione, 73 delle quali nate a Padova. “Competere sui mercati richiede dimensione adeguata, investimenti, offerte integrate” sottolinea Massimo Pavin, presidente di Confindustria Padova. “Il 97% delle nostre imprese ha fino a 50 addetti: una dimensione spesso insufficiente ad internazionalizzarsi, fare innovazione, gestire la finanza. Da qui l’impegno a sostenerle e spingerle a lavorare insieme, nella logica di rete o di filiera, ricercando complementarietà produttive, integrazioni di risorse e competenze. L’impegno del Governo a rifinanziare gli sgravi per le reti d’impresa con 200 milioni va nella direzione giusta, ma serve anche un forte investimento culturale, andare oltre l’agire individuale e sviluppare un capitale di fiducia per lavorare insieme”.

 

La giornata è stata occasione per confronti sul campo tra diverse esperienze aziendali ed incontri faccia a faccia in un percorso che ha messo insieme gli stand espositivi di 18 aggregazioni d’impresa del Veneto e del resto d’Italia – per un totale di 263 imprese – 7 espositori istituzionali tra cui ICE, RetImpresa, Unint, Portale Expo Veneto. Ma anche workshop, desk informativi e un’area incontri per imprese interessate a nuove collaborazioni, per esempio in vista di Expo 2015 o di occasioni similari.

La fiera è nata a corredo del più ampio progetto “FareTeam” di Confindustria Padova dedicato alle imprese che, tra l’altro, prevedeva sensibilizzazione e formazione specifica sul tema delle reti d’aziende. Sentiamo di più nell’intervista all’imprenditore Roberto Reffo, coordinatore del progetto.


Ascolta qui l’intervista audio


 

Ma cosa si può fare nella modalità della rete d’impresa? Le esperienze sono davvero tante e versatili. Ci si può unire in aggregazione per condividere attrezzatura o logistica, per ottimizzare cicli produttivi nei può diversi comparti, per promuovere prodotti artigianali o intellettuali in Italia o all’estero.

Tra gli esempi di aggregazioni che si sono presentati nel corso della Fiera padovana c’è anche Womenmade Italia, costituenda rete di imprese creative e culturali femminili. Un’aggregazione che vuole farsi garante di qualità e professionalità nel lavoro delle aziende creative femminili: quell’ampia fetta di attività che mette insieme la comunicazione, la danza, il teatro, l’architettura e molto altro “saper fare” femminile. 

Womenmade Italia, aggregazione che si costituirà materialmente nel mese di giugno, vuole anche proporsi come nuovo modello produttivo, rispettoso, tra l’altro, dei tempi di vita e di lavoro. 

Sentiamo di più nell’intervista ad Alessandra Chiorcos, della cabina di regia Rete Womanmade.


Ascolta qui l’intervista audio


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Agnese Fedeli

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