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L’Italia ha il record negativo degli incidenti automobilistici

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L’Italia ha il record negativo degli incidenti automobilistici

Sono un costo per tutti, gli automobilisti indisciplinati. Da qui l’utilità di “Noi sicuri”: un progetto educativo per creare automobilisti virtuosi…

 

 

 

Chi va piano va sano e va lontano. È il consiglio contenuto in un vecchio adagio, suggerimento che raramente è seguito dagli automobilisti italiani. Lo dimostra, purtroppo, una ricerca condotta nell’ambito del Progetto “Noi sicuri”, presentata negli scorsi giorni a Roma. 

I relatori intervenuti – Paolo Goglio, direttore del progetto, e Gianbattista Tiengo, docente di Psicologia del Traffico alla Cattolica di Milano – si sono soffermati su un primato negativo per l’Italia: l’incindentalità stradale nel nostro Paese, rispetto agli altri Stati europei, si attesta al primo posto, con 3.653 vittime nel 2012. Negli ultimi dieci anni, per completezza di informazioni, vi comunichiamo che sono morte in Italia oltre 60.000 persone a causa di incidenti stradali; di queste, oltre 600 avevano meno di 14 anni. 

Ma gli scontri in auto, bici o scooter, non generano solo decessi bensì anche feriti, 250.000 per l’esattezza, e 20.000 invalidi  permanenti, ogni anno.

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Il progetto “Noi sicuri” nasce già nel 2006 con la finalità di educare con la logica a sviluppare comportamenti virtuosi alla guida. I principali destinatari sono gli enti locali, perché sono considerati il nucleo più piccolo da cui costruire scenari di sicurezza stradale. Il livello di intervento che si propone si attua su due canali, perché da una prospettiva propone e realizza con interventi pratici ed educativi; dall’altro filone, invece, rimuove e previene eventuali ostacoli e pregiudizi.

 

Grandi forme di supporto sono offerte da due discipline: la psicologia del traffico e la giurisprudenza.

“La sicurezza stradale” ci ha spiegato Gianbattista Tiengo “dipende quasi totalmente dai comportamenti dell’utente su strada; quest’ultimo è perciò il destinatario finale  delle azioni educative elaborate”.

I fautori di “Noi sicuri”, ci racconta Paolo Gogno, promotore del progetto, sono degli imprenditori che si sovvenzionano senza ricevere alcun tipo di sostegno economico da contesti esterni.

progetto-noi-sicuriGrande supporto al piano educativo è dato dalla Psicologia del Traffico. In primo piano si è sviluppato il principio della correzione dei comportamenti attraverso la percezione del pericolo da parte dell’utente, automobilista, ciclista o motociclista che esso sia.

Un deterrente degli atteggiamenti scorretti su strada può provenire dal Velo Ok: colonnine colorate poste ai margini della strada, recanti l’indicazione di un supporto che monitora la propria velocità di marcia. Secondo Goglio e Tiengo, i Velo Ok possono svolgere una funzione persuasiva.

La presenza di queste strumentazioni non è in contrasto con alcuna norma del nostro ordinamento ed esse possono essere installate, in modo del tutto autonomo, da qualsiasi amministrazione locale.

 

I dati complessivi rilevati su 189 comuni dei 400 complessivi che aderiscono al progetto, vedono in sintesi: un fortissimo calo delle velocità medie e delle infrazioni commesse, pari al 63% in meno;  una diminuzione palese delle infrazioni più pericolose, con percentuali pari al 90%.

Paola Paolicelli 

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