Studi e ricerche

Dalla Russia con amore…e voglia di shopping

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Siglato a Roma un importante accordo di cooperazione Italia-Russia finalizzato alla promozione dei settori turismo, cultura, economia e trasporto pubblico

di Amelia Vescovi

A firmare il protocollo che coinvolge i due stati dal 2014 al 2017, il sindaco di Roma Ignazio Marino e il sindaco di Mosca Sergey Sobyanin.

L’Italia è il quarto partner economico della Russia: un sodalizio che si può evolvere, considerando che ogni anno passano per la nostra penisola oltre un milione di cittadini russi, portando un indotto di circa un miliardo di euro, con un aumento del 20% annuo.

Sono i turisti russi ad esprimere in internet e sui social network il più alto tasso di gradimento complessivo per il loro soggiorno a Roma, e il 77% dei giudizi risultano “molto positivi”, dimostrando così di apprezzare la Città Eterna ancora più dei colleghi cinesi, giapponesi e tedeschi: è quanto emerge da un’analisi reputazionale delle città d’arte realizzata dal team Formez nell’ambito del progetto “Easy Italia”. E secondo un’indagine condotta da Federturismo-Confindustria, è senza dubbio il turista russo l’ospite più ambito: per il 30% dei cittadini russi è lo shopping la prima ragione di viaggio, e durante il soggiorno la spesa quotidiana pro capite ammonta a 200 euro al giorno. E sono prediletti dai turisti russi i prodotti di lusso. Uno scenario che dovrebbe stimolare una grande accelerazione nell’industria turistica italiana. Eppure l’Italia resta ancora indietro rispetto all’offerta turistica proposta da altri paesi europei, nonostante l’incommensurabile patrimonio culturale e naturalistico.

In base ad un’analisi recentemente presentata in Campidoglio dal sindaco Ignazio Marino, sembra che i turisti sostino a Roma in media 2,1 giorni e che solo il 35% scelga di tornare nella capitale una seconda volta. Mentre a Parigi i visitatori di ritorno sono il 65%. Roma non riesce a far innamorare durevolmente i turisti: viene probabilmente giudicata come uno scrigno di tesori offerto in una forma deludente.

valentina-grippoAbbiamo interpellato Valentina Grippo, Presidente della Commissione Turismo e Moda e Relazioni Internazionali del Consiglio del Comune di Roma.

Perché secondo lei l’Italia è ancora fanalino di coda in Europa nel settore turistico, e nell’attrazione di investimenti?
Il nostro Paese e in particolar modo la Capitale registrano la più alta concentrazione di beni storici e archeologici al mondo, senza contare il patrimonio architettonico, paesaggistico, la presenza del Vaticano nonché la vicinanza al mare. Il punto debole è forse rappresentato dal fatto che, troppo spesso, si tratta di un patrimonio con delle potenzialità enormi che non vengono sfruttate appieno. Dobbiamo rendere appetibile Roma agli occhi del mondo intero migliorando tutto il corollario di servizi che ruotano intorno al turismo, come i trasporti, il decoro, i punti informativi che devono raggiungere un livello di eccellenza in grado di accogliere il turista e farlo tornare nella città, lasciando impressa nella sua memoria un ricordo più che positivo del nostro Paese. A livello organizzativo, Roma sconta, a differenza di tutte le altre capitali, l’assenza di un Convention Bureau, un ufficio turistico unico di coordinamento della promozione su tutti i mercati del nostro territorio, che semplifica una serie di servizi, dalle prenotazioni on line degli alberghi fino alla segnalazione degli itinerari da visitare.

Come può Roma, e l’Italia tutta, diventare una meta prediletta dai turisti russi?
Molti russi che soggiornano nel nostro Paese si sentono a casa, conoscono luoghi meno famosi dell’Italia meglio di noi e questo, perché il Belpaese ha un patrimonio culturale talmente ricco che non si ferma a Roma. Tra le principali proposte per incentivare il turismo russo c’è l’agevolazione dell’ottenimento del visto per i cittadini russi che attualmente, riescono ad ottenerlo in 48/72 ore con la possibilità di riconferma di uno, due, tre o cinque anni per coloro che viaggiano regolarmente nel nostro Paese. Abbiamo implementato il progetto “Russian Friendly”, grazie alla partnership con i tour operator russi, nell’ottica di offrire ai turisti un pacchetto di servizi mirati ad incrementarne esponenzialmente la soddisfazione con standard qualitativi conformi alla loro cultura. L’Italia può essere valorizzata con i tour dei borghi più belli che possono mettere in risalto due aspetti fondamentali della nostra cultura, l’enogastronomia, un business notevole pari a 24 miliardi di euro nel mondo per la vendita di prodotti tipici nostrani e il wellness, poiché gli stabilimenti termali, molto ambiti dai russi, sono un fiore all’ occhiello del nostro Paese. Con i portali in lingua russa possiamo accorciare ulteriormente le distanze, rendendo “a portata di click” informazioni dettagliate sulle regioni da visitare. Attualmente esistono due portali in cirillico per l’Emilia Romagna e per alcune città, ma l’unico completo e ufficiale che propone itinerari del cinema, dell’enogastronomia e dell’arte è italiagodturisma.com. Stiamo lavorando per tradurre anche in russo e cinese la pagina Web ufficiale di Roma Capitale che offre informazioni su eventi, luoghi, strutture ricettive e itinerari da scoprire. Insieme all’assessore Marta Leonori, mi sono personalmente interessata alla richiesta di ampliamento delle lingue in cui vengono tradotti i nostri materiali informativi distribuiti presso i dieci Pit (Punti informativi turistici) e sui portali ufficiali del Comune di Roma, nell’ottica di includere anche il russo e il cinese.

Quali azioni prioritarie saranno avviate a seguito dell’accordo Roma-Mosca?
La sigla del protocollo d’intesa rinnova l’accordo del 1996 prospettando una cooperazione a largo spettro che coinvolgerà diversi settori, dal commercio, alla cultura, al turismo e al trasporto pubblico. Attraverso un’analisi accurata dei rapporti turistici e commerciali tra Italia e Russia potremo individuare dei gruppi di lavoro in grado di lavorare sul Tpl, valorizzando il carsharing e il car-to-go, due servizi molto appetibili per i turisti che registrano un trend in crescita e che possono offrire una copertura capillare della Capitale.
Durante la conferenza stampa i due sindaci hanno deciso di cooperare non solo per iniziative in ambito turistico ma anche su questioni complesse e spinose come la gestione dei rifiuti. L’accordo permetterà infatti di acquisire dal partner russo nuove informazioni preziose per mettere a punto progetti intelligenti sulla modalità di gestione della raccolta rifiuti e sulla differenziata, con l’augurio che possa entrare a pieno regime nella Capitale e viceversa.

Il patto Italia-Russia potrà far decollare l’occupazione, in particolare quella femminile?
Questa sigla può portare un incremento dell’occupazione femminile, personale che potrà essere impiegato in ambito turistico nei Pit, punti informativi turistici, ma anche come guide turistiche o in altri settori dedicati al benessere, alla gastronomia e allo shopping. Sappiamo bene quanto sia importante per la nostra città riuscire a valorizzare le nostre botteghe storiche, il comparto della moda, dei servizi di lusso e dell’artigianalità, che devono sopravvivere a dispetto dei cambiamenti che hanno stravolto l’urbanistica e il commercio e che possono impiegare la forza lavoro femminile sfruttandone appieno le potenzialità.

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