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Fondi europei: in Abruzzo 2 miliardi di euro

conferenza stampa AbruzzoLe risorse per il fondo sociale per la Regione Abruzzo per la programmazione 2014-2020 supereranno i 200 milioni di euro. Ad annunciarlo, in una conferenza stampa tenutasi nei giorni scorsi presso la sala Polidoro del Consiglio regionale a L’Aquila, il vice presidente Giovanni Lolli e gli assessori Dino Pepe e Marinella Sclocco.

Di Anna Chianese

I fondi soddisferanno 7 obiettivi base:

  1. Ricerca, sviluppo tecnologico e innovazione, a cui saranno destinati il 16% delle risorse;
  2. diffusione di servizi digitali (7% delle risorse);
  3. competitività del sistema produttivo (33% delle risorse);
  4. promozione di Economia a bassa emissione di carbonio (il 13%);
  5. tutela e valorizzazione delle risorse naturali e culturali (11%);
  6. inclusione sociale (5%);
  7. sviluppo urbano sostenibile (11%).

Il restante 4% delle risorse è destinato all’assistenza tecnica.

La Giunta ha perseguito questo importante traguardo con un incremento di circa 30 milioni di euro, destinati alle politiche sociali, grazie al riequilibrio del Fondo Sociale (FSE) con il Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale (FESR). Tale modifica ha portato così ad una dotazione complessiva di 140 milioni di euro a cui vanno aggiunti i suddetti 30 milioni i quali verranno destinati a “Garanzia Giovani” ed altri 30 milioni che verranno invece gestiti direttamente dai vari Ministeri centrali ma comunque indirizzati alla Regione Abruzzo.

Evidente è la soddisfazione manifestata dai due assessori presenti alla conferenza. Prima fra tutte l’assessora alle Politiche sociali del lavoro, nonché alle Pari Opportunità, Marinella Sclocco la quale ha affermato: “puntiamo a creare nuove opportunità occupazionali, a mantenere la base occupazionale già esistente, a promuovere le pari opportunità, l’istruzione, la formazione e tutte le forme di alternanza e integrazione tra il mondo della scuola e del lavoro. Lo sviluppo di nuovi modelli di cooperazione fra mondo dell’università e della ricerca, mondo del lavoro e scuola sarà una struttura portante di tutta la programmazione. Grazie soprattutto alla sensibilità e all’attenzione politica e sociale dell’intera Giunta si è ritenuto opportuno procedere a tale riequilibrio, portando il FSE al 37,7% del totale disponibile per la regione Abruzzo dal precedente 30%, considerando che nella precedente programmazione il FSE aveva ottenuto più del 45% del totale delle risorse”.

Nello specifico il 65% del FESR (Fondo Europeo per lo Sviluppo regionale) sarà destinato alle attività produttive. Difatti a L’Aquila sono stati istituiti i cosiddetti “Poli d’innovazione” che comprendono l’automotive ed il chimico-farmaceutico. Sempre per quanto concerne il FESR, la Giunta regionale ha deciso di finanziare ciò che riguarda “Ricerca, Sviluppo tecnologico e Innovazione” e in modo particolare i settori dell’ “Energia sostenibile e Qualità della Vita”, della “Tutela dell’Ambiente” e della “Valorizzazione delle risorse culturali e ambientali”. Per quanto riguarda, invece, le risorse del FSE (Fondo sociale europeo), esse verranno interamente destinate all’occupazione, all’inclusione sociale, all’istruzione e alla formazione.

Quindi dei 142 milioni del FSE, il 45% (circa 64 milioni) saranno dedicati all’occupazione, settore in grave crisi nella regione Abruzzo. Lo scopo di tali fondi sarà non solo quello di garantire il lavoro a chi già ne ha uno, ma anche di creare nuove opportunità lavorative. Un occhio di riguardo verrà dato all’occupazione femminile, che in Abruzzo registra tra gli indici più bassi in Italia. In concomitanza con questa politica ci sarà una vera rivoluzione dei centri dell’impiego i quali “non funzionano come dovrebbero”.

Altri 32 milioni saranno destinati all’inclusione sociale con un concreto aiuto alle tante famiglie aquilane in gravi difficoltà economiche.

All’istruzione e alla formazione saranno destinati 34 milioni di euro. L’idea è quella di “sviluppare nuovi modelli di cooperazione tra università e ricerca, tra lavoro e scuola, cercando di sostenere in particolare il mondo della scuola dotandolo di soluzioni didattiche e tecnologiche più avanzate”.

I restanti 4 milioni saranno stanziati agli enti pubblici in modo tale da garantire loro la possibilità connettersi fattivamente sia con il settore sociale che con quello istituzionale.

Oltre al Fondo sociale, durante la suddetta conferenza stampa della Giunta regionale sono stati presentati i 432 milioni di euro stanziati al Fondo europeo agricolo preposti allo sviluppo rurale della Regione Abruzzo. Come confermato dall’assessore alle Politiche Agricole Dino Pepe, i 432 milioni di euro messi a disposizione per il periodo 2014-2020 soddisferanno sei fondamentali priorità:
– Innovazione e formazione
– Redditività delle aziende agricole
– Organizzazione di filiera con conseguente gestione del rischio
– Valorizzazione dei sistemi ambientali, agricoli e forestali
– Gestione e sostenibilità delle risorse
– Diversificazione delle economie rurali che avranno come scopo nuovi posti di lavoro.
Promosse queste sei priorità, l’assessore Dini sottolinea come “con l’approvazione del nuovo programma sarà possibile investire risorse su tutto il territorio regionale mediante il superamento della zonizzazione del precedente piano di sviluppo. Potranno essere finanziati progetti con una logica integrata che consentiranno di sfruttare a pieno le sinergie tra ambiente, gestione del territorio, turismo e occupazione. L’agricoltura sarà chiamata a far esplodere il proprio potenziale produttivo e, contemporaneamente, a rispondere alle esigenze di occupazione, riduzione della povertà e fornitura di servizi ambientali e sociali del territorio”.

A manifestare grande soddisfazione su tali importanti stanziamenti dei Fondi europei è stato anche il Vice presidente Giovanni Lolli il quale ha affermato: “abbiamo a disposizione per i prossimi sette anni oltre due miliardi di euro divisi in cinque programmi operativi. Quello approvato in giunta riguarda il Fondo sociale europeo (FSE) e il Fesr (Fondo europeo di sviluppo regionale) per un totale di 370 milioni che investiremo in lavoro occupazione e imprese. Si tratta di fondi importanti destinati, in particolare, a ricerca innovazione, consorzi di imprese, ambiente ma che purtroppo sono di entità di gran lunga inferiore rispetto al settennio precedente”.

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