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Operai agricoli, rinnovato il contratto nazionale

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coldiretti-contratto-agricoliIl nuovo Ccnl prevede un aumento salariale del 3,9%; miglioramenti anche in tema di conciliazione dei tempi vita-lavoro. Coinvolti 1,2 milioni di lavoratori, inclusi florovivaisti e addetti alla manutenzione del verde

 

Lo rende noto la Coldiretti: “Un passo difficile e coraggioso in tempi di crisi che l’economia e la società italiana stanno attraversando ma anche la conferma della dinamicità del settore agricolo e del ruolo che può svolgere a sostegno della ripresa”. Il rinnovo siglato da tutte le organizzazioni datoriali e di rappresentanza del mondo del lavoro, Fai, Flai e Uila con Confagricoltura, Coldiretti e Cia sottolinea l’organizzazione agricola, si contraddistingue in termini di contenuti in una riconferma e rafforzamento del sistema della bilateralità contrattuale, oltre alla integrale riconferma degli assetti contrattuali esistenti.

Il contratto, scaduto il 31 dicembre 2013, ha decorrenza 1 gennaio 2014 e vede l’inclusione anche dei lavoratori della manutenzione del verde.

Ai lavoratori del settore,interessati dal rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro, precisa la Coldiretti “è stata garantita la necessaria copertura contrattuale sia in termini di recupero del potere d’acquisto che di salario di produttività grazie alla definizione delle linee guida per la sua esigibilità; l’allineamento alle necessità delle imprese dei livelli di flessibilità nella gestione del rapporto in termini di monte ore di straordinario sia annuale che giornaliero e settimanale e del regime di flessibilità multi periodale. In ordine ai risultati del negoziato lo sforzo profuso in sede di trattativa al fine di creare i necessari spazi di rinnovamento e semplificazione,  oltre ad aver avuto esito positivo, non ha prodotto alcuna particolare compromissione a riguardo l’entità degli aumenti salariali risultati assolutamente compatibili e congrui rispetto alla congiuntura economica che – conclude la Coldiretti – attraversa in complesso il sistema agricolo, né alle concessioni alla controparte sindacale per molta parte legate al sistema di protezione sociale dei lavoratori”.

”Dopo una trattativa non facile e in un contesto di crisi, è stato raggiunto un risultato soddisfacente che coglie elementi fondamentali, a partire dall’aumento salariale pari al 3,9% per il biennio 2014-2015, in due tranche da 2,1% e 1,8%”, hanno commentato Fai, Flai e Uila.  ”Su una retribuzione media di 1.300 euro mensili” spiegano i sindacati “si avrà a regime un aumento di circa 50 euro per quattordici mensilità; un risultato importante per la tutela dei redditi che, considerando il contesto di crisi e deflazione, porta un aumento reale nelle tasche dei lavoratori”.

Le organizzazioni fanno anche notare che è stata rafforzata la esigibilità dei Contratti Provinciali di Lavoro (Cpl) e che si prevede anche un percorso a livello regionale che ha l’obiettivo di armonizzare gli inquadramenti dei lavoratori previsti nei Cpl. Sono state definite indicazioni più precise al fine di favorire lo sviluppo della contrattazione legata agli incrementi della produttività aziendale a livello territoriale.

In tema di welfare contrattuale è stato aumentato di un giorno il permesso per i padri in occasione della nascita e adozione dei figli. È stato anche ottenuto un periodo di aspettativa oltre al periodo di comporto per i lavoratori affetti da patologie oncologiche.
Il rinnovo vede l’inclusione anche dei lavoratori della manutenzione del verde.

N.R.

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