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Con il Decreto “Salva Vita” è stato riformato l’Indicatore della situazione economica equivalente. Il nuovo provvedimento intende essere uno strumento di equità nelle politiche di welfare

di Daniela Molina, giornalista

L’ISEE è l’indicatore in vigore dal 1998 per valutare la situazione economica dei nuclei familiari e serve per regolare l’accesso alle prestazioni sociali e sociosanitarie erogate dallo Stato. Viene utilizzato ai fini dell’applicazione di tariffe differenti a seconda della condizione economica o per la fissazione di soglie limite (superati le quali non si può accedere alla prestazione). Come si sa, viene utilizzato anche per il calcolo delle tasse universitarie.

La situazione economica è valutata tenendo conto del reddito di tutti i componenti del nucleo familiare, della composizione dello stesso (comprese le caratteristiche dei singoli componenti) e del patrimonio complessivo (al 20%).

Con la riforma, sono stati introdotti nuovi criteri di valutazione del reddito e del patrimonio allo scopo di rendere più equa la distribuzione del costo delle prestazioni sociali e sociosanitarie. Contemporaneamente sono stati introdotti anche nuovi controlli, più attenti ad evitare che i “soliti furbetti” facciano dichiarazioni mendaci.
E proprio i modelli di dichiarazione, i DSU – Dichiarazione sostitutiva unica, sono stati rinnovati. In particolare il “modello Mini” (dichiarazione semplificata che riguarda quasi ogni situazione ordinaria) e il “modello a moduli” (ogni modulo è specifico per una determinata prestazione o per una particolare condizione del beneficiario) nel quale rientrano le prestazioni universitarie per studenti che non fanno parte del nucleo familiare di origine.
Le novità riguardano anche l’ISEE corrente, per chi perde il lavoro o subisce una diminuzione del reddito del 25% (una formula particolare che consente di aggiornare il proprio ISEE in qualsiasi momento dell’anno, senza dover aspettare la presentazione della dichiarazione fiscale).

Semplificate anche le procedure: informazioni come il reddito complessivo o altri dati già registrati dall’INPS o dall’Agenzia delle entrate, vengono direttamente recuperate dagli archivi senza che se ne debba occupare il cittadino stesso in sede di dichiarazione.

Il nuovo ISEE, del quale alleghiamo all’articolo una scheda tecnica e le istruzioni per la compilazione delle dichiarazioni, è operativo già da questo mese di gennaio 2015. Esso dovrà essere utilizzato anche per ciò che concerne i costi delle prestazioni degli asili nido, per le mense scolastiche, per l’assistenza agli anziani non autosufficienti, ecc.

Il Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Giuliano Poletti, commenta così l’iniziativa: “È un nuovo questo fondamentale tassello necessario alla riforma del nostro sistema di welfare. Il nuovo ISEE ci permetterà di identificare meglio le condizioni di bisogno della popolazione, consentendoci allo stesso tempo di contrastare le tante pratiche elusive ed evasive, purtroppo ancora diffuse nel nostro paese. Dotarsi di uno strumento come questo è ancora più importante in una fase storica come l’attuale, con il prolungarsi delle difficoltà economiche delle famiglie e la necessità di mantenere un controllo rigoroso della finanza pubblica”.

Alleghiamo all’articolo anche i Modelli MINI, Integrale e Corrente di DSU (Dichiarazione Sostitutiva Unica).

pdf Isee Modello Corrente

pdf Dsu Modello Integrale

pdf Dsu Modello Mini

pdf Istruzioni compilazione Dsu

pdf Scheda tecnica nuovo Isee

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