Pensioni

La sindacalizzazione dei pensionati

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Partita la raccolta dei dati relativi alla rappresentanza delle organizzazioni sindacali sui luoghi di lavoro. Comunicati i primi dati della sindacalizzazione dei pensionati

I pensionati meno giovani e con assegni pensionistici più bassi sono i più sindacalizzati. Questo il dato più evidente tra i primi elaborati in base all’accordo firmato da INPS, Organizzazioni sindacali e datoriali il 16 marzo 2015 in attuazione del Testo Unico sulla rappresentanza del 10 gennaio 2014, che segue le intese del 2011 e del 2013.

A fare una prima analisi della rappresentanza sindacale, per il momento circoscritta ai pensionati, è stato l’INPS. Ciò in quanto l’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale effettua, dietro espressa autorizzazione sottoscritta dagli interessati, le trattenute mensili per conto dei sindacati cui i pensionati sono iscritti, riversandone poi l’importo alle associazioni sindacali.
Ed è proprio tramite le rilevazioni delle trattenute sindacali relative alle pensioni pagate a gennaio scorso, che si sono potuti calcolare i tassi sindacalizzazione dei pensionati (pensionati cui viene applicata la trattenuta sul totale dei pensionati), analizzati secondo alcune variabili: età, regione, importo della pensione, gestione pensionistica di appartenenza, di cui riportiamo i relativi grafici.

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grafico4L’analisi mostra una tendenza ad una maggiore adesione ai sindacati dei pensionati delle fasce di età più avanzata, delle regioni centrali (con l’importante eccezione del Lazio) e meridionali e con assegni pensionistici di importo medio-basso.
Una grande variabilità nelle adesioni ai sindacati emerge, poi, in relazione alla gestione pensionistica di appartenenza.

L’INPS ha potuto analizzare questi dati perché effettua, sulle pensioni erogate, le trattenute mensili per conto dei sindacati cui i pensionati sono iscritti, riversandone poi l’importo alle associazioni sindacali. Tali trattenute sono caricate dall’Inps su ciascuna pensione dietro presentazione di un’autorizzazione espressa e sottoscritta dal pensionato. Vediamo come.

La procedura è la seguente: il pensionato che si iscrive ad un sindacato sottoscrive e consegna a quest’ultimo un’apposita autorizzazione all’effettuazione delle trattenute sulla sua pensione.
Le singole autorizzazioni, accompagnate da una distinta riepilogativa, vengono consegnate dalle organizzazioni sindacali alle sedi Inps territorialmente competenti, che provvedono a caricare le trattenute mensili corrispondenti. Le trattenute vengono effettuate fino a revoca scritta dell’interessato.

È ora possibile avere accesso a tali dati e alla loro analisi grazie alla convenzione firmata il 16 marzo 2015 dal presidente dell’Inps, professor Tito Boeri, dai segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Susanna Camusso, Annamaria Furlan e Carmelo Barbagallo, e dal direttore generale di Confindustria, Marcella Panucci. L’apposizione di questa firma ha dato il via alla raccolta, elaborazione e comunicazione dei dati relativi alla rappresentanza delle organizzazioni sindacali sui luoghi di lavoro. I dati raccolti dall’INPS verranno elaborati dal CNEL.
“Questa convenzione” ha dichiarato il Presidente Boeri commentando la firma della convenzione “è un passo importante per dare stabilità al nostro sistema di relazioni industriali e alla contrattazione collettiva e va anche a colmare il vuoto lasciato nell’attuazione della seconda parte dell’articolo 39 della Costituzione”.

(D.M.)

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