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Imu, Tasi e Tari 2015: scadenze e novità per i tributi sulla casa

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A cura di Sabrina Fattori, Commercialista Studio Fattori

No news is good news: così direbbero gli anglosassoni sui tributi che gravano sulla proprietà immobiliare in Italia che quest’anno rimangono invariati rispetto all’anno precedente. 

Data la complessità della materia è opportuno fare una sintesi di quali sono gli oneri fiscali che gravano sul bene forse più caro agli italiani: la casa. Ci occupiamo quindi di Imu, Tasi e Tari quali componenti dell’ Imposta Unica Comunale (IUC) che dal 2016 lascerà spazio alla Local Tax.

Imu 2015: soggetti obbligati, aliquote e scadenze

È l’imposta municipale sugli immobili. Va pagata dai proprietari di immobili o da chi ne ha un diritto reale di godimento. Per effettuare il calcolo dell’Imu si rivaluta del 5% la rendita catastale, al risultato si moltiplica un coefficiente che varia a seconda della categoria catastale dell’immobile; alla base imponibile così ottenuta si applicano le aliquote Imu, stabilite dai propri Comuni di residenza.
Ancora una volta, sono esenti dal pagamento le prime abitazioni (salvo cat. catastale A8, A9, A10) e i terreni agricoli situati in Comuni montani. Fatte salve le predette esclusioni, il tributo si paga su tutti gli altri immobili, seconde case, case in affitto, negozi, capannoni, uffici, e terreni agricoli.
Le scadenze per il 2015 saranno due:

  • la prima rata di acconto Imu: 16 giugno con l’aliquota stabilita in base alle delibere comunali dell’anno precedente;
  • la seconda rata a saldo: 16 dicembre con l’aliquota che verrà decisa in seguito dai singoli Comuni e pubblicata sul sito del Ministero dell’Economia e delle Finanza entro il 28 ottobre. I Comuni che non riusciranno a rispettare questa scadenza, dovranno applicare le aliquote deliberate nel 2014.

I principali codici tributo per l’Imu sono:

  • 3912 abitazione principale e relative pertinenze 
  • 3913 fabbricati rurali ad uso strumentale 
  • 3914 terreni 
  • 3916 aree fabbricabili 
  • 3918 altri fabbricati

Tasi 2015, soggetti obbligati, aliquote e scadenze

Si tratta della tassa sui servizi cosiddetti indivisibili: la pagano i proprietari di immobili o chi ha un diritto di godimento; in particolare per le abitazioni in affitto, paga la Tasi anche l’inquilino in una percentuale tra il 10% ed il 30% circa a seconda delle delibere dei singoli Comuni.
Per le scadenze e le aliquote vale quanto sopra riportato per l’Imu.
I comuni non sono obbligati all’invio della Tasi precompilata con bollettino recapitato presso il domicilio del contribuente; ciò è stato recentemente confermato da una nota pubblicata proprio in questi giorni dall’Istituto per la Finanza e l’Economia Locale – IFEL, il quale sostiene che la promessa di ottenere a domicilio il bollettino Tasi è impossibile da attuare.
I principali codici tributo per la Tasi sono:

  • 3958 abitazione principale e relative pertinenze 
  • 3959 fabbricati rurali ad uso strumentale 
  • 3960 aree fabbricabili 
  • 3961 altri fabbricati

Tari 2015, soggetti obbligati, aliquote e scadenze

La tassa sui rifiuti è la terza componente della IUC, anch’essa introdotta la prima volta nel 2014 e destinata a sparire nel 2016 per l’introduzione della Local Tax. È l’imposta sui rifiuti in vigore dallo scorso 2014 e, a differenza della altre due tasse sulla casa, grava sugli occupanti di un immobile a prescindere che siano proprietari o meno.
Per stabile le aliquote Tari 2015 si utilizzeranno le delibere adottate entro il 30 novembre 2014; se non sono state fatte o adottate per tempo valgono le tariffe Tares 2013. Le scadenze della Tari variano da città a città secondo le date stabilite dal Comune, in ogni caso sono due rate semestrali ed arriva a casa il modulo precompilato per pagamento con bollettino postale o F24.

Per quest’anno, quindi, nessun alleggerimento sul prelievo fiscale: non resta che augurarci che con il prossimo “restyling” dei tributi il prelievo sarà più benevolo per i contribuenti italiani.

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