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Regione Lazio: stanziati 3 miliardi di fondi europei

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Avviata la programmazione dei fondi strutturali e di investimento europei per lavoro, agricoltura e qualità della vita. Ma il sindacato di base protesta: la Commissione UE ci chiede di non sprecare le risorse 

di Daria Contrada, giornalista

Crescita intelligente, sostenibile, inclusiva. Sono le parole chiave che a detta del Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, accompagneranno la programmazione unitaria dei fondi strutturali e di investimento europei per lavoro, agricoltura e qualità della vita. Parliamo di 3 miliardi di euro e 45 azioni cardine che saranno messe in campo fino al 2020.

Di che si tratta? Delle 45 attività disposte, dieci sono già avviate e altre sette partiranno dal 2016. Cinque le aree di intervento:

  1. 70 milioni saranno destinati al riposizionamento competitivo, per recuperare nei territori progetti di riconversione industriale capaci di rilanciare l’economia locale; 
  2. 48 milioni a sostegno delle imprese agricole che intendono investire in agriturismi, fattorie didattiche e agricoltura sociale; 
  3. 140 per tutelare le politiche per il lavoro utilizzando strumenti come il contratto di ricollocazione, che riconosce alle persone in condizione di maggiore svantaggio economico e familiare un’indennità di partecipazione; 
  4. 263 verranno investiti in formazione e conoscenza, leve indispensabili per un nuovo modello di sviluppo; 
  5. infine 3 milioni e 800mila euro verranno utilizzati nella promozione dei diritti, delle pari opportunità e dell’equità sociale a partire dall’avvio dei servizi per nuovi asili nido.

zingaretti“Quello di oggi è un vero punto di svolta per il lavoro della nostra Giunta” ha spiegato Zingaretti nel corso del suo intervento. “Siamo a un punto di svolta, ma dietro un percorso che parte da lontano. È un momento difficile, ma sappiamo che in questo caso il Lazio, se avrà un rapporto intelligente con l’Europa, potrà risorgere e tornerà a essere una delle locomotive italiane. Il nostro scopo è quello di non ripresentarci a Bruxelles, come successo il settennio precedente, dicendo di non essere riusciti a spendere quelle risorse. Viviamo in un momento non semplice, ma dobbiamo trovare la forza di non arrenderci e concretizzare i nostri sogni”.
L’obiettivo della giunta non è solo quello di utilizzare tutti i finanziamenti provenienti dall’Europa, ma anche quello di sensibilizzare cittadini e imprese sulle opportunità che questi fondi possono offrire.

Non sono mancate le contestazioni. Un gruppo di manifestanti dell’Unione sindacale di base ha fatto irruzione nella sala ed è intervenuta dal palco: “è paradossale presentare come innovativa una modalità che ripete tutti i peggiori vizi delle passate gestioni dei fondi europei” ha spiegato Guido Lutrario, della Federazione USB di Roma e Lazio. “Nessuna reale partecipazione dei cittadini e delle amministrazioni locali, nessun carattere integrato nella gestione dei Fondi, completa dimenticanza delle periferie, concentrazione dei Fondi sulle grandi imprese”.
La risposta del governatore è stata lucida e immediata: “le vostre domande trovano accoglienza e risposta nei gruppi di lavoro, non permetteremo di boicottare i fondi Ue. Oggi è una giornata fondamentale per lo sviluppo della Regione Lazio”.

La Regione Lazio sembra avere le idee ben chiare su come utilizzare questi fondi; ma cosa ne pensa l’Europa? Zoltàn Kazatsay, vice direttore generale del dipartimento Occupazione, Affari sociali e Inclusione della Commissione europea si è focalizzato sul capitale umano: “vediamo di impiegare questi fondi nel modo più efficace possibile; ho piena fiducia nel forte impatto positivo per l’incremento occupazionale, questo perché vedo una forte ambizione di fondo”.
Da un’analisi dettagliata della situazione occupazionale del Bel paese emerge che “i giovani italiani sono sempre più scoraggiati, in forte difficoltà, si sentono sconfitti in partenza. I cittadini sono il punto chiave dell’Unione europea, il nostro obiettivo di fondo è quello di migliorare la condizione degli occupati, degli inoccupati e di coloro che sono a rischio povertà. Seguiremo con attenzione il vostro plannig, i fondi vanno mobilitati velocemente, e il successo dipende da come riusciremo ad impiegare le risorse messe in campo”.

Charlina Vitcheva, direttore generale del dipartimento Crescita intelligente e sostenibile della Commissione europea, si è complimentata con il Lazio, “la prima regione italiana, che raccogliendo le nostre istanze ha deciso di organizzare un evento unitario dei tre fondi messi a disposizione: Fondo sociale europeo, Fondo europeo di sviluppo regionale e Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale. Ora bisogna delineare un planning e monitorare tutti i progetti messi in atto; spesso le risorse vengono spalmate troppo ampiamente, a volte non hanno dato i risultati auspicati. È necessario creare sinergie, incanalare gli sforzi affinché i soldi non vadano sprecati”. L’Europa ci chiede ‘risultati visibili e concreti’ e vuole vederli nei settori ricerca e sviluppo, agenda digitale e sanità, tenendo sempre ben a mente che “l’occupazione verde è il futuro”.

Per aiutare cittadini e imprese che intendono partecipare è stato creato il sito Lazio Europa, un portale costantemente aggiornato dove è possibile trovare tutte le informazioni sui bandi che saranno finanziati. Inoltre, presso la Regione Lazio è stato istituito un ufficio centrale, ma saranno aperti in maniera capillare altri sportelli sul territorio, il primo a Frosinone, dove è possibile rivolgersi per avere chiarimenti e delucidazioni.

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