Università

Abilitazione scientifica per accesso al ruolo dei professori universitari

Ministra Giannini

Nel consiglio dei ministri del 6 agosto sono state approvate le modifiche al DPR 222/2011 sul conferimento dell’abilitazione scientifica nazionale per l’accesso al ruolo dei docenti universitari


Il Decreto del Presidente della Repubblica del 14 settembre 2011 è stato modificato e ora gli insegnanti universitari che aspirano a diventare “di ruolo” possono presentare le domande secondo la procedura cosiddetta a sportello. Vengono riviste anche alcune modalità che riguardano i concorsi, la valutazione dei titoli e delle pubblicazioni, la durata delle abilitazioni.

Su proposta della Ministra dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Stefania Giannini, il Consiglio dei Ministri n. 77, riunitosi il 6 agosto 2015, ha apportato una serie di modifiche sulla procedura per il conseguimento dell’abilitazione scientifica nazionale.
Ecco le principali:

  • Presentazione delle domande È introdotta la procedura “a sportello” nel senso di consentire la presentazione delle domande di partecipazione alla procedura durante tutto l’anno con esclusione del mese di agosto e dei tre mesi precedenti la scadenza della Commissione. L’attuale DPR prevede l’emanazione di un bando e un termine di presentazione delle domande di partecipazione alla procedura.
  • Durata dell’abilitazione Lo schema di regolamento amplia la durata dell’abilitazione scientifica nazionale a sei anni dalla pubblicazione dei risultati (dagli attuali 4 anni dalla data di conseguimento).
  • Settore concorsuale Un decreto ministeriale individuerà i criteri, i parametri e gli indicatori per misurare la produzione scientifica differenziandoli per settore concorsuale, anziché per area disciplinare.
  • Commissione (termini e modalità di formazione) Per la valutazione dei titoli e delle pubblicazioni dei candidati, sui quali si basa il rilascio dell’abilitazione a tutte le funzioni di professore, si prevede la formazione di un’unica commissione nazionale per ciascun settore concorsuale (oggi è settore scientifico-disciplinare), di durata biennale. Per la formazione della predetta commissione, composta di cinque membri, sono sanciti princıpi che intendono coniugare le esigenze di trasparenza con quelle di rappresentatività della comunità scientifica. Si prevede, in particolare, il sorteggio all’interno di una lista di professori ordinari appartenenti al settore (ovvero settore affine nel caso in cui i candidati afferenti al settore siano inferiori a venticinque), che abbiano presentato apposita candidatura dando conto pubblicamente dell’attività scientifica svolta nell’ultimo quinquennio e che non siano stati oggetto di valutazione negativa.
  • Professori impegnati su più università in virtù di convenzioni A garanzia della trasparenza delle procedure, è posto, tra gli altri, il principio che di ciascuna commissione non faccia parte più di un commissario della stessa università.

(D.M.)

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