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Alleanza tra industria, turismo e agricoltura per dare un futuro alla Toscana del sud

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“Dobbiamo riuscire a tenere insieme i tre poli dello sviluppo. Serve un’alleanza tra industria, turismo e agricoltura per dare un futuro alla Toscana del sud”

o ha detto il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, nel corso del suo intervento conclusivo presso il Teatro Fonderia Leopolda a Follonica, in occasione del convegno “Circolo virtuoso. Opportunità e sviluppo possibile nel sud della Toscana” organizzato dall’Irpet e dalla Regione Toscana con il patrocinio del Comune di Follonica.

L’obiettivo ribadito da Rossi è quello di far sì che lo sviluppo della costa sia uguale a quello della Toscana centrale perché “se la Toscana svolta qui, diventa una delle regioni più forti in Europa e può giocarsela anche con la Baviera”.

Per raggiungere questo obiettivo il presidente ritiene necessario un progetto condiviso da istituzioni e forze sociali dell’area “che definisca quali sono le priorità su cui puntare” su cui “far convergere i fondi europei di cui la Toscana può disporre, ma rispetto ai quali si possono chiedere anche ulteriori finanziamenti comunitari”.

Dal suo punto di vista Rossi considera indispensabili la bretella di Piombino, la Siena-Grosseto, una dotazione ferroviaria adeguata e l’autostrada tirrenica, rispetto alla quale ha detto di essere “fissato con la sua realizzazione” rispetto alla quale “insisto che si faccia”.

È su questi obiettivi che Il presidente ha affermato di voler aprire una “vertenzialitá” con il Governo di cui ha apprezzato l’impegno del sottosegretario Lotti e del ministro Del Rio ma aggiungendo che “adesso vogliamo arrivare a concretizzare gli impegni che sono stati presi”.

Tra le proposte emerse dal convegno, Rossi dopo aver apprezzato la disponibilità del ministro Martina intervenuto in apertura, si è detto convinto che occorra trasformare qui i prodotti agricoli di questa zona, utilizzando poi il porto di Piombino per la loro commercializzazione.
Anche l’area di Scarlino, rispetto al cui futuro ha chiesto ad istituzioni ed imprenditori di pronunciarsi, può rappresentare uno dei volani dello sviluppo.

“Abbiamo la possibilità – ha concluso Rossi – di stilare un progetto di internazionalizzazione dei prodotti locali da presentare a Bruxelles per ottenere i finanziamenti. Faccio dunque un appello a quella che è stata definita la comunità della Toscana del sud perché presenti un documento con tre o quattro punti strategici che ci permettano di dare lavoro a quei quattromila occupati in più che rappresentano la soglia minima per riequilibrare lo sviluppo locale”.
Ha quindi dato appuntamento ai presenti fra tre mesi per discutere degli impegni concreti selezionati e su cui puntare.

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