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Toscana: le spese in bilancio per il 2016

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Approvato a fine anno 2015 il bilancio di previsione della Regione Toscana che impegna 8 miliardi e 507 milioni di spesa corrente con la priorità di salvaguardare le politiche per l’istruzione e il diritto allo studio, la cultura e il sociale

Dal 2016 la Regione Toscana non sarà più solo un ente che scrive leggi e definisce programmi ma anche un ente che gestisce direttamente molte funzioni delle ex Province. Un’opera di semplificazione, con filiere più corte, regole e procedure omogenee e meno burocrazia, a vantaggio di cittadini e imprese. A questo scopo circa mille dipendenti, dei quasi quattromila che fino a oggi lavoravano nelle nove Province e nell’Area metropolitana, passeranno in Regione. E sarà sempre la Regione ad occuparsi direttamente anche dei 60 sportelli provinciali degli ex Centri per l’Impiego con i loro mille addetti tra esterni e interni.

“La Regione Toscana” sottolinea il Presidente Enrico Rossi “ha approvato il suo bilancio di previsione: un pacchetto in tre parti che conta anche collegato e legge di stabilità e che racconta la spesa corrente e gli investimenti per il 2016. Un bilancio senza nuove tasse e con qualche modifica – presentate dalla stessa giunta – rispetto al testo precedentemente inviato al Consiglio: 8 miliardi e 507 milioni di spesa corrente, in cui la sanità pesa per l’80%”.

L’assessore alla presidenza e al bilancio, Vittorio Bugli, aggiunge “Siamo riusciti, inoltre, a recuperare 500 milioni in più dai fondi comunitari. E abbiamo molti investimenti importanti in programma, sia per la Regione che per la Sanità. Questa è la nostra finanziaria”.
Bugli ha spiegato che si è arrivati a far quadrare i conti recuperando 25 milioni di fondi giacenti, altri 30 milioni utilizzando in modo diverso e per politiche regionali i fondi comunitari, 25 milioni ancora sulle spese di funzionamento, circa 25 milioni in varie ottimizzazioni della spesa e ulteriori 25 milioni grazie ad una quota del premio sul trasporto pubblico locale, riconosciuto e coperto già nel 2015 e che sarà erogato nei primi tre mesi del 2016.
Il tutto per consentire la ripresa, facendo rilevare che alcune facilitazioni introdotte dalla Legge di Stabilità nazionale consentiranno di fare investimenti per 100 milioni l’anno.

Priorità avranno le spese per la difesa del suolo, la sanità e la viabilità. E, nel maxi emendamento alla legge di stabilità già approvata dal consiglio, la giunta regionale presieduta da Rossi ha anche inserito uno stanziamento di 200 mila euro per l’assistenza legale ai possessori, residenti in Toscana, di obbligazioni di Banca Etruria, Banca Marche, Cariferrara e Carichieti: “Un atto concreto e doveroso e un supporto concreto per i numerosi cittadini che sono stati coinvolti dalla vicenda rivolto in modo particolare a chi ha un reddito inferiore ai 40 mila euro” ha spiegato Bugli.

Vediamo allora più in particolare come è stato previsto di spendere queste risorse economiche, considerando che il bilancio 2016 alla fine conterà 6 miliardi e 761 milioni per la sanità, 255 milioni di fondi vincolati e 1 miliardo e 491 milioni di bilancio effettivo dell’ente Regione, comprese le funzioni che erano delle Province e che, infine, i fondi comunitari valgono 411 milioni.

Sul fronte della spesa corrente, la priorità è stata salvaguardare le politiche per l’istruzione e il diritto allo studio, la cultura e il sociale. Nei fondi europei già attribuiti si è cercato invece un sostegno per altre misure e politiche regionali, incluso il progetto Giovanisì lanciato all’inizio della scorsa legislatura.
La Toscana per l’attuale settennato potrà contare su 143 milioni, venti milioni in più l’anno, provenienti dal bilancio regionale che consentiranno di riversare sulla Toscana 500 milioni in più da qui al 2020. Si punta naturalmente anche ad un ulteriore recupero dell’evasione fiscale, che già buoni frutti ha comunque dato in questi anni.

Meno burocrazia e filiera accorciata per tanti settori, dalla formazione all’agricoltura e la difesa del suolo, dalla viabilità all’ambiente e la qualità dell’aria e dell’acqua, l’inquinamento acustico e l’energia, l’osservatorio sociale, le autorizzazioni Aia, Vas, Via e Aia, le aree protette, la caccia e la pesca.

Le tasse

Quanto alla tasse, il bilancio 2016 non porta pessime notizie; infatti non aumenterà l’addizionale Irpef regionale pagata da famiglie e lavoratori toscani, che rimarrà la stessa del 2015. Non sarà ritoccato il bollo auto, che vale 370 milioni nel bilancio della Regione. Non ci sarà alcuna accisa regionale sulla benzina e nessun aumento sull’Irap, l’imposta sulle attività produttive pagata da imprese e lavoratori autonomi.
Anzi, per gli esercizi commerciali montani con un imponibile fino a 77 mila euro l’anno è previsto un ulteriore sconto che si aggiunge all’agevolazione di cui già godevano: mezzo punto percentuale in più e dunque un’aliquota ridotta pari al 2,94%. I possibili destinatari sono seicento, secondo i calcoli, e un negozio con un imponibile di 40 mila euro ne risparmierà nel corso dell’anno 384 tra vecchio e nuovo sconto.
Sull’Irap la giunta toscana ha confermato anche gli sconti per chi toglie le slot machine da bar ed esercizi (mezzo punto di riduzione e aliquota al 3,4): al contrario avrà un’aliquota maggiorata di 0,3 punti chi decide di tenerle.

Confermate le agevolazioni per le onlus, le imprese sociali, le aziende di servizi alla persona e per chi noleggia auto ed autocarri (aliquota per tutti al 2,98%).
Purtroppo non potranno invece essere rinnovate, perché in scadenza, le riduzioni di cui beneficiavano le reti di impresa, le aziende innovative, quelle che hanno firmato protocolli di insediamento o che si trovano in aree complesse.
È stato inoltre stralciato, rispetto alla versione spedita in Consiglio e su proposta della stessa Giunta, l’aumento sull’imposta regionale sui canoni demaniali marittimi, che avrebbero dovuto pagare i balneari che hanno in concessione tratte di spiaggia.

(D.M.)

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