Investimenti e risparmi

Il futuro finanziario delle donne

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A cura di Cristina Perciaccante, Potereconomico.com

Si sa, le donne normalmente percepiscono un 30% in meno di retribuzione rispetto ai colleghi uomini a parità di posizione e responsabilità. A volte sono tenute anche a svolgere lavori che non competono loro ma che altri non vogliono fare.

Grazie ai servizi inesistenti, molte di loro abbandonano il lavoro per gestire i figli, correndo tra la scuola, i dentisti, i medici e le attività extrascolastiche con lo sprint di centometriste cronometrate.
Cresciuti i figli, si ritrovano alle prese con l’assistenza ai genitori, di colpo invecchiati e bisognosi di cure altrimenti difficili da permettersi.
Se mai rientrano nel mondo del lavoro lo fanno a stipendi ridicoli ma, soprattutto, consapevoli di aver saltato per anni le contribuzioni INPS che darebbero loro accesso a pensioni, seppur inferiori a quelle degli uomini, almeno dignitose.

Cosa resta loro per assicurarsi una terza età se non benestante, almeno dignitosa? La pensione di reversibilità del marito che, avendo potuto occuparsi a tempo pieno della propria carriera, ha contribuito per tutta la propria vita lavorativa alle casse dell’INPS.
Certo che non ci si sposa pensando alla pensione di reversibilità, ma questa diventa indispensabile nel momento in cui si perde anche la compagnia del marito e non si è provveduto a gestire i propri risparmi, avendo delegato a lui ogni decisione in merito.
Ebbene, in questi giorni è stato presentato un Disegno di Legge delega in Commissione Lavoro della Camera che, di fatto, distrugge il diritto individuale rappresentato dalla pensione di reversibilità delle donne.
Infatti la legge prevede che: “la pensione di reversibilità verrà considerata una prestazione assistenziale e non previdenziale”.
Detto in termini meno banali, ciò significa che la pensione di reversibilità, che molto spesso spetta alle vedove, di gran lunga più numerose dei “colleghi” uomini, sarà legata all’ISEE, cioè al reddito familiare.
Ovvero, anche se la vedova ha diritto alla pensione di reversibilità perché il caro estinto ha contribuito per tutta la vita alle casse dell’INPS, se abita, per esempio, con un figlio, e quest’ultimo percepisce uno stipendio, la somma dei redditi potrebbe farle saltare la pensione, lasciando la donna senza un soldo.

Se questa legge venisse approvata, anche la nostra ultima speranza di vivere dignitosamente la terza età sfuma miserevolmente.
E così, dopo una vita passata a soddisfare i bisogni di altri prima dei nostri, ci ritroveremo ad affrontare anche la miseria, se non avremo provveduto a istruirci sul modo di gestire i nostri averi.
Forse, una volta per tutte, dovremmo capire che non possiamo rimandare oltre il problema e dovremmo iniziare a prepararci a questa evenienza nel migliore dei modi: imparando e programmando il nostro futuro finanziario.

Potereconomico.com è una società con sede a Milano che ha fatto dell’educazione finanziaria rivolta alle donne il proprio credo e lotta quotidianamente per sconfiggere l’ignoranza economica che porta inesorabilmente le donne a rovinarsi con le proprie mani. Con Dol’s Magazine pubblica regolarmente “pillole” di finanza personale per debellare la scarsa cultura finanziaria ancora oggi presente in Italia.

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