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Vino, in Toscana un mercato che sfiora il miliardo di euro

buywine

Tutti i dati sul settore vinicolo toscano a pochi giorni dall’apertura della Buy Wine (12 e 13 febbraio) e della presentazione delle Anteprime di Toscana (dal 13 al 20 febbraio)

di Giuditta Boeti, giornalista

La Toscana (sempre più) terra di vino eccellente. Nel 2015 l’export vinicolo toscano è cresciuto di quasi il 22% sull’anno precedente, mentre la media italiana è del 5,4%.

Secondo le elaborazioni di Toscana Promozione, l’agenzia regionale per la promozione economica, nei primi 9 mesi dello scorso anno il vino toscano ha toccato quota 923,4 milioni di euro.
Si tratta di un dato che, se confermato anche in relazione all’ultimo trimestre dell’anno, porterebbe la Toscana al secondo posto in Italia per valore di esportazioni nel settore vinicolo dopo il Veneto, compiendo così lo “storico” sorpasso sul Piemonte che scivolerebbe alla terza posizione.

Eppure la Toscana è già diventata prima in Italia se guardiamo all’export di vini rossi a denominazione di origine protetta con oltre 400 milioni di euro (+8,8%) nei primi 9 mesi del 2015. Mentre lo scorso anno è stata di più 14,9% la crescita dei vini bianchi a denominazione (Dop) rispetto allo stesso periodo del 2014.
presentazione

In un quadro così favorevole per il settore vincolo prende il via la sesta edizione Buy Wine, la borsa del vino organizzata da Toscana Promozione per favorire l’incontro tra produttori e buyers internazionali.
Il 12 e 13 febbraio alla Fortezza da Basso di Firenze 200 produttori toscani incontreranno 240 buyer stranieri tra importatori e distributori, provenienti da 36 Paesi. Tra questi Stati Uniti (44), Canada (39), Cina (25), Brasile (12), Australia (12), Giappone (11), Danimarca (10), Germania (8), Corea del Sud (7) e Messico (7) raggiungono il 72.9% dei buyer internazionali partecipanti.
I prodotti proposti sono di eccellenza: oltre il 63.7% delle aziende ha in catalogo vini di fascia alta, lusso o di nicchia. Il 31.3% delle aziende si colloca nella fascia media, mentre il 4.5% ha in catalogo solo vini adatti a tutti.

vino-toscanaLe cantine che partecipano al Buy Wine hanno forte vocazione all’export: il 96.5% è già presente su almeno un mercato e le esportazioni, nel 52.7% dei casi, rappresentano oltre il 50% del fatturato.
La borsa del vino rappresenta una vetrina per ampliare il proprio business come dimostrano i risultati dell’edizione 2015: sono stati circa 6000 gli incontri che hanno portato, nel 63% dei casi, alla stipula di contratti grazie ai quali il 46% delle aziende toscane partecipanti è riuscita ad incrementare il proprio fatturato.

Febbraio sarà anche il mese per presentare le Anteprime di Toscana: dal 13 al 20 febbraio tredici Denominazioni vinicole presentano agli operatori e ai giornalisti di settore le nuove produzioni introdotte sul mercato a partire dal 2015.
Si inizia il 13 febbraio a Firenze con la collettiva allo Star Hotel Michelangelo, saranno presenti 8 denominazioni: Morellino di Scansano, Montecucco, Vini Cortona, Vini di Carmignano, Valdarno di Sopra Doc, Bianco di Pitigliano e Sovana, Colline Lucchesi e Maremma Doc.
Il 14 febbraio, invece, sarà la volta dell’Anteprima del Chianti. Si prosegue poi con l’Anteprima Chianti Classico Collection alla Stazione Leopolda di Firenze (15-16/02), l’Anteprima della Vernaccia al Museo di Arte Moderna e Contemporanea De Grada San Gimignano (17/02) e l’Anteprima del Vino Nobile nella Fortezza di Montepulciano (18/02). Chiude la programmazione di Anteprime di Toscana: Benvenuto Brunello che si terrà il 19 e 20 febbraio presso il Chiostro del Museo di Montalcino.

Negli ultimi tredici anni il commercio estero dei vini toscani è cresciuto del 102,4% in valore, e ciò nonostante la crisi del 2008-2009 quando si registrarono due annate negative.
Quello vinicolo è dunque un settore trainante dell’intera economia toscana perché, come ha detto l’assessore regionale all’agricoltura Marco Remaschi «vendere vino, oltre a creare reddito per i produttori, crea un indotto importantissimo anche per il turismo. Insieme a una bottiglia» ha concluso «’vendiamo’ anche un pezzo del nostro territorio e la voglia di visitare la Toscana».

 

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