Presentato a Bologna l’evento dedicato all’economia della condivisione che si svolgerà nel capoluogo lombardo l’11 e il 12 marzo
Condividere per conoscere, conoscere per decidere: una proposta per sviluppare impresa. La Compagnia delle Opere sta organizzando la prima edizione di Cdo Sharing, un evento dedicato all’economia della condivisione, in programma l’11 e il 12 marzo al MiCo di Milano, dove sono attesi 1.500 tra imprenditori, professionisti e manager da tutta Italia e dall’estero.
Gli organizzatori la definiscono “un’occasione unica per sviluppare la tua impresa, il tuo lavoro, la tua professione”.
Come si svolge? Si tratta di una due giorni per arricchire le proprie conoscenze sul tema del fare impresa: dalle sessioni di Sharing View in cui verranno trattati alcuni argomenti strategici come il dialogo con i consumatori, il welfare, la digitalizzazione, l’integrazione dei talenti, la multicanalità, il futuro del manifatturiero in Italia e l’alleanza come strategia per la crescita; agli Sharing Lab, una sorta di laboratori per approfondire le tematiche di proprio interesse e costruire insieme proposte specifiche, soluzioni e opportunità. Nell’area Sharing Business sarà possibile incontrare gli altri partecipanti, avviare nuovi contatti, relazioni commerciali e partnership e nello spazio International saranno presenti i referenti di alcuni uffici esteri dell’Agenzia ICE, buyer esteri appositamente selezionati e possibili partner per internazionalizzare la propria attività.
“La sharing economy” ha spiegato il presidente della Compagnia delle Opere, Bernhard Scholz, a Bologna alla presentazione delle due giorni milanese “privilegia l’accesso ai beni e ai servizi piuttosto che il loro possesso, con indubbi vantaggi dal punto di vista sociale, economico e ambientale. Lo scambio di
esperienze e conoscenze tra imprenditori, professionisti e manager non sostituirà certo la ricerca e lo studio specifico, ma darà un crescente contributo al riposizionamento delle imprese di fronte ai mercati che cambiano: con Cdo Sharing vogliamo quindi dare il nostro contributo al sostegno di un’economia che vuole orientarsi al bene comune, riscoprendo la ricchezza della condivisione assieme alla condivisione della ricchezza”.
(dar)
