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Alla Bocconi tre finanziamenti dello European research council per 5 milioni

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Tra i vincitori bocconinani, un ricercatore norvegese e un italiano rientrato due anni fa dagli Stati Uniti. Il prorettore alla ricerca, Eliana La Ferrare: “Ecco come siamo diventati competitivi”

L’Università Boccconi si è aggiudicata tre dei 19 Erc Advanced Grant assegnati quest’anno dall’European Research Council a istituti italiani, ottenendo un totale di circa 5 milioni di euro di finanziamento. L’Erc ha reso pubblici oggi gli esiti della selezione, annunciando di avere assegnato in totale 277 finanziamenti, a fronte di 1.953 richieste.

A parziale rettifica della tendenza che vede numerosi studiosi italiani aggiudicarsi finanziamenti europei lavorando per università straniere, uno dei tre grant Bocconi è andato a un professore norvegese, il demografo Arnstein Aassve. A vincere un secondo grant è stato Massimo Morelli, un economista rientrato in Italia nel 2014 dopo anni di insegnamento alla Columbia University di New York.

“Finanziamenti europei assegnati su base competitiva, come quelli dello European Research Council, sono un’importante fonte di finanziamento della ricerca”, afferma il prorettore alla ricerca, Eliana La Ferrara, che è anche la vincitrice del terzo Advanced Grant. “I fattori che determinano la forte competitività della Bocconi nell’aggiudicarsi i finanziamenti sono sostanzialmente tre: in primo luogo una politica di reclutamento dei docenti sul mercato del lavoro accademico internazionale che privilegia le capacità di ricerca. In secondo luogo la costituzione di una struttura amministrativa di specialisti, capaci di dare supporto e consulenza a chi presenta i progetti. Infine, la possibilità di confronto con tanti colleghi che, essendosi aggiudicati finanziamenti in precedenza, possono esprimere pareri qualificati sulla qualità delle proposte”.

Gli Advanced Grant sono i più prestigiosi tra i finanziamenti assegnati dall’Erc, perché vanno ai docenti con maggiore esperienza di ricerca.

Arnstein Aassve (Centro Dondena della Bocconi), con il progetto IFAMID: Institutional Family Demography, vuole spiegare perché, a fronte di trend globali comuni a tutte le nazioni, come l’aumento dell’istruzione femminile, si registrino esiti demografici diversi in termini, ad esempio, di aumento o calo delle nascite. L’ipotesi è che sia decisiva l’interazione tra tratti culturali locali e qualità delle istituzioni. 
Eliana La Ferrara (Igier Bocconi), con ASNODEV: Aspirations Social Norms and Development, nota che spesso i più poveri (sia nei paesi in via di sviluppo, sia in quelli sviluppati) fatichino a modificare la loro condizione anche per mancanza di aspirazione e modelli di ruolo. Cercherà di capire come migliorare le loro aspirazioni attraverso politiche di informazione e l’uso dei media (in passato ha studiato gli effetti sociali delle telenovele brasiliane, per esempio). 
Massimo Morelli (Igier Bocconi), con PolEc: The Political Economy of Power Relations, studierà in modo multidisciplinare i rapporti di potere. Tra gli esiti attesi: far vedere come non sia solo il rapporto di potere militare a far scoppiare i conflitti ma, spesso, lo sbilanciamento tra potere militare e potere economico; o come possano essere fatti risalire a problemi di rapporto di potere anche fenomeni politici come il populismo. 

I tre Advanced Grant portano a 23 il totale dei progetti Erc gestiti dalla Bocconi da quando esistono i finanziamenti; in gran parte si tratta di finanziamenti ottenuti da docenti Bocconi, ma in alcuni casi sono grant che hanno seguito in Bocconi docenti reclutati sul mercato internazionale.

Secondo i dati diffusi oggi dall’European Research Council, i 277 grant assegnati sono andati a istituti di 21 paesi. I 19 grant andati all’Italia si confrontano con i 69 del Regno Unito, i 43 della Germania, i 30 della Francia, i 21 dei Paesi Bassi e i 20 della Svizzera. Gli studiosi italiani, con 26 grant, seguono, invece, solo quelli di Germania e Regno unito, con 47 grant ciascuno.

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