Diritti

Caporalato, Rossi in audizione: “Fondi Ue solo a chi garantisce i diritti dei lavoratori”

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Prevedere una specifica condizionalità relativa al rispetto dei diritti dei lavoratori per l’accesso ai fondi europei. E corresponsabilizzare i datori di lavoro per sconfiggere inaccettabili forme di sfruttamento

Queste alcune delle proposte avanzate dal presidente della Toscana Enrico Rossi, a nome di tutte le Regioni, nel corso dell’audizione in Senato sul ddl contro il caporalato “L’Europa – ha detto ancora – chiede il rispetto di condizionalità ambientale, di sicurezza alimentare, di benessere animale. Ci vuole un passo fondamentale: tutelare pienamente il lavoro. Ciò consentirebbe di introdurre nei nostri bandi questa condizionalità e di penalizzare le aziende che non la rispettano. Da parte della Commissione ho trovato disponibilità e ascolto, invieremo un documento come contributo per sconfiggere questo fenomeno, con un passo giusto ma non lento, e con la determinazione e il rigore necessari. Mi auguro che ci siano presto le condizioni per mettersi entro l’estate al lavoro”. “Noi siamo – ha proseguito Rossi – per una stretta collaborazione con lo Stato centrale, bisogna che queste norme discendano da leggi statali e siamo favorevoli che si aumentino le pene a carico del caporalato. Per parte nostra lavoreremo per mettere gli imprenditori in condizione di accedere in modo regolare alla forza lavoro. Le Regioni hanno in questo senso un accordo con il ministro Poletti che prevede che adesso i centri per l’impiego siano in carico a noi, ma nel quadro di un’agenzia nazionale si può discutere anche per l’agricoltura di forme di lavoro interinale e si può discutere anche come rivedere i voucher. Le Regioni, insieme ai Comuni, ma sempre a paritre dalle leggi dello Stato, potrebbero, in forza delle loro competenze urbanistiche, pensare all’allestimento di strutture logistiche che possano accogliere lavoratori in alcune situazioni particolari e in distretti particolari”. “Ma una cosa deve essere chiara – ha concluso Rossi -. Le Regioni potranno dare una grossa mano se il Parlamento e il Governo faranno il loro mestiere. Altrimenti le Regioni possono ben poco e si scivola nel federalismo per abbandono. Se poi il Parlamento e il Governo vogliono riaccentrare tutto, si accomodino: noi andremo a fare le manifestazioni con il lavoratori”.

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