Eventi socio-culturali

Libertà di stampa. Sit in, manifestazioni e flash mob in tutta Italia

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Ufficialmente la giornata mondiale della libertà di stampa si è celebrata il 3 maggio, ma di fatto c’è stata una “48 ore per l’informazione” partita già dal 2 nelle principali città e uno strascico nei giorni successivi a causa delle reiterate notizie sull’accanimento di alcuni regimi contro i giornalisti, i blogger e la popolazione civile

di Daniela Molina, giornalista

Proclamata dall’ONU nel 1993, la giornata mondiale per la libertà di stampa si celebra ogni anno il 3 maggio. Una celebrazione che purtroppo rimane solo un monito teorico per tutti quei Paesi che fanno della soppressione della libertà di espressione un must. Turchia, Iran, Egitto sono i tre Paesi in cima alla lista nera degli Stati che applicano la censura, la tortura, la pena di morte e la demoniaca arte della sparizione dei propri cittadini, in particolare di tutti quelli che esprimono le proprie opinioni contrarie al regime di turno. La stampa, se non si allinea alle idee e ai voleri di chi detiene il potere, non resta immune dalle attività dei sicari prezzolati dai governanti, in forma segreta o in forma ufficiale. Unica possibilità di far sentire la propria voce è quella di coinvolgere i governi di altri Stati dove – per certi versi – c’è maggiore libertà. La stampa italiana, accanto a tante organizzazioni per la libertà di espressione e per i diritti civili, ha deciso di mobilitarsi e lo ha fatto a partire dalle manifestazioni del 2 maggio. Noi siamo stati a quella romana e ci siamo stupiti di una cosa: il Governo italiano non ci ha permesso di avvicinarci alle ambasciate sotto le quali volevamo manifestare il nostro dissenso di giornalisti. Vietato fare sit in o flash mob a meno di 100 metri, vietato fotografare le ambasciate. Guardie armate ITALIANE tutto intorno ce lo hanno impedito mentre camionette della polizia ci circondavano, con agenti innervositi pronti a tutto. In questo clima restrittivo siamo comunque riusciti a manifestare il nostro dissenso per le azioni che i regimi autoritari e anche quelli che si spacciano per democratici continuano a perpetrare sui quei cittadini che avrebbero il dovere di proteggere. 

Abbiamo girato un video delle manifestazioni realizzatesi nelle vicinanze del consolato dell’Iran e delle ambasciate d’Egitto e di Turchia. Un video che, seppur nei suoi limiti, dice molto.

http://www.youtube.com/watch?v=Jzs7bJtKO_E&feature=youtu.be

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