Diritti

Occupazione e formazione: la Toscana sperimenterà l’assegno di ricollocamento

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L’obiettivo è far ritrovare un lavoro a chi l’ha perso, a chi un impiego ce l’ha ma è intermittente, a chi è a rischio e già sta usufruendo della Naspi, la nuova indennità di disoccupazione, ed è senza impiego da almeno quattro mesi

Quello del lavoro è una priorità dei prossimi cinque anni. E’ uno degli obiettivi della proposta del programma regionale di sviluppo licenziata nelle scorse settimane dalla giunta e la formazione è essenziale per raggiungere lo scopo. Per questo la Toscana metterà a disposizione per almeno mille e trecento lavoratori – ma potrebbero essere anche 1500 o più – voucher formativi da spendere in percorsi professionalizzanti e in settori dove maggiore è giudicato l’impatto e la ricaduta occupazionale.

A disposizione ci sono 3 milioni e 900 mila euro. Ma la Toscana, tra le prime in Italia, sperimenterà anche l’assegno di ricollocamento, ovvero quella ‘dote’ che i decreti attuativi del Jobs Act assegnano a ciascun disoccupato o a chi è a rischio disoccupazione e che sarà pagato a centri per l’impiego o agenzia private, a scelta del lavoratore, per un’assistenza e un tutoraggio mirati: incassabile – e qui sta la novità – per la parte più grande solo a ricollocamento avvenuto. Un incentivo a ben lavorare.

“L’assegno non sarà definito a livello nazionale fino alla fine dell’anno – spiega l’assessore Cristina Grieco, che ha portato il provvedimento in giunta -. Così in Toscana abbiamo deciso di giocare d’anticipo e sperimentare la nuova formula da subito, per affrontare un problema grave come quello dell’occupazione”. Importante è stato anche lo sforzo dal punto di vista delle risorse messe in campo, cinque milioni in tutto. Ora si aspettano i risultati: il primo bando ci sarà prima della fine di giugno. “Il Jobs Act è come un budino, va mangiato tutto prima di esprimere un giudizio – commenta Rossi ai giornalisti che gli chiedono un commento sulla riforma nazionale del lavoro – Molte parti ancora non sono attuate. Certo sarebbe importante anche una maggiore dotazione dei centri per l’impiego: in Italia contano molto meno personale che in Germania”. Il presidente ricorda poi la proposta di cui è stato relatore in Europa contro la disoccupazione di lunga durata.

Assegno per il tutoraggio solo in caso di assunzione
Il servizio di assistenza personalizzata pagato dall’assegno di ricollocamento servirà a mettere a valore l’intervento formativo finanziato. A disposizione ci sono un milione e 100 mila euro. Un quarto dell’assegno è destinato a pagare l’attività svolta dall’agenzia – quella privata, per i centri per l’impiego pubblici è già compresa negli stanziamenti ordinari – ed è la quota fissa; il resto sarà modulato in base ai risultati conseguiti e proporzionalmente al tipo di contratto stipulato, più alto se a tempo indeterminato e a seconda del profilo, da seicento e tremila euro complessivi.

Più paletti per i corsi di formazione
I voucher per la formazione saranno assegnati attraverso un avviso pubblico. La giunta regionale ha approvato stamani gli indirizzi generali. “Rispetto al passato abbiamo inserito qualche paletto in più” commenta l’assessore Grieco. Potranno infatti riguardare esclusivamente percorsi professionalizzanti che abbiano ottenuto il riconoscimento della Regione e realizzati da agenzie formative accreditate, nei settori dove maggiore è la ricaduta occupazionale. Potranno essere utilizzati per corsi finalizzati al rilascio di una qualifica professionale (fino a 3.000 euro), per percorsi di certificazione delle competenze (450 euro come contributo massimo) o corsi dovuti per legge (250 euro), eccezion fatta per quelli relativi alla sicurezza e pronto soccorso. Nelle graduatorie avranno priorità i lavoratori con l’Isee più basso, l’indice oramai noto che misura reddito e patrimonio, e il carico familiare maggiore. Il terzo criterio di premialità riguarda la più lunga disoccupazione. Non ci sono invece limiti di età. I corsi dovranno essere avviati entro sei mesi e dovranno essere terminati non più tardi di un anno dall’avvio. Con le risorse stanziate oggi dalla giunta potranno appunto beneficiare dei voucher almeno mille e trecento lavoratori.

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