Bandi Imprenditoria

Agroalimentare: accordo tra UBI Banca e MIPAAF

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2 miliardi di euro il plafond messo a disposizione per agevolare le aziende del settore

Siglato lo scorso 4 luglio a Bergamo il protocollo d’intesa tra UBI Banca e il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali che mette a disposizione un plafond finanziario di 2 miliardi di euro, utilizzabili nel triennio 2016-2018, per agevolare l’accesso al credito delle imprese che operano nel settore agricolo e agroalimentare e favorire la loro crescita in Italia e all’estero. A presentare il protocollo per UBI Banca, il Presidente del Consiglio di Sorveglianza Andrea Moltrasio e per il MIPAAF il Ministro Maurizio Martina.

“L’accordo di oggi con Ubi Banca” ha affermato il Ministro Martina “è un ulteriore passo in avanti per semplificare il rapporto tra istituti bancari e imprese, rilanciando anche la specializzazione del credito agrario. I 2 miliardi di stanziamento previsti da UBI rientrano così tra quegli interventi sul fronte della liquidità e permetteranno alle nostre aziende di programmare le attività con maggiore sicurezza e crescere sui mercati. In altre parole aiutano a ridare fiducia. Perché è questo che vuol dire investire: creare nuove opportunità, anche occupazionali, soprattutto per i nostri giovani che guardano con sempre più interesse a questo settore. Particolare attenzione viene data anche a un settore che sta affrontando una fase di crisi come quello allevatoriale. Credo sia rilevante la disponibilità a estendere la moratoria dei debiti delle imprese lattiere che è contenuta nel protocollo. Il settore agroalimentare è strategico per la nostra economia ed ha un potenziale enorme che dobbiamo sfruttare. Come Governo siamo al fianco delle imprese con strumenti e azioni concrete: dal credito agevolato alle misure contenute nell’ultima legge di stabilità, con 800 milioni di investimenti e taglio delle tasse per oltre il 25%”.

Il comparto agroalimentare in questi anni deve fronteggiare diverse sfide: dal rialzo dei costi produttivi, alla necessità di un ricambio generazionale, dalle novità introdotte dalla riforma della Politica Agricola Comunitaria del 2015 con la revisione della normativa dei pagamenti diretti alle imprese agricole, alla cessazione del regime delle “quote latte” e proprio per questo il Governo, insieme con l’Unione Europea e le Regioni, ha adottato una serie di misure a sostegno del settore agricolo e agroalimentare che vanno dal favorire il ricambio generazionale all’attuazione di misure volte alla semplificazione e alla sburocratizzazione in agricoltura.

Le aziende italiane si distinguono però per la loro vitalità confermando strategicità e potenzialità soprattutto per quanto riguarda l’export dei prodotti agroalimentari, che nel 2015 ha raggiunto i 36,8 miliardi di euro, a fronte dei 34,4 miliardi conseguiti nel 2014 (elaborazioni Ismea su dati Istat). In termini percentuali, l’aumento è stato del 7,3% su base annua, evidenziando un andamento del settore nettamente migliore rispetto alla tendenza dell’export nazionale complessivo (+3,7%).

“UBI Banca è stata, tra le banche di grandi dimensioni, la prima che ha aderito al Protocollo d’Intesa sottoscritto il 16 marzo 2016 tra l’ABI e il Ministero delle Politiche Agricole per il rilancio del comparto lattiero in cui sono previste indicazioni interessanti non solo per questo settore, ma per i produttori di tutto il comparto agroalimentare” ha sottolineato Andrea Moltrasio.

Il plafond UBI è destinato principalmente alla realizzazione di piani d’investimento per la valorizzazione e lo sviluppo delle filiere produttive italiane, sia direttamente sia intervenendo a sostegno delle imprese agricole che conferiscono loro i prodotti, favorendone la valorizzazione con particolare riguardo a quelli a Denominazione d’Origine.

“Il protocollo d’intesa con il MiPAAF conferma l’impegno del Gruppo” aggiunge Ubi Banca in una nota “a sostegno delle imprese del comparto agricolo e agroalimentare, asset strategico del Paese, mettendo a disposizione non solo strumenti finanziari ma anche consulenziali per accompagnare queste imprese nel loro percorso di crescita, favorendo l’innovazione tecnologica, l’efficientamento della struttura organizzativa, la ricerca di nuovi partner commerciali e di nuovi sbocchi di mercato in Italia e all’estero”.

Nel protocollo sono previsti anche intervenenti in caso di difficoltà finanziaria delle aziende che danno loro la possibilità di allungare, sospendere o rimodulare i piani di rimborso dei finanziamenti in essere.

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