Eventi socio-culturali Società

19° Religion Today Filmfestival

foto-religion-filmfestival

Il bilancio del filmfestival. C’eravamo tanto amati. Religioni e relazioni di genere – 7-17 ottobre 2016

Dopo l’intenso lavoro degli ultimi giorni le giurie speciali e la giuria internazionale hanno assegnato i premi ai film vincitori del 19° Religion Today Filmfestival “C’eravamo tanto amati. Religioni e relazioni di genere”. Miglior film è MARIAM, storia di una giovanissima donna che nella Francia del 2004 che vieta i simboli religiosi nei luoghi pubblici, ingaggia una battaglia per indossare l’hijab.
Il Gran Premio “Nello Spirito della Fede in memoria di Davide Zordan” è stato assegnato invece a THE LITTLE DICTATOR, ispirato cortometraggio israeliano.

Arriva il verdetto delle giurie che hanno scelto i film vincitori del 19° Religion Today Filmfestival “C’eravamo tanto amati. Religioni e relazioni di genere”.
La giuria internazionale – composta da Aruna Vasudev, nota a molti come la “madre del cinema asiatico” è fondatrice del Network for the promotion of Asian Cinema (NETPAC), nota per i suoi studi critici per lo più sul cinema indiano; Sahra Karimi, prima e unica donna afghana ad aver conseguito un dottorato in cinema; Catherin McGilvray, sceneggiatrice e regista già premiata anche nell’edizione 2014 del Religion Today Filmfestival; Oren Tirosh, direttore della fotografia e regista di film e documentari e insegnante presso la Camera Oscura School of Art di Tel Aviv; Arnaldo Casali, storico, giornalista, autore e drammaturgo, dirige il festival Popoli e Religioni – Terni Filmfestival – si è espressa assegnando il premio come miglior film a MARIAM di Faiza Ambah. Miglior cortometraggio è invece THE CEMENTERY MAN, film iraniano di Ali Mardomi. Il premio per il miglior documentario è invece per THE ISLAND OF THE MONKS, che si aggiudica anche il premio speciale della Giuria Signis.
Due le menzioni speciali: al lungometraggio THE LONG FAREWELL di Farzad Motamene, per la sezione corti, a AVE MARIA.
Il Gran Premio “Nello spirito della Fede in memoria di Davide Zordan” è stato assegnato al cortometraggio israeliano THE LITTLE DICTATOR.
Stasera al Teatro San Marco, dopo le premiazioni, in programma la proiezione dei film THE LITTLE DICTATOR e MARIAM.
Religion Today Filmfestival non ha ancora terminato i suoi appuntamenti. Dalle 15.30 di domani, domenica 16 ottobre, al Centro Culturale Vigilianum di via Endrici, infatti verrà proiettata una selezione dei film premiati, mentre in settimana l’ultimo appuntamento regionale a Merano. Nel mese di novembre invece la trasferta romana presso l’Università Pontificia Salesiana, prima di riprendere gli scambi con i partner internazionali, da Gerusalemme a Dacca.

IL BILANCIO

Si conclude un’edizione di successo per il Religion Today Filmfestival. A dirlo, insieme ai numerosi commenti positivi e gli applausi dalla platea, anche i numeri:
– 53 film in concorso provenienti da 26 paesi diversi
– 30 ospiti dall’Italia e dal mondo
– 5 matinée per le scuole a Trento, Arco, Pergine e Borgo Valsugana, per un totale di oltre 2000 studenti di ogni ordine e grado
– circa 2000 presenze nella sola città di Trento con il coinvolgimento di vecchi e nuovi cittadini.
Risultati che è stato possibile raggiungere soltanto grazie ad una rete sempre più fitta di collaborazioni e di partner che hanno arricchito il Festival di nuovi sguardi ed esperienze.

I VINCITORI

I PREMI DELLA GIURIA INTERNAZIONALE

Miglior Cortometraggio
THE CEMETERY MEN, Ali Mardomi, Iran / 2016
Attraverso un linguaggio cinematografico ricco e preciso, i contenuti del film – povertà, bruttura, deserto e morte – diventano un’irresistibile costruzione poetica, arricchita di umorismo e umanità.

Menzione speciale
AVE MARIA, Basil Khalil, France, Germany, Palestine / 2015
Il film sottolinea la evidente necessità di unire le persone di diverse culture e religioni. Con personaggi pittoreschi, umorismo grottesco e tecnica cinematografica accurata, il regista dimostra quanto la cooperazione sia necessaria per superare barriere, attraverso il rispetto per ogni essere umano.

Miglior Documentario
THE ISLAND OF THE MONKS, Anne Christine Girardot, The Netherlands / 2015
Di grande impatto visivo, questo film non solo approfondisce il significato della fede in Dio attraverso i ritratti dei monaci ma, contemporaneamente, esprime i cambiamenti del mondo odierno, nel quale occorre trovare nuovo significato per la vita religiosa.

Miglior Film
MARIAM, Faiza Ambah, UAE, France, Saudi Arabia, USA, Qatar / 2015
Un film che affronta un tema scottante come la proibizione del velo nelle scuole pubbliche francesi dal punto di vista di una adolescente in lotta per definire la propria identità. La cinepresa insegue Maryam nella sua vita quotidiana con uno stile realista e poetico insieme, fino a quando non troverà la sua personale soluzione.

Menzione speciale
THE LONG FAREWELL, Farzad Motamen, Iran / 2015
Un film profondamente commovente che affronta temi quali amore e morte, rabbia e speranza, con uno stile molto maturo e poetico.

Gran Premio “Nello Spirito della Fede in memoria di Davide Zordan”
THE LITTLE DICTATOR, Nurith Cohn, Israel / 2015
Attraverso un umorismo delicato e preciso, una sapiente recitazione, il film dimostra in modo originale come il carisma da solo, senza la gentilezza d’animo e l’amore per gli altri sia una cosa pericolosa per l’umanità.

I PREMI DELLA GIURIA SIGNIS

THE ISLAND OF THE MONKS, Anne Christine Girardot, The Netherlands / 2015
Per la qualità cinematografica del documentario che, con rispetto e delicatezza, presenta la vita di una piccola comunità di monaci cistercensi alla prese con una scelta importante per la propria sopravvivenza. Attraverso immagini suggestive e un racconto avvincente vengono raccontate le singole storie dei monaci nell’inquietudine interiore di affrontare la scelta e le conseguenze della vita futura. In particolar modo la capacità di illustrare con forza e obiettività la storia, permette di appassionarsi alla vicenda senza essere monaci.
Menzione speciale
THE CEMETERY MEN, Ali Mardomi, Iran / 2016
Un cortometraggio originale che, attraverso l’utilizzo di tutte le tecniche cinematografiche, rappresenta la solidarietà nella vita di tutti i giorni. Il racconto della storia di un uomo che vive grazie al suo lavoro insolito (uomo del cimitero), ci porta a riflettere su come alcune società possono diventare dei cimiteri per i più poveri.

I PREMI DELLE GIURIE SPECIALI
Premio Nuovi sguardi
Giuria speciale FSC Università Pontificia Salesiana
MARIAM, Faiza Ambah, UAE, France, Saudi Arabia, USA, Qatar / 2015
Il film rappresenta il disagio vissuto da un’adolescente franco-marocchina che per difendere la propria libertà di portare il velo contro la legge che vieta i simboli religiosi nei luoghi pubblici sfida istituzioni come la famiglia e la scuola. Originale il modo con cui viene affrontato il tema e la sua estrema attualità. Il film si presenta tecnicamente valido e il montaggio rende piacevole il flusso del racconto.

Menzione speciale
SLØR – BY ANY MEANS A-VEILABLE
Charlotte Schiøler, France, Denmark / 2014
“Slor” è un film ricco di significati e ha il merito di mettere in evidenza i pregiudizi nei confronti delle donne musulmane che indossano il niqab o il burqa. Il film riesce a conciliare piacevolmente la critica sociale con i toni tipici della commedia, evocando anche la figura maschile, non centrale, ma sempre presente, in rapporto di prevaricazione su quella femminile.

Premio In Short
Giuria CinemAMoRe – coordinamento filmfestival trentini – Premio in memoria di Massimo Prevedello
GAS PIPE, Hossein Darabi, Iran / 2016
Per la semplice e brillante narrazione, che permette al film di divertire e allo stesso tempo di mediare un’immagine della religione al servizio della vita

Premio The World on the Move
Giuria Cinformi – Centro informativo per l’immigrazione P.A.T.
MY NAME IS ADIL, Adil Azzab, Italy-Morocco / 2016
Una visione circolare del fenomeno migratorio fra paese di partenza e paese di arrivo. Un alternarsi di sguardi e prospettive che esprimono le ragioni delle migrazioni, l’impatto nel nuovo contesto culturale e le ricadute economiche e sociali in patria. Il duplice ruolo di migrante e regista di Adil dona al film immediatezza e stimola un rapporto empatico fra spettatore e protagonista.

Menzione Speciale
THE UNNAMED
Tauquir Ahmed, Bangladesh / 2016
Emigrare e scomparire. Agli occhi dei propri cari, ma anche di istituzioni non sempre trasparenti. Il dramma di chi cerca fortuna fuori dai confini della propria patria e spesso perde, invece, la propria identità. Il destino di tanti, troppi migranti raccontato in efficace equilibrio tra drammaticità e qualche punta di garbata ironia.

Giuria interreligiosa Comune di Arco
Donne, uomini, relazioni di genere
ex aequo
MICROPHONE, Kareem Ghafour Fattah “Kareemok”, Iraqi Kurdistan / 2015
Microphone, ambientato nel Kurdistan iracheno, è stato molto apprezzato dalla giuria perché il regista ha saputo affrontare con ironia e tenerezza l’intreccio tra religione, morale e relazioni di genere, al contempo evocando i temi della globalizzazione e del rapporto con i modelli occidentali.
SNOWY ROOFS, Haideh Moradi, Iran / 2015
La giuria ha inoltre deciso di premiare Snowy Roofs per la capacità di raccontare poeticamente la solitudine e la rassegnazione, ma anche la forza, la dignità, il coraggio e la caparbietà di donne che, in una realtà rurale fortemente patriarcale, si ritrovano sole, senza un marito accanto, un uomo che le “protegga”: una condizione che in molti contesti si traduce ancora in emarginazione se non in una maledizione.

Premio “In the Spirit of Peace”
Giuria Forum Trentino per la Pace e i Diritti umani
DRAW NOT WAR, Matteo Valenti, Italia / 2015
La giuria assegna il PREMIO “Nello spirito della pace” al documentario DRAW NOT WAR per la capacità di restituire l’importanza del lavoro tra le giovani generazioni nello spirito della convivenza nelle differenze. Ragazze e ragazzi cattolici e protestanti irlandesi, bosniaci, serbi e croati della Bosnia, Israeliani e palestinesi, nati e cresciuti in contesti di odio e di separazione, hanno potuto confrontarsi con “l’altro” e scoprire che molte volte “l’altro” ci assomiglia. Oltre che per il racconto efficace delle fasi del progetto, la giuria ha apprezzato l’intensità e le tecniche utilizzate nei tre cortometraggi animati finali.

Menzione speciale
Progetto “Zeal for Unity”
Oltre che per la qualità dei film presentati, la giuria ha particolarmente apprezzato il progetto “Zeal for Unity” per il valore di un’iniziativa che mira ad avvicinare due nazioni in conflitto attraverso il cinema. Vogliamo ringraziare i 12 cineasti provenienti da India e Pakistan che si sono uniti per la prima volta per lanciare un messaggio di pace e di armonia, perchè crediamo che anche attraverso l’arte, la letteratura, la musica, la cultura e il cinema si possa contribuire a creare il necessario tessuto sociale che porti al dialogo, alla convivenza e alla pace.

Potrebbe interessarti