Diderot, l’iniziativa promossa dalla Fondazione Crt, porta in classe nuove discipline che si affiancano alle materie tradizionali

Entrano in classe economia, imprenditorialità, astronomia, astrofisica, agroalimentare e una grammatica a misura di bambino: tutto questo grazie al progetto Diderot della Fondazione Crt, che riguarda l’approfondimento e la trattazione in maniera originale di alcune materie, che si affiancano all’insegnamento tradizionale.

Giunto alla sua undicesima edizione, il progetto ha coinvolto finora circa 650mila studenti tra i 6 e i 20 anni, per un investimento complessivo della Fondazione Crt di 16,5 milioni di euro. Quest’anno toccherà complessivamente quota 120mila studenti.

Saranno in totale 15 le linee didattiche adottate, di cui quattro inedite: due dedicate ai concetti chiave dell’economia, della politica economica e dell’imprenditorialità giovanile per le scuole superiori; una linea sui cicli produttivi dei prodotti agroalimentari per i ragazzi delle scuole medie; e una per avvicinare i bambini più piccoli all’ortografia e alla grammatica con un approccio innovativo.

Altra novità di questa edizione tre nuove partnership: in aggiunta alla Fondazione Cr Biella – da cinque anni al fianco della Fondazione Crt – sosterranno il progetto anche la Fondazione Cr Vercelli, la Regione Valle d’Aosta e la Fondazione Bonino-Pulejo di Messina, che ‘adotterà’ la linea didattica Digital Mate Training. Grazie a quest’ultima collaborazione, il Diderot varcherà per la prima volta i confini del Piemonte e della Valle d’Aosta e arriverà in Sicilia, acquisendo così una portata nazionale.

Il Diderot è oggi un progetto di respiro nazionale, riconosciuto come eccellenza italiana anche in un recente incontro al Quirinale con il presidente Mattarella – ha ricordato il segretario generale della Fondazione Crt, Massimo Lapucci –. Si sviluppa con modalità moderne e appassionanti per studenti e insegnanti, ed è un’opportunità reale di crescita e formazione, anche in prospettiva dell’ingresso dei ragazzi nel mondo universitario o del lavoro”.

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