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Tumori e donne, il Gemelli adotta l’approccio olistico

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Tumori, la medicina alternativa e quella tradizionale insieme per rendere meno faticoso il percorso di cura delle neoplasie femminili

Il Polo Donna della Fondazione Policlinico Universitario Gemelli di Roma offre da alcuni anni alle donne con tumori mammari o ginecologici un supporto di tipo integrato che punta ad aiutarle nell’affrontare il percorso di cura riducendo sensibilmente gli effetti collaterali della chemioterapia e della radioterapia, con conseguenti ricadute positive sull’esito delle terapie.

L’approccio

Consulenze nutrizionali, fitoterapia, sostanze naturali e omeopatiche, lezioni di Qi-Gong – che consistono in una serie di pratiche e di esercizi collegati alla medicina tradizionale cinese e in parte alle arti marziali che prevedono la meditazione, la concentrazione mentale, il controllo della respirazione e particolari movimenti di esercizio fisico. Ma anche meditazione, trattamenti di riflessologia plantare e agopuntura: tutto questo è offerto al Gemelli in associazione alle terapie di medicina tradizionale.

“Il Servizio di Terapie Integrate del Polo Donna solo negli ultimi 9 mesi ha trattato gratuitamente più di 100 pazienti oncologiche, con percentuali di gradimento superiori al 90%”, spiega il professor Riccardo Masetti, Direttore della UOC di Senologia del Policlinico e Presidente della Susan G. Komen Italia Onlus. “Un approccio olistico alle pazienti con tumore mammario o ginecologico è certamente un valore aggiunto per ridurre gli effetti collaterali delle cure oncologiche tradizionali e contribuire, insieme al supporto psicologico, a un più efficace recupero del benessere psicofisico e una migliore qualità di vita”.

Il dottor Stefano Magno, responsabile del Servizio di Terapie integrate, spiega che: “le indicazioni cliniche per queste attività variano dalla gestione dello stress legato alla diagnosi e ai trattamenti, al potenziamento del sistema immunitario fino al trattamento di effetti collaterali quali la nausea, le vampate di calore, l’insonnia, la fatigue, le radiodermiti che possono manifestarsi in corso di chemioterapia o radioterapia. E, poiché le terapie integrate sono discipline poco invasive, sono potenzialmente utili in ogni caso”.
[La fatigue, termine inglese che significa astenia, stanchezza, può essere considerata come parte integrante della sintomatologia causata dal tumore, come effetto collaterale delle terapie oncologiche e non oncologiche, oppure come espressione di uno stato depressivo (n.d.r.)].

Perché la medicina integrata

Negli ultimi vent’anni, in Europa e negli Stati Uniti l’impiego delle terapie integrate (anche definite “complementari”) ha mostrato un costante aumento: negli USA, 62 pazienti su 100 vi fanno ricorso e la soddisfazione degli utenti è superiore all’80%. Tutti i maggiori centri oncologici degli Stati Uniti hanno al loro interno un Servizio di Terapie Integrate (Memorial Sloan-Kettering di New York, Dana Farber di Boston, MD Anderson di Houston, etc.).
Anche l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha avviato un Piano strategico 2014-2023 per la promozione delle Medicine tradizionali e il loro inserimento basato su evidenze scientifiche nei Sistemi sanitari nazionali.

L’approccio integrato potrebbe essere particolarmente utile anche nel ridurre la spesa sanitaria, non soltanto per i bassi costi delle metodiche impiegate, ma anche perché la riduzione degli effetti collaterali legati alla patologia tumorale e ai trattamenti oncologici contribuisce a una maggiore aderenza delle pazienti ai piani di trattamento, con riduzione della necessità di assumere farmaci di sostegno (ad esempio gli antinfiammatori).

Il Servizio di Terapie integrate del Centro di Senologia del Policlinico Gemelli

La particolarità del Servizio è quella non solo di mettere a disposizione delle pazienti una serie di proposte terapeutiche complementari gratuite o inserite nel Servizio Sanitario Nazionale, ma anche di offrire agli addetti ai lavori opportunità di formazione accademica e promuovere la ricerca clinica.

“Il Servizio di Terapie Integrate ha finalità anche educative e vuole far crescere la ricerca clinica su queste metodiche per rafforzare l’evidenza scientifica della loro efficacia” aggiunge il dottor Magno. “In collaborazione con ARTOI (Associazione per la Ricerca in Terapie Oncologiche Integrate) abbiamo infatti attivato un Master Universitario di I livello per operatori sanitari e dato avvio a progetti di ricerca multicentrici su terapie di supporto nutrizionale e di controllo della fatigue”.

In conclusione il dott. Magno afferma che utilizzare l’approccio olistico con trattamenti sempre più personalizzati consente di focalizzare meglio l’attenzione sulla persona malata, piuttosto che solo sulla malattia.

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