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Nuova Sabatini: il Mise dà il via alla presentazione delle domande

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Dal 1° marzo 2017 le imprese (PMI) intenzionate a investire in tecnologia digitale potranno presentare la domanda per usufruire del contributo di cui alla cosiddetta Nuova Sabatini

Obiettivo della misura è “incentivare la manifattura digitale e incrementare l’innovazione e l’efficienza del sistema imprenditoriale, anche tramite l’innovazione di processo e di prodotto”.

Così dal prossimo 1° marzo le PMI (Piccole e medie imprese) potranno presentare domanda relativa alla “Nuova Sabatini” sia per gli investimenti in tecnologia digitale sia per gli investimenti in sistemi di tracciamento e pesatura dei rifiuti.

Le spese ammissibili riguardano l’acquisto, anche in leasing finanziario, di beni strumentali oggetto di investimenti, destinati a strutture produttive già esistenti o da impiantare, ovunque localizzate nel territorio nazionale. I beni oggetto di agevolazione devono essere ad uso produttivo, correlati all’attività svolta dall’impresa ed essere ubicati presso l’unità produttiva dell’impresa in cui è realizzato l’investimento.

Le principali novità introdotte – come sottolineato dal Ministero dello Sviluppo Economico – sono le seguenti:
– a partire dal 1° marzo, le imprese dovranno utilizzare esclusivamente il nuovo modulo di domanda (‘release 4.0’) disponibile sul sito internet del dicastero; le domande presentate con il vecchio modulo dopo il 1° marzo saranno considerate irricevibili;
– all’interno del nuovo modulo le imprese dovranno indicare la ripartizione tra investimenti cosiddetti ordinari e investimenti in tecnologie digitali, in sistemi di tracciamento e pesatura dei rifiuti (‘c.d. 4.0’);
– i beni materiali e immateriali rientranti tra gli investimenti ‘4.0’ sono individuati all’interno degli allegati 6/A e 6/B alla circolare. Con riferimento alla stessa domanda, gli investimenti dichiarati ‘4.0’, se non rientranti negli elenchi di cui agli allegati 6/A e 6/B, non sono ammessi alle agevolazioni e non possono essere ammessi come investimenti ordinari;
– le disposizioni si applicano sia alle domande presentate dal 1° marzo 2017, sia a quelle presentate prima di tale data, tenuto conto della fase a cui sono giunti i relativi procedimenti.

REQUISITI

Possono beneficiare delle agevolazioni le PMI che alla data di presentazione della domanda:
– sono regolarmente costituite ed iscritte nel Registro delle imprese, ovvero nel Registro delle imprese di pesca;
– sono nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non sono in liquidazione volontaria o sottoposte a procedure concorsuali;
– non rientrano tra i soggetti che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato gli aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione europea;
– non si trovano in condizioni tali da risultare “imprese in difficoltà” così come individuate, per i settori agricolo, forestale e zone rurali, al punto 14 dell’art. 2 del regolamento (UE) n. 702/2014, per il settore della produzione, trasformazione e commercializzazione dei prodotti della pesca e dell’acquacoltura, al punto 5 dell’art. 3 del regolamento (UE) n. 1388/2014 e per i settori non ricompresi nei precedenti, al punto 18 dell’art. 2 del regolamento GBER.
Possono, inoltre, presentare domanda di agevolazione le imprese estere, con sede in uno Stato membro e che alla data di presentazione della domanda non hanno una sede operativa in Italia.

Alleghiamo all’articolo la circolare ministeriale con tutte le indicazioni utili per presentare la richiesta di aiuto di cui alla Nuova Sabatini.
Per porre quesiti e chiedere ulteriori informazioni è stata aperta la mail iai.benistrumentali@mise.gov.it.
Se si devono fare domande di carattere non generale, ma riferite a singole pratiche, bisogna che le richieste vengano fatte dal legale rappresentante dell’impresa allegando copia del documento di identità (o, se si tratta di altra persona di fiducia, la procura).

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