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Donne da WOW: 12 donne, 12 storie, 12 minuti. Il “talk” in rosa per fare squadra e migliorarsi. Una giornata per il “self empowerment” di chi ce l’ha fatta

Dodici donne, dodici eccellenze italiane, riassunte in dodici minuti, questo il talk presentato  nella Sala della Protomoteca del Campidoglio. Il format “HITalk WoW! Woman is noW”ripercorre storie di successo, Amore, Forza e Genialità. Ciascuna delle partecipanti al HITalk- High Idea Talk, ha condiviso il proprio vissuto con l’obiettivo di promuovere il ‘self-empowerment’.

“Quante volte una donna ti ha fatto esclamare wow? Mai come in questo momento storico c’è bisogno di ricordare quanto grande sia il valore dell’essere donna, quel contributo che, ciascuna nel proprio campo, nella propria quotidianità, riesce a dare. È il ‘self–empowerment’, la filosofia di HITalk WoW” ha spiegato Akiko Gonda che, insieme a Marie Gabrielle De Weck, ha ideato il format HITalk Wow, il “talk delle donne”. L’evento “Donne da WOW”, promosso da LVenture Group in partnership con l’acceleratore di start-up LUISS ENLABS, è stato aperto dalla consigliera comunale Carola Penna, presidente della XII Commissione per le Relazioni internazionali, la Moda e il Turismo del Comune di Roma e patrocinato dall’Assessorato allo Sviluppo Economico, Turismo e Lavoro sempre del Comune di Roma. Al Talk erano presenti:
– Giorgia Abeltino (Responsabile delle relazioni istituzionali Google),
– Monica D’Ascenzo (giornalista),
– Stefania Fadda (Psicologa/Cabss onlus),
– Elena Dominique Midolo (CEO Clio Makeup),
– Giusi Nicolini (Sindaco di Lampedusa),
– Annalisa Pizzetti (Medico),
– Barbara Riccardi (Insegnante, Ambasciatrice del Global Teacher Prize),
– Linda Laura Sabbadini (Statistica),
– Paola Santini (Ricercatrice astrofisica),
– Ludovica Serafini (Designer),
– Loredana Taddei (Responsabile Politiche di Genere CGIL),
– Carlotta Ventura (CCO Ferrovie dello Stato),
– Riccarda Zezza (Consulente manageriale, Maternity as a Master).

Riccarda Zezza, Imprenditrice sociale, animatrice di “Maternity as a Master”, fondatrice della piattaforma digitale “Maam”, spiega che nel corso della maternità le donne hanno la possibilità di confrontarsi attraverso un network italiano per condividere esperienze e aumentare l’intelligenza emotiva dei padri.

Per Carlotta Ventura, manager e Chief Communication Officer di Ferrovie dello Stato, la tecnologia può riequilibrare il gap tra i sessi. Nella presentazione “perché il salmone è rosa”, Ventura dice: “Consapevoli della fatica a risalire la corrente, le donne devono imparare ad attrezzarsi affinché le giovani generazioni possano raggiungere i traguardi con maggiore facilità”, citando le storie positive di TIM Girls Hackathon e FS women in motion.

Barbara Riccardi, ambasciatrice del Global Prize Teacher, insegnante di professione, allena i ragazzi al pensiero critico. La Riccardi sottolinea che Il valore della donna è nell’essere il genio scaltro tra testa e cuore, con amore e passione. La capacità di venirsi incontro per cercare nuove alleanze scuola-famiglia, genera processi di crescita tra il corpo docente e i ragazzi.

La giornalista finanziaria Monica D’Ascenzo racconta che sul campo di basket ha imparato delle lezioni fondamentali per il suo lavoro. Per lanciare una startup non è sufficiente fare squadra, è necessario farlo nelle migliori piazze. È dall’incontro tra la passione per il basket e la curiosità di esplorare nuove attività che fonda il blog “Alley Oop” di cui lei stessa è ideatrice e curatrice.

Linda Laura Sabatini, eccellenza nel campo della statistica sociale ed ex direttrice del Dipartimento per le Statistiche Sociali e ambientali dell’Istat, è da sempre impegnata per rendere visibile ciò che è invisibile, dando voce agli ultimi, integrando la visione economica, sociale e ambientale. Conferma che l’Italia sta pagando un prezzo elevato non soltanto economico per una bassa occupazione femminile. L’impiego del 60% delle donne, genererebbe un incremento del Pil del 7%. La realtà dimostra che il nostro Paese registra un tasso al di sotto del 50%, lontano dalla media europea e fanalino di coda della classifica insieme a Malta. “Così ci perdono non soltanto le donne, ma tutto il Paese, che non valorizza le sue risorse migliori e non investe su una crescita inclusiva e sostenibile”. Le istituzioni possono fare molto e devono impegnarsi per risalire la china, ma anche il mondo dell’impresa può offrire sostegno concreto per raggiungere questi obiettivi, che per ora rimangono una vera utopia. Nell’attesa dello “shock” tocca alle donne “fare squadra”, condividere le esperienze, elargire consigli e idee a chi ci sta provando o vuole migliorare nel futuro.

“Noi donne dobbiamo avere l’ambizione di non fermarci alla parità e alle rivendicazioni”, è il messaggio lanciato da Loredana Taddei, Responsabile Politiche di Genere CGIL. Per raggiungere questo traguardo bisogna lottare per cambiare la società e renderla migliore, portando avanti la battaglia per i diritti, per l’autoderminazione e per l’effettiva libertà. La sindacalista ha ricordato l’indicazione della Cgil ad organizzare assemblee per l’8 marzo, in tutti i luoghi di lavoro, per rimettere al centro il lavoro della donna, del contrasto alla violenza maschile sulle donne, e restituire significato all’8 marzo.

Per Giorgia Abeltino, Responsabile delle relazioni istituzionali di Google, il valore di ogni donna è essere donna. Ciascuna di noi dovrebbe chiedersi cosa significa essere donna, celebrare l’essenza e proteggere il valore che porta con sé.

Per Elena Dominique Midolo, CEO di ClioMakeUP, la parola d’ordine è “condividere”. La donna ha, da sempre, un rapporto privilegiato con il creare e generare. Madre e maestra, nei secoli, la donna ha formato le generazioni future. Deve quindi impegnarsi in questa vocazione in una epoca di avanzata tecnologia.

Quando ha iniziato la sua professione, non sapeva dove stava andando, ha seguito il suo istinto, quello di dare voce e udito a una categoria di persone senza vista e udito. Stefania Fadda, psicologa, racconta l’impegno costante di spendere il suo tempo per aiutare i bambini sordo ciechi, con Cabss onlus.

Paola Santini, giovane astrofisica, spiega che fin da bambina era attratta dal cielo, ma non pensava che poi sarebbe diventata la sua professione. Un mestiere che ama e che la porta ad essere costantemente in contatto con persone altrettanto motivate. Purtroppo enormi sono le difficoltà in cui versa la ricerca in Italia ma solo la passione per la scienza permette di accettarle.

“Esiste solo il valore delle persone, nessun pregiudizio, e il sesso non ha importanza”, ha dichiarato la designer e architetto Ludovica Serafini. Quella che persegue Annalisa Pizzetti, medico estetico, è arte e bellezza nella professione: “Venticinque anni fa, quando la dermatologia guardava esclusivamente alle malattie della pelle, l’istinto, la curiosità e la passione mi hanno spinta ad occuparmi della sua bellezza e sperimentare le prime tecniche per mantenerla e migliorarla. Oggi che il perseguimento della bellezza è diventato un fenomeno sociale, vorrei che non si perdesse di vista la sua vera autenticità”.

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