Bandi Imprenditoria

Aperto bando gara europea per Contact center

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Pubblicato sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione Europea il bando di procedura aperta in ambito comunitario per l’affidamento della fornitura del servizio di Contact center Inps Equitalia. Valore del bando: oltre 182 milioni di euro

Il bando per l’affidamento dei servizi di Contact center Inps Equitalia prevede che la gara sia suddivisa in 3 lotti:
1) servizio operatori e infrastruttura di base a supporto,
2) sviluppo applicativo e gestione degli strumenti innovativi,
3) monitoraggio delle attività sopra specificate.

L’importo che verrà assegnato per una durata di due anni, con possibilità di rinnovo programmato per un ulteriore anno, è pari a 182.890.791,29 euro Iva esclusa. Non deve subire variazioni, rimanendo fisso e immutabile per l’intera durata del contratto.

Al fine di garantire la professionalità dei partecipanti, è stata prevista l’obbligatoria presentazione di idonee referenze bancarie e certificazioni di qualità specifiche, nonché l’aver maturato un fatturato minimo nel triennio precedente su servizi analoghi.

Gli operatori saranno selezionati sulla base dell’offerta economicamente più vantaggiosa, assegnando sino a 60 punti all’offerta economica e 40 punti all’offerta tecnica nel lotto 1 e, viceversa, 60 punti all’offerta tecnica e 40 punti a quella economica nei lotti 2 e 3.

Occupabilità

Al fine di evitare eventuali delocalizzazioni produttive, con possibili negative ricadute sull’occupazione, sul costo del lavoro e sulla qualità del servizio, è stato previsto che la relativa attività debba essere necessariamente svolta sul territorio nazionale. Il costo del personale relativo al lotto 1 è determinato dall’Istituto dopo aver concluso un apposito accordo con le organizzazione sindacali maggiormente rappresentative e non è soggetto a ribasso d’asta. Verrà quindi scorporato dall’offerta economica ai fini della sua valutazione.

L’Inps informa che al fine di garantire i livelli occupazionali esistenti è stata prevista, ove applicabile, la seguente clausola: “in caso di successione di imprese nelle attività previste dalla presente procedura, l’appaltatore dovrà garantire la prosecuzione dei rapporti di lavoro in essere, tenendo conto, con le modalità stabilite dalla contrattazione collettiva nazionale, territoriale e aziendale vigente, delle esperienze ed anzianità maturate alla data del trasferimento”.
L’Istituto spiega che non è stato possibile estendere le tutele sociali al rispetto della stabilità territoriale dei lavoratori, in quanto “una clausola di questo tipo avrebbe avuto un contenuto confliggente con il consolidato orientamento giurisprudenziale teso a non limitare la libertà di iniziativa economica e di organizzazione degli appaltatori. Tuttavia nei fatti la stabilità territoriale è fortemente incentivata dagli stringenti requisiti professionali previsti nel capitolato di gara per i futuri operatori del contact center, nonché dalla previsione che tutti i siti operativi del fornitore debbano essere situati in territorio italiano, in località distanti non oltre 100 Km dalle sedi degli Enti”.

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