Lavoro Normative

Lavoro, occupata solo 1 donna su 2

Secondo il rapporto Istat ‘Noi Italia’, l’Italia è penultima in Europa per tasso di occupazione

Il lavoro resta un miraggio per le donne italiane: solo una su due ha un’occupazione. Lo rileva l’Istat nel rapporto ‘Noi Italia’, dove si evidenzia che nel 2016 risultano occupate oltre 6 persone su 10 (61,6 per cento), ma permane uno squilibrio di genere: a fronte di un 71,7 per cento di uomini occupati, solo un 51,6 per cento di donne.

Stabile anche il divario territoriale: 69,4 di occupati al Centro-Nord contro il 47 per cento nel Mezzogiorno. Al Sud è in cerca di lavoro quasi una persona su cinque. Nella graduatoria europea relativa al 2015 solo la Grecia ha un tasso di occupazione inferiore a quello italiano, mentre la Svezia registra il valore più elevato, pari all’80,5 per cento.

Analizzando l’indice di povertà, dal rapporto emerge che parliamo di più di 8 milioni gli italiani. Di questi, circa 4 milioni e mezzo vivono in condizioni di povertà assoluta: non possono cioè acquistare il minimo indispensabile per vivere. Anche in questo caso si conferma il forte svantaggio del Mezzogiorno dove, nel 2015, le famiglie in povertà relativa sono circa un quinto di quelle residenti e quelle in povertà assoluta rappresentano il 9,1 per cento del totale.

Più in generale, tra il 2014 e il 2015 risultano “sostanzialmente stabili” sia l’incidenza di povertà assoluta, sia quello di povertà relativa. La povertà assoluta coinvolge il 6,1 per cento delle famiglie residenti, pari a 4 milioni 598 mila individui. Rispetto al 2014 peggiorano soprattutto le condizioni delle famiglie con quattro componenti, passando dal 6,7 al 9,5 per cento. Il 10,4 per cento delle famiglie è relativamente povero (2 milioni 678 mila); le persone in povertà relativa sono 8 milioni 307 mila, il 13,7 per cento della popolazione. Nel 2015 in Italia l’11,5 per cento degli individui vive in condizioni di grave deprivazione. Il nostro Paese supera di 3,4 punti percentuali la media europea attestandosi al nono posto tra i Paesi con i valori più elevati.

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