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BIOFARM ORTO, l’orto biologico condiviso

Il progetto imprenditoriale BioFarm Orto unisce produttore e consumatore per un’alimentazione naturale. Si tratta di un orto biologico condiviso in cui il consumatore può andare a raccogliersi gli ortaggi coltivati in modo biologico da chi conosce

In città, si sa, si va sempre di corsa, non si hanno spazi verdi a disposizione, non si ha tempo di mettersi a coltivare l’orto, non si conoscono le tecniche. Insomma, per definizione i cittadini non sono contadini. Ma se avessero la possibilità di usufruire di un pezzo di terreno coltivato in modo biologico, naturale, da chi ha competenza in materia? In questo caso, invece di andare a fare la spesa, andrebbero direttamente sul terreno a raccogliere ciò che serve, magari divertendosi e respirando un po’ d’aria pulita. È l’idea che è venuta a Arianna Vulpiani, imprenditrice agricola consigliera di Confagricoltura donna Lazio, che alle porte di Roma, la città più grande e popolosa d’Italia, ha sperimentato questa formula di orto biologico dedicato alle famiglie dei cittadini.

Come si faceva una volta, quando il possidente terriero viveva in città e dava ai contadini il compito di gestire le proprie terre arrivando di tanto in tanto a prenderne i frutti, come fanno oggi, in modo non imprenditoriale, alcuni contadini del Lazio, come si è iniziato a fare in altre regioni italiane (ad esempio in Umbria, dove si affittano ai consumatori i singoli ulivi per poi farne raccoglierne le olive e produrre l’olio), ecco che anche nel Lazio arriva in modo ufficiale questa modalità per portare in tavola prodotti genuini veramente controllati.

La formula di Arianna Vulpiani e del suo BioFarm Orto, che si trova in Via Tiberina n. 178, è questa: “affitti una porzione di orto, io lo coltivo e tu raccogli i tuoi ortaggi direttamente dal tuo spazio, senza alcuno sforzo”. Il risultato è quello di portare in tavola alimenti sani, sicuri, gustosi, esclusivamente stagionali e sostenibili, a km 0.

foto-BioFarmLogo

BioFarm Orto si distingue dai progetti simili in quanto permette ai cittadini di andarsi a fare una scampagnata per raccogliere direttamente e personalmente gli ortaggi. Ortaggi che vengono coltivati secondo il protocollo biologico da un team di agricoltori ed agronomi esperti che ne garantiscono la qualità e la riuscita. Arianna insomma ha preferito non effettuare consegne a domicilio perché vuole ricreare il contatto con la terra e con i suoi frutti “obbligando” i suoi consumatori ad andare sul proprio orto con la cassetta da riempire, ma senza la fatica della coltivazione.
“Ho deciso di differenziarmi da altre aziende che fanno la vendita diretta anche a domicilio” ha spiegato “perché sono convinta che vedere crescere e raccogliere le proprie verdure, oltre a dare una grande soddisfazione personale, sia un’esperienza educativa anche per i bambini, che spesso accompagnano i loro genitori”.

Il metodo di coltivazione dell’orto condiviso

Sui tre ettari del BioFarm Orto non vengono utilizzati né pesticidi né concimi o tantomeno veleni chimici, nel rispetto delle tecniche di coltivazione biologica che valorizzano la fertilità del suolo tramite la rotazione delle colture. “BioFarm è oltre il bio” dichiara Arianna Vulpiani. “Credo nella natura e nella stagionalità, credo che una terra sana non abbia bisogno di essere né aiutata né concimata in alcun modo. Il mio è un terreno di prima coltivazione. Certamente se negli anni, pur adottando la rotazione delle colture, analizzando il terreno dovessi trovare delle carenze, inserirò del letame e concimi naturali, sempre attenta ad impattare il meno possibile sull’ambiente. Per difendere l’orto dagli agenti infestanti ho comprato delle coccinelle (insetti amici dell’orto che si nutrono di altri insetti e, quindi, sono una sorta di antiparassitario naturale), ho lasciato l’erba alta, ho usato solo bambù e fili naturali per recitare, ho messo piante cresciute con seme biologico certificato da un fornitore di fiducia che fa solo ortaggi e da cui ci riforniamo con la mia famiglia da 20 anni. Per l’irrigazione degli orti ho utilizzato un impianto a goccia dotato di rubinetti meccanici per innaffiare solo nelle ore più fresche e nel modo adeguato le diverse piante di ortaggi. Il nostro è un lavoro di grande cura”.

Come funziona BioFarm Orto

Il terreno di Arianna Vulpiani è diviso in 58 orti: i grandi sono di 100 mq, i piccoli di 50 mq. La famiglia che lo prende in affitto dà un nome al proprio orto e affigge il suo cartello.
La prima raccolta va fatta su appuntamento, perché viene insegnato come raccogliere gli ortaggi senza rovinare le piante.
Si fanno 3 raccolte l’anno: quella estiva va da maggio a fine settembre, quella invernale da agosto a gennaio, quella primaverile da gennaio ad aprile. In questo modo si segue il ritmo naturale e si hanno prodotti stagionali, come stabilisce la Dieta mediterranea.

“Anche l’affitto degli orti è stagionale, per lasciare più liberi gli ortisti di decidere se continuare o meno la loro esperienza” spiega ancora Arianna. Tutti possono controllare il proprio orto 24 ore su 24 tramite l’App “BioFarm Italy”, che permette di seguire le varie fasi di maturazione degli ortaggi e decidere così quando raccoglierli.

Il primo esperimento è andato benissimo e la maggioranza degli orti è stata presa in affitto da famiglie, ma anche da alcuni chef, da una rivista di cucina e persino da un asilo nido di Fiumicino.
Sottolineiamo che la maggioranza delle ortiste affittuarie è composta da donne. L’età è quella tra i 30 e i 50 anni.

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