FISCO

Collegato fiscale

Palazzo Chigi

Le novità introdotte dal collegato fiscale alla legge di bilancio 2018, dalla rottamazione bis al diritto d’autore

Il 13 ottobre 2017 il Consiglio dei Ministri ha approvato un Decreto Legge che introduce diverse novità per i contribuenti italiani. Tra le più rilevanti vi è la riapertura della definizione agevolata delle cartelle esattoriali dell’Agenzia delle Entrate Riscossione (ex Equitalia). Obiettivi dell’esecutivo sono quelli del contrasto all’evasione fiscale e del reperimento delle risorse necessarie a dare copertura alle misure che verranno intraprese nella futura Legge di Bilancio 2018.

Il collegato fiscale nel dettaglio

Rottamazione bis

La “rottamazione bis” dei carichi fiscali e contributivi amplia la possibilità per i contribuenti che non hanno completato gli adempimenti della definizione agevolata introdotta con il DL 193/2016 di mettersi in regola e accedere alle agevolazioni previste per il pagamento tributario o contributivo affidato all’agente della riscossione (vengono azzerate le sanzioni e gli interessi di mora).

Le possibilità che si delineano sono e seguenti:

  • riammissione per coloro che sono stati ammessi alla rottamazione ma non hanno pagato le rate scadute di luglio 2017 e settembre 2017. I soggetti possono rientrare nell’agevolazione, senza nessun ulteriore addebito, a patto che versino le rate omesse entro il 30 novembre 2017.
  • riammissione alla definizione agevolata dei contribuenti che in precedenza si erano visti respingere le istanze perché non in regola con il pagamento delle rate, in scadenza al 31/12/2016, dei piani di dilazione in essere al 24 ottobre 2016. Tale facoltà può essere esercitata presentando istanza all’agente della riscossione entro il 31 dicembre 2017. I contribuenti interessati dovranno versare entro il 31 maggio 2018 le rate non corrisposte dei piani di dilazione. In caso di mancato versamento l’istanza è improcedibile;
  • estensione della definizione agevolata che potrà essere applicata anche ai carichi affidati all’agente della riscossione dal primo gennaio al 30 settembre 2017 . Il contribuente dovrà presentare domanda entro il 15 maggio 2018 e il pagamento delle somme dovute dovrà essere effettuato in un numero massimo di cinque rate di pari importo nei mesi di luglio, settembre, ottobre e novembre 2018 e febbraio 2019.

Splyt Payment

Oltre alla rottamazione bis delle cartelle esattoriali il decreto fiscale varato venerdì scorso ha altresì comportato la neutralizzazione dell’aumento dell’IVA, e l’estensione a tutte le società collegate della Pubblica Amministrazione dello Splyt Payment. Come noto, il meccanismo della scissione dei pagamenti è uno strumento efficace per contrastare il fenomeno dell’evasione fiscale e, da quest’anno, si estenderà a tutti gli enti economici nazionali, regionali e locali, alle fondazioni partecipate da amministrazioni pubbliche, le società controllate direttamente ed indirettamente dalle amministrazioni pubbliche.

Diritto d’autore

Altra novità di rilievo è quella sul diritto d’autore, una norma che consentirà a tutti gli organismi di gestione collettiva operanti nel territorio dell’Unione Europea, purché no profit e di proprietà degli autori, di rappresentare i propri associati e di procedere direttamente alla raccolta dei diritti, senza l’obbligatoria intermediazione della Siae.

La fatturazione elettronica

Ciò che rimane ancora in bilico è l’obbligo della fatturazione elettronica a partire dal prossimo 1° luglio 2018 esclusivamente per la filiera di petrolio e carburanti, molto esposta al rischio di frode fiscale, e che interesserà tutte le altre categorie dal 1° gennaio del 2019.
Una misura, quella delle e-fattura, che resta ancora in fase di studio insieme alla possibilità di introdurre una web tax da applicare, con una cedolare, sul fatturato delle multinazionali delle reti e delle comunicazioni.

Credito d’imposta sulle pubblicità

Infine sarà prevista, per i lavoratori autonomi e le imprese è stato introdotto un credito di imposta sugli investimenti pubblicitari sostenuti nella seconda metà del 2017 per le campagne pubblicitarie su quotidiani, periodici, e sulle radio e tv locali. Il credito di imposta è pari al 75% della quota incrementale dell’investimento rispetto all’anno precedente, e aumenta al 90% nel caso di microimprese, Pmi e start-up innovative.

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