Imprenditoria Start-up

Nasce C-LAB, l’incubatore della CNA Roma e Coopfidi

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C-LAB è il nuovo incubatore voluto dalla CNA Roma e Coopfidi per offrire un servizio alle imprese che guardano al futuro

C-Lab è il nuovo incubatore inaugurato il 18 ottobre 2017 presso la Casa delle Imprese CNA Roma. Un servizio nato per sviluppare un modello di impresa competitiva nel mercato contemporaneo che rivoluziona il concetto di Confidi (consorzio che svolge attività di prestazione di garanzie per agevolare le imprese nell’accesso ai finanziamenti destinati alle attività economiche e produttive).
C-Lab è un progetto informale e innovativo. Gli ingredienti di questo incubatore di imprese sono: formazione, mentoring, assistenza one to one, networking, organizzazione eventi, ispirazioni ed innovazioni al servizio delle imprese.

L’acceleratore – commentano Michelangelo Melchionno, presidente CNA Roma, e Erino Colombi, presidente Coopfidi – scaturisce dalla sinergia tra CNA Roma (Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa di Roma) e Coopfidi (ente facilitatore all’accesso al credito degli artigiani, delle PMI e dei liberi professionisti del territorio).

Frutto di un anno di progettazione di esperienze e interviste, C-LAB da un lato coinvolge gli imprenditori nella fase di realizzazione dei servizi, dall’altro concepisce un consorzio fisico trasformando uno spazio da vivere, una realtà dinamica in stretta connessione con le associazioni – commenta Riccado Pioli, direttore generale di Coopfidi. “La mission è affiancare le imprese in un luogo di ascolto e di co-working funzionale che necessitano di un aiuto per stare sul mercato”.
Per Melchionno, C-Lab costituisce “un elemento di raccordo, un interlocutore rapido per risolvere i problemi degli imprenditori. Chi approda in C-Lab trova uno spazio unico, un team giovane e dinamico, in grado di riunire diverse professionalità, mettendo a disposizione in tempi rapidi risposte puntuali non solo nella fornitura dei servizi, ma nella consulenza che sarà il servizio del futuro”.
Il prossimo spazio C-Lab sarà inaugurato il 7 novembre ad Albano con le stesse caratteristiche.

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Fase operativa dell’incubatore C-Lab

In origine il progetto è partito analizzando l’offerta dei servizi Coopfidi e chi li utilizza. A questo proposito sono state intervistate diverse persone della direzione, collaboratori, impiegati e dipendenti per capire quale fosse la percezione dei servizi offerti per trasformare successivamente l’idea in un lavoro, in una relazione e una visione. Una delle caratteristiche emerse è che in un mercato complesso formato di piccole economie c’era bisogno di trovare soluzioni innovative che riguardassero il ruolo dell’imprenditore e delle associazioni. Serviva uno strumento che non fosse solo al servizio delle logiche finanziarie, ma avesse alla base un’idea in cui l’attenzione degli imprenditori non fosse solo quella degli intenti di una banca o di un finanziamento, ma una funzione attiva, un sistema di competenze in grado di trasformare la comunità in una azienda virtuale capace di competere sui mercati stranieri. Da questa idea astratta si è sedimentato un servizio capace di produrre un cambiamento culturale, una “palestra”. Una palestra dove l’imprenditore può scegliere il tipo di “allenamento” da fare. Una “palestra della conoscenza”, un pensiero trasversale utile per competere e ottenere risposte in un luogo dove analisti e consulenti sviluppano un modello multidimensionale.
Un servizio che si articola in tre diversi “pacchetti” scelti in base agli interessi e i servizi offerti. L’ingrediente che fa la differenza è la disponibilità degli operatori. Lo schema adottato è quello della relazione circolare, in cui gli imprenditori interagiscono fra loro, e l’incubatore C-lab realizza una relazione interna per condividere delle visioni.

La piattaforma dell’incubatore C-Lab

La logica alla base della piattaforma Coopfidi è la navigazione verticale verso il basso per entrare in C-Lab in cui l’imprenditore può navigare in diverse aree tematiche suddivise in sezioni. La tipologia dell’imprenditore a cui si rivolge l’interfaccia C-Lab può essere un imprenditore in emergenza, colui che si trova in difficoltà finanziarie per mancanza di liquidità, o ha una emergenza di tipo organizzativo strutturale o necessita di un aiuto nella fase di start-up oppure già opera sul mercato ha delle idee ma pensa d’implementarle. C’è anche l’imprenditore in “salute”, che non soffre di particolari criticità, ma vuole mantenersi aggiornato per cogliere spunti imprenditoriali ed essere pronto a reagire di fronte alle turbolenze del mercato.
La sezione dedicata all’imprenditore con “risorse”, si rivolge alle imprese che possiedono risorse economiche ma non sanno come sfruttarle al meglio. C-Lab, attraverso i suoi servizi, offre strumenti per rimanere aggiornati sulle principali novità che derivano dal mercato.
All’interno del portale c’è una bacheca di eventi personalizzati e un canale di comunicazione, dove è possibile iscriversi alla newsletter aziendale, e una sezione dedicata ai “numeri” in cui è possibile verificare, in tempo reale, i progressi compiuti negli anni (startup attivate, aziende aiutate, eventi organizzati e soci).
Il sito Coopfidi prevede infine un’area privata, fruibile dagli associati in base al pacchetto sottoscritto, in cui i soci hanno la possibilità di seguire l’iter del finanziamento e le attività in corso con C-Lab.

L’incubatore C-Lab e la bacheca delle Idee

Il servizio mira a stimolare l’imprenditore prendendo spunto dalle idee di business e di successo di tutto il mondo. Da questa idea nasce il “mercato delle buone idee d’impresa” che sono inserite all’interno del portale Coopfidi e disponibili in forma cartacea o in digitale e consultabili on line dagli associati.

C-Lab Passport è un servizio pensato per offrire agli associati un calendario di eventi a taglio nazionale con l’obiettivo di aumentare le competenze rispetto a scenari altamente competitivi e di grande respiro. L’incubatore calendarizza mensilmente i “tavoli di innovazione” dove si affrontano durante l’anno temi specifici per portare il cambiamento all’interno dell’impresa (programmare una campagna web marketing, quali competenze servono, cosa significa economia locale, come migliorare la reputazione dell’azienda e cercare nuovi clienti).

La sezione “ricerca e innovazione” prevede poi diverse giornate di formazione nella forma di seminari divisi per attività e settore. Ogni imprenditore potrà accedere ai tavoli in base ai propri interessi per un confronto e un apporto diretto con consulenti specifici in materia.

Esplora, Innova e Conquista. I 3 pacchetti dell’incubatore

Tre sono i pacchetti di C-Lab suddivisi in C1-Esplora, C2-Innova e C3-Conquista in base al servizio che si richiede al team di esperti.
Con il pacchetto “esplora” l’imprenditore accede direttamente a C-Lab, ha la possibilità di incontrare il team, un check up economico-finanziario dell’impresa per capire se l’innovazione può adattarsi al proprio modello di business. Il pacchetto C1 comprende anche una consulenza finanziaria di primo livello e la possibilità di richiedere la garanzia su un prestito.
Il pacchetto “Innova” oltre ad includere i servizi del pacchetto C1, offre una consulenza amministrativa e fiscale dettagliata.
Il pacchetto top gamma, “conquista” comprende invece una consulenza fiscale totale, 12 tavoli di innovazione, eventi di formazione e incontri con altri imprenditori a livello nazionale, qualora l’impresa voglia adottare un nuovo modello di business per entrare nei mercati stranieri. Il pacchetto “Conquista” offre una informazione continua sulla pubblicazione dei bandi regionali e l’accesso diretto alle agevolazioni con il disbrigo delle pratiche attraverso strumenti user friendly con un linguaggio semplice e di sintesi.

Erino Colombi, presidente Coopfidi, conclude la presentazione del nuovo incubatore spiegando che il mondo delle piccole imprese ha affrontato negli anni 2000 diversi cambiamenti strutturali. Coopfidi, con oltre 15.000 imprese socie nasce nel 1979 per volontà di un gruppo di imprenditori di Roma. Nel 2016 è stato selezionato dalla Regione Lazio tra i soggetti erogatori di “Fondo Futuro”, un’iniziativa finanziata dall’Unione Europea per favorire l’accesso al credito di soggetti deboli sul mercato. Nello stesso anno Coopfidi ha scelto di uscire dalla vigilanza di Banca d’Italia. Dal 2012 – spiega Colombi – possono divenire soci di Coopfidi anche i liberi professionisti, sia iscritti ad un Ordine o a un albo, sia appartenenti a categorie di libere professioni non regolamentate.

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