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Monica Brown: una vita di note musicali

Monica Brown ci mostra la strada per il successo di un’artista emergente dove contano le note musicali ma anche la personalità

La musica, quella che accompagna le giornate di tanti di noi a volte come sottofondo altre come vera e propria salvezza, quella che ci fa riflettere, incontrare, divertire per alcuni non è solo una passione, ma rappresenta tutta la propria vita, come espressione artistica e come sogno di un lavoro.
Il successo nel mondo della musica non è mai scontato, può arrivare d’improvviso o non arrivare mai, può cogliere a qualunque età, ma non senza le sue armi a doppio taglio.
Il talento è una base imprescindibile ed il mix con la fiducia, lo studio, il perseverare in attesa di quell’incontro che può cambiare la sorte è la via che può portare a farsi conoscere ed amare dal pubblico, condividendo se stessi attraverso la propria musica.

Donna in Affari ha incontrato una donna e una cantante che ha perseverato ed ha intrapreso quella strada così meravigliosa e tortuosa che è quella del successo.

Monica Brown, cantautrice romana, ha messo a disposizione il proprio talento prima come artista da intrattenimento e poi, attraverso lo studio della grande musica italiana e spaziando dal genere folk al pop, è approdata agli studi Orange Records Rome di Nando di Stefano, colpendo per il suo sound intenso, che racconta quelle storie in cui ci si riconosce e non si può restare indifferenti.

Monica Brown è una donna in cui tutte si possono ritrovare: dalla sua musica traspaiono quelle difficoltà e quelle gioie che sentiamo nostre ed oggi, all’alba dell’uscita del suo EP (extended play) di inediti, “Semplicemente Me”, si racconta per darci uno spaccato di quella che è una vita in musica, l’emozione di farcela e i passi reali e possibili per chi crede in questo sogno.

Come ti sei avvicinata alla musica?
Ero piccola, una sera in televisione sulla Rai vidi la prima esibizione all’arena di Verona di una bambina, Nikka Costa, con la canzone “On My Own”, che catturò la mia attenzione mentre giocavo. La sua voce pura, autentica, calda mi distolse da ciò che stavo facendo e da quel momento in me è nata la passione per la musica. Man mano che crescevo, ogni giorno tornata da scuola accendevo il mio stereo e, microfono in mano, davanti allo specchio giocavo ad esibirmi su di un palcoscenico, ma finita la mia esibizione mi rendevo conto che non c’era nessun pubblico che mi applaudiva, nessun gioco di luci, solo la realtà della mia camera. Proprio quella realtà mi ha fatto capire cosa volevo davvero dalla vita: trasmettere la stessa emozione che provavo io.

Da cosa trai ispirazione per scrivere i tuoi testi?
Essendo un’autrice ed interprete, i testi fanno parte di me, del mio vissuto, mettono in evidenza la mia sensibilità, un carattere forte nel saper affrontare distacchi e addii con determinazione, ma anche il desiderio di un qualcosa che davvero possa stravolgere la mia vita. Credo che sia il desiderio di qualsiasi donna.

Come nasce una canzone? Quando senti che è il momento di mettersi a scrivere?
Fino a poco tempo fa non mi ero mai posta questa domanda, ma oggi, vivendo per la prima volta il mio quotidiano in uno studio di registrazione, posso dirti che una canzone o meglio lo spunto per una canzone, può arrivare magicamente prendendo un caffè di prima mattina o raccontando un aneddoto divertente o meno della propria vita. Anche una sola frase dà il “La” per prendere carta e penna e gettare le frasi salienti che spesso poi sono le stesse che fanno parte dell’inciso della canzone. Il momento giusto per scrivere una canzone è quando sai esattamente il messaggio che vuoi trasmettere, forse lo stesso che in quel momento si vive in prima persona.

Secondo te quali sono gli elementi per il successo?
Sarebbe banale se ti rispondessi che l’elemento per il successo è “rimanere se stessi”. Certo, quello è fondamentale, ma purtroppo viviamo in un mondo dove arroganza, prosopopea, cattiveria, egoismo, ignoranza hanno preso il sopravvento nei “rapporti”, quindi credo fermamente che gli elementi per il successo di qualsiasi persona siano star bene con se stessi, determinazione, credere nelle proprie capacità e avere il coraggio di essere autocritici; solo così ci si rende conto che quel gradino in più che riesci a salire ogni giorno con sacrificio rende la scalinata del successo più semplice e raggiungibile da tutti.

Sei sicuramente una bella donna. La bellezza è un alleato, un ostacolo o un fattore indifferente nel successo?
Chi mi conosce sa che sono una persona vera, sarei ipocrita se ti dicessi che la bellezza non conta nulla. Ritengo sia un ottimo biglietto da visita, a volte può essere un ostacolo è vero, ma credo che nel contesto in cui viviamo oggi sia fondamentale chi incontriamo sul nostro cammino. Io mi ritengo fortunata perché sicuramente il mio produttore discografico, Nando Di Stefano, nelle valutazioni iniziali avrà considerato anche che il mio aspetto fisico come un’arma in più, ma ha ritenuto che la mia voce fosse più importante per il suo progetto.

E l’essere donna? Per una donna il mondo della musica è più difficile o più semplice che per un uomo?
Credo che non ci sia distinzione tra uomo o donna, belli o brutti, credo che oggi la cosa principale sia la professionalità e avere la capacità di saper arrivare alla gente.

Quali sono le maggiori difficoltà che hai incontrato per giungere sino ad oggi?
Sono state difficoltà nel credere in me stessa e nelle mie capacità. Le avversità che ti riserva la vita, a volte ti portano a dover chiudere i sogni di bambina nel cassetto con tanto di lucchetto. Poi, come in tutte le cose, si cambia pagina, c’è la svolta che cambia drasticamente tutto, un semplice video postato sul social network, dove cantavo la cover di una delle più grandi interpreti della storia della musica italiana, “Amor Mio” di Mina, visualizzato per caso da Nando di Stefano, ha fatto sì che entrassi a far parte di un suo progetto discografico.

Il talento non ha età: nel mondo della musica è vero o ci sono limiti contro cui combattere?
Data la mia esperienza non credo ci siano limiti di età, basta vedere chi sia salito quest’anno sul palcoscenico del Festival di Sanremo, cantanti che hanno fatto la storia della musica italiana che ancora riscontano un enorme successo anche tra i giovani. Credo che più dell’età sia fondamentale ciò che trasmette una canzone.

C’è una canzone cui sei particolarmente legata? Se sì ci vuoi raccontare perché?
Il mio EP contiene quattro canzoni, ognuna di essa affronta un periodo particolare della mia vita, quella a cui sono più legata è “Cerco un’Emozione”. Il titolo potrebbe evitare che io dia spiegazioni in merito, ma credo sia doveroso spiegare a chi leggerà. Il messaggio che ho voluto trasmettere con questa canzone è di una donna forte, determinata, che accetta la realtà di un distacco, di un rapporto giunto al termine. A volte guardarsi dentro ci rimane difficile, ma nel momento in cui siamo pronte a farlo e siamo consapevoli di ciò che vogliamo dalla vita e dal rapporto con il prossimo, lasciamo agli altri la mediocrità e la superficialità che crescendo non fanno più parte di noi e, consapevoli, cerchiamo emozioni nuove, prendiamo il coraggio di non voltarci più indietro… “Accontentati tu se vuoi, questa volta non mi volto più”.

Come ti senti oggi con questa nuova esperienza discografica?
Oggi mi sento esattamente come la Monica di otto mesi fa, quando ancora non avevo iniziato questa esperienza discografica. Sicuramente sono consapevole di avere trovato con la musica un linguaggio condivisibile ed è una sensazione meravigliosa sapere di poter entrare nel cuore del pubblico.

Il tuo nuovo EP che significato ha per te?
Ovviamente per me questo EP rappresenta il punto di partenza di un sogno che si avvera. Quando ascolto il mio EP in macchina o a casa, provo forti emozioni, ogni volta una sensazione diversa, ma quella più importante è la consapevolezza di essere diventata donna, l’essere riuscita finalmente, dopo un lungo percorso di metamorfosi, a capire che dire “no” a volte premia. Non dobbiamo aver paura di pronunciare questa piccola parola formata da due lettere, sarà anche piccola, ma ti rende estremamente sicura e determinata.

Quale consiglio daresti a chi voglia entrare nel mondo della musica?
Nel mio piccolo, posso dire che l’umiltà sia alla base di tutto. Non è facile e le favole non esistono. Quando si ascolta un CD di un cantante preferito, dal di fuori è tutto bello, musiche, parole, ma oggi che mi trovo anche dietro le quinte, quando la mattina si accende la regia, quando si è pronti a prendere carta e penna e scrivere un testo, in quel momento subentra il coraggio, la determinazione, l’autocritica, la dedizione e tanto impegno. Non è un gioco, la musica non è un gioco ma la colonna sonora della nostra vita e abbiamo il dovere di renderla estremamente magica.

Quale augurio fai a te stessa per il futuro e quali sono i tuoi progetti, se vuoi svelarcene qualcuno?
L’augurio che faccio a me stessa è di entrare nel cuore del pubblico che mi ascolterà, questo credo sia la base per un futuro. Per scaramanzia non vorrei svelare ancora nulla.

Dove si può trovare il tuo EP?
Il mio EP è uscito in digitale nei 35 store più importanti al mondo, il CD fisico è in stampa con il patrocinio di Fonopoli, colgo l’occasione di ringraziare personalmente l’associazione di Renato Zero che sta curando la vendita negli store.

I tuoi canali per chi ti voglia ascoltare?
Il mio canale YouTube è “Monica Brown”, presto saranno visibili altri tre video dell’EP oltre quello già in rete.

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